四十

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"Perché?"
Quindi quel ragazzo, avrebbe voluto sapere il perché.
Ma come poteva la nostra Rose, confidarsi con un, quasi, perfetto sconosciuto?
Rimase per un po' in silenzio e solo dopo qualche minuto si decise a rispondere, facendo morire in gola di tanto in tanto qualche parola.
"Perché dici.." -iniziò.
"Mi stai chiedendo quindi di raccontarti la mia storia..ma perché dovrei fidarmi di te? Chi sei tu?"
Girò lentamente la testa e incontrò lo sguardo del ragazzo.
"Chi sono io? Io sono Matt e si, potrò anche essere uno sconosciuto per te, non lo nego, ma perché non puoi raccontarmi cos'è successo? Ci perderesti qualcosa?"
Non aveva torto.
Non ci perdeva niente.
"E va bene..."
Rose iniziò a narrare la sua triste storia, storia che, me lo permettano i miei lettori, eviterò di citare nuovamente, in quanto dovreste conoscerla tutti.
Dopo qualche ora, quello strano colloquio giunse al termine e la ragazza iniziò a fissare
il vuoto.
Silenzio.
Nessuno dei due parlava.
Il rumore più forte era il cuore della povera Rose, già pentitasi di aver raccontato tutto.
L'avrebbe sicuramente ritenuta strana.
L'avrebbe derisa per poi andarsene.
Ma, stranamente, nulla di ciò avvenne.
Matt infatti si alzò, si avvicinò alla sponda del letto ove era rannicchiata la ragazza.
Si inginocchiò e le si parò di fronte.
Lei aspettava solo l'ennesimo insulto, ma venne travolta da due affettuose braccia.
La stava..abbracciando.
Rose decise allora di ricambiare quell'inaspettato abbraccio.
"'Non ti ritengo stupida o strana, okay? non pensarlo
nemmeno per scherzo, Rose."
Ma al di fuori di questa piacevole atmosfera, al di fuori di quella stanza, qualcuno,
non era al massimo della felicità.
Jimin.
Jimin era tremendamente in ansia.
Perché Jackson aveva fatto entrare quel ragazzo?
Non c'era motivo di essere geloso.
Aspetta.
Era geloso?
Perché Park Jimin era geloso?
E se lui si fosse..no, ancora quella stupida idea.
Iniziò a camminare avanti e indietro per il corridoio.
Sembrava pazzo.
Lo stava diventando? nonononononono.
"Jimin...ma che cazzo stai facendo?"-chiese sorridendo Jackson.
"uh niente, stavo pensando ahah."-rispose Jimin
"Va beeeeeene, vai a chiamare i ragazzi, è pronta al cena."
Jimin si diresse come un lampo verso la maniglia della porta e la aprì senza nemmeno bussare.
Quello che si trovò davanti non lo fece per niente sorridere.
Vide i due ragazzi che si abbracciavano e il
volto di Rose rigato dalle lacrime.
I due si allontanarono e si voltarono verso la
porta, la quale era già stata chiusa.
Jimin infatti si diresse verso la porta d'ingresso a passo spedito.
Diretto verso quel posto.

  flawless doll♡ [park jimin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora