POV’S HOPE.
Stavo ancora correndo, con le parole di Paul che mi giravo in testa e la vista di Harry davanti agli occhi. Ero cosi distrutta che avrei voluto scomparire.“Oh Dio mi scusi” dissi io imbattendomi in una signora che mi guardò in viso e sicuramente notò le mie lacrime e la mia espressione.
“Oh non scusarti. Ti serve aiuto cara?” mi chiese con espressione dispiaciuta. Adesso non sapevo cosa rispondere. Ma sicuramente avevo bisogno di un posto dove stare per calmarmi un po’, era successo tutto cosi in fretta.
“Emm si avrei bisogno di riposarmi” dissi io singhiozzando e stringendo la mia pancia.
“Oh cara vieni, ho un bar dietro l’angolo, ti offro qualcosa per riprenderti, ti farà bene nelle tue condizioni.” Mi disse guardando la mia pancia. Cosi andammo verso questo bar, entrammo e mi fece accomodare in un angolino appartato per stare in pace e non essere disturbata. Mi disse che mi avrebbe portato un the caldo e io annuì. Ormai non avevo più lacrime da emanare, ma avevo dentro un dolore straziante che mi uccideva.
“Mi dispiace piccola mia” dissi alla mia bimba che aveva smesso di muoversi dentro la pancia. Mi dispiaceva davvero, non era ancora venuta al mondo e già doveva subire cose cosi ingiuste. Adesso dovevo solo pensare a lei, che sarebbe stata la mia salvezza. Forse Paul non aveva tutti i torti, per Harry era troppo presto per avere una figlia, lui era una celebrità. Cominciai a darmi colpe che non sono sicura avessi davvero, ma infondo cercavo ancora di giustificare Harry. Perché? Perché non riuscivo ad odiarlo nonostante mi avesse appena spezzato il cuore senza rimedio.
“Ecco cara, bevi. Ti farà bene!” disse la signora avvicinandosi e lasciando la tazza fumante sul tavolo, io sorrisi e lei andò verso il bancone. Sorseggiavo la bevanda calda. Pensai a Ed, non sapevo cosa fare, ma avevo appena deciso di cambiare tutto, adesso le cose da fare erano solo 2:
Mandare un messaggio a mia sorella e dirle che sarei voluta rimanere sola e mandare un messaggio a Ed, non volevo tornare a Los Angeles, lui poteva aiutarmi. Adesso avevo solo Ed e la mia bambina. Non avrei voluta più vedere nessuno dei ragazzi, mi avevano tradita, sapevano tutto, e scommetto che anche Dani lo sapeva. A questi pensieri scese una lacrima sul mio viso, la asciugai velocemente e dissi:“Ti prometto che non scenderà mai più una lacrima amore mio, sarò forte per te” dissi accarezzando la pancia. Mi sentivo in dovere di dimostrare a mia figlia che non sarebbe mai rimasta sola e che io potessi sempre proteggerla. Poi scrissi veloce un messaggio a mia sorella, e dopo presi coraggio per chiamare Ed..
“Tesoro, come va?” rispose Ed felice.
“Eemm Ed, dimmi dove sei ti raggiungo, devo parlarti” dissi io seria ignorando la sua domanda.
“E’ successo qualcosa?” chiese lui con tono preoccupato.
“Poi t…ti spiego, dimmi adesso” dissi io cercando di soffocare il pianto, avevo promesso a mia figlia che sarei stata forte.
“Sono a New York da mia madre” rispose lui
“P…posso raggiungerti?” chiesi sperando in un si
“E me lo chiedi? Certo” disse lui
“Ok prendo il primo aereo e arrivo. Grazie” dissi io
“Non ringraziarmi Hope, ci sono sempre per te. Ma ti prego dimmi che stai bene” disse Ed
“Ed, poi ti spiego. Adesso prometti che non dirai a nessuno di avermi sentita, nemmeno a Dani” dissi io supplicante

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Strong love.
FanfictionHope Teasdale, Sorella della famosa hairstylist Lou Teasdale. Hope è una ragazza scettica che non crede in modo particolare nell'amore e nel destino, dopo un periodo di isolamento dalla sua famiglia riceve una chiamata, durante una mattinata come t...