Jimin non riusciva a muoversi.
Hoseok fissava con occhi sgranati e colpevoli Rose.
Quest'ultima intanto era ferma sull'uscio della porta ad osservare la scena con occhi di ghiaccio, per nascondere il dolore che stava provando in quell'istante.
Tutto si fermò.
In quel momento l'intero mondo sembrava morto.
C'erano solo i tre ragazzi, immobili mentre si fissavano a vicenda.
Il primo a sbloccarsi fu Jimin, che scosse la testa per poi girare su due piedi e andarsene.
Hoseok fissava l'asfalto per poi ricordarsi della presenza di Rose.
"Rose" -disse con un soffio di voce-
Rose entrò in casa e si chiuse la port dietro le spalle.
Si accasciò e iniziò a fissare il vuoto.
Iniziò a piangere silenziosamente, tappandosi la bocca con una mano per camuffare i singhiozzi.
Andò in bagno.
Aprì il cassetto e la prese...
Prese quella lametta.
E iniziò a decorare la sua pelle con quei sottili fili rossi, che ormai da mesi facevano parte di lei.
Quei tagli erano parte di lei ormai.
Non ne poteva più.
Era dannatamente stanca di tutto.
Perché Hoseok?!
Perché?!
Hoseok si sentiva in colpa.
Perché aveva detto quelle cose?!
Perché?!
Si odiava.
In quel momento, odiava se stesso con tutto il cuore.
Anche quest'ultimo andò a casa sua.
Non pianse però.
Non ci riusciva.
Chiunque avrebbe chiamato le lacrime di Hoseok "lacrime di coccodrillo" e non avrebbero avuto torto.
Per niente.
E Jimin invece? Lui era andato a casa?
La risposta è no.
Aveva iniziato a vagare senza meta, fin quando non si ritrovò davanti ad una proprietà abbandonata.
Entrò nel giardino.
Iniziò a prendere a pugni un muro di mattoni che divideva quella proprietà da quella vicina.
Le sue nocche iniziarono a sfasciarsi.
Iniziarono a sanguinare.
Ma lui non metteva, non voleva smettere.
Continuava, e le sue mani si distruggevano.
Iniziò ad urlare.
Un urlo pieno di rabbia e di dolore.
Si accasciò a terra e iniziò a piangere.
Non per le sue mani, no.
A Jimin non poteva importare di meno del suo di dolore.
Piangeva invece, perché si considerava un completo disastro.
Secondo lui faceva solo danni.
La sua presenza era un problema.
Un problema per tutti.
Lui voleva sparire.