"Hey, ciao Tae!"-Disse Jimin abbozzando un sorriso.
"Jibooty, fammi entrare! Sto morendo di freddo!"
Jimin fece entrare l'amico e si sedettero per consumare la bevanda.
"Allora...che ci fai qui, Tae?"
"Non posso andare a trovare il mio migliore amico?"-chiese l'alieno con sguardo confuso-.
Jimin sorrise, ma non era ancora del tutto convinto.
Fissava la cioccolata calda che teneva salda tra le mani.
Sospirò.
"Jimin?"
Jimin guardò Tae dritto negli occhi, quest'ultimo lo strinse in un caldo abbraccio.
"Tae, perché mi stai abbracciando?"
"Ho saputo quello che è successo con Hoseok...e Rose"
Tae sussurrò quell'ultima parte.
La vista di Jimin si appannò.
Non voleva che anche il suo migliore amico lo odiasse.
Non voleva perdere anche lui.
"Ah."
Fu tutto quello che riusciva a dire.
I pensieri affollavano la sua mente e non gli davano tregua.
Bevette un sorso di cioccolata calda e lasciò che la bevanda gli ferisse la gola graffiata a causa dei troppi urli.
Contorse il viso in un'espressione di dolore.
"Jimin...parlami, ti prego.
Voglio sapere cosa sta succedendo."
Jimin si alzò e andò in camera sua senza dire una parola.
"JIMIN."-urlò Tae-.
Il ragazzo tornò poco dopo con un diario in mano... che intenzioni aveva?
Lo porse a Tae.
Porse a Tae il diario di Rose.
"Puoi leggere solo le prime due pagine."
Tae annuì confuso e iniziò a leggere quello strano quaderno.
Dopo qualche riga sbiancò e chiuse il diario con le lacrime agli occhi.
"J-Jimin...t-tu..."
Alzò di scatto le maniche dell'amico e rimase confuso non trovandoci tagli.
"Tae...il diario non è mio"
Jimin spostò la mano dell'amico sulla copertina e gli fece leggere il nome.
Tae sobbalzò.
"Rose...Quindi lei..."
"Già."
Tae fissava tristemente il pavimento.
Gli dispiaceva davvero tanto per Rose.
Ma era sicuro che Jimin l'avrebbe aiutata.
Si sarebbe impegnato moltissimo per aiutarla.
In fondo, Jimin è fatto così.
"Cambiamo discorso...Tae sei veramente venuto qui solo per questo?"
Tae scosse la testa.
"Ti devo dire una cosa, Jimin..."
"Cosa?"
"Io e Kook...IoeKookstiamoinsieme."
Tae disse quella frase velocemente, troppo velocemente e arrossì come un pomodoro nascondendosi il viso tra le mani per timore di ricevere insulti dal suo Hyung.
Jimin invece era felicissimo e abbracciò Tae.
"Aspetta...quindi non hai intenzione di farmi castrare o cose simili?"
Jimin scoppiò a ridere.
"Andiamo Tae! Non lo farei mai!"
Anche Tae rise, ricambiando l'abbraccio dell'amico.
Il telefono di Tae suonò e apparve una notifica:
Kookie♥️
Piccolo, sono arrivato.
Jimin sorrise ancora di più a quella vista.
"Scusa Jiminie...devo andare."
"Vai pure.
Ah Tae...vedi che non voglio diventare zio così presto eh."
Tae divenne definitivamente un peperone.
"Ma che dici Jimin?!"
Tae uscì dalla porta.
Jimin rimase sull'uscio ad aspettare che l'amico se ne andasse, come era solito fare.
Vide Tae andare incontro a Jungkook e alzarsi in punta di piedi per baciarlo.
Il più grande sorrise a quella vista e tornò in casa per finire la cioccolata.