Jackson, Jimin e Rose entrarono nell'appartamento di quest'ultima.
Lo stomaco della ragazza si chiuse alla vista di quella casa.
Quello scenario le ricordava tutto ciò che aveva dovuto passare..e non aveva la minima intenzione di aprire la porta del bagno.
Era a conoscenza di ciò che vi era rimasto per tutto quel tempo e non avrebbe mai messo piede in quella stanza di sua spontanea volontà.
Continuando a fissare il corridoio, liquidò i ragazzi con una scusa e si diresse verso camera sua.
Tutto era come lo ricordava.
La disposizione degli oggetti non era cambiata minimamente e la polvere, che fino all'istante prima era depositata su svariati mobili, ora era illuminata dalla luce filtrante dalla finestra.
Si buttò sul letto e chiuse gli occhi.
Si chiese se fosse il caso di dormire, dopo aver dormito per così tanto tempo.
Iniziò a perdersi nei pensieri, quando quella quiete venne disturbata dal suono del campanello.
Non si alzò per aprire, sarebbe andato qualcun altro.
E così fu.
Jimin, che stava riordinando, andò correndo alla porta, con i guanti ancora alle mani e il grembiule addosso.
Rose provò a concentrarsi per riconoscere la voce, Namjoon.
Il nuovo arrivato domandò di Rose e delle sue condizioni.
La risposta del fratello non tardò ad arrivare, disse infatti che stava dormendo e che l'avrebbe chiamata più tardi.
Passò una mezz'oretta e qualcuno suonò nuovamente alla porta.
Rose intuì che non sarebbe riuscita a dormire e aprì definitivamente gli occhi.
Sentì delle voci che non riconobbe all'istante e non si fece nemmeno molte domande.
Dopo una frazione di secondo, qualcuno bussò timidamente alla porta.
"Avanti."-disse con faccia affondata nel cuscino.
Non si mosse, convinta che fosse il fratello.
"Uhm, ciao Rose." sentì dire.
Non ricollegando a quella voce nessuna delle due persone delle quali si sarebbe aspettata una visita, si alzò leggermente.
Vide quel ragazzo, il fratello di Chanyeol.
"Come si chiamava?"-pensò-"uh si..Matt."
Sorrise al ragazzo.
"Siediti, non rimanere in piedi"-detto ciò, gli indicò lo spazio vuoto sul letto e il ragazzo si sedette.
Dopo ciò che parve un'eternità, il ragazzo parlò.
"Cosa ti sei fatta alle braccia?"-Chiese, girando lentamene il capo in direzione della ragazza, pronta ad usare la solita scusa.
"Mi sono ustionata."-mentì nuovamente.
Il ragazzo rise.
"Non prendermi per il culo.
Punto uno, le ustioni non si fasciano, una medicazione del genere potrebbe causare un'infezione e lo sai benissimo.
Punto due, per vedere se questa casa fosse abitata, ho sbirciato da una finestra, la cui serranda era alzata.
Indovina che finestra era? Quella del bagno!
Il rosso del sangue sta benissimo con le mattonelle verde acqua."
Rose non fiatò, quindi lui continuò.
"Ora, visto che, come hai potuto constatare, so cos'è successo veramente, c'è una cosa in più che vorrei sapere...perché?"