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Jimin tornò a casa, molto confuso dal gesto di Rose.
Fece le azioni che era solito fare una volta arrivato a casa prima di leggere.
Una volta sistemato iniziò a sfogliare il diario fino ad arrivare alla pagina con il segnalibro.
Iniziò a leggere...
"Sono tre mesi ormai che vivo sola.
I miei genitori sono andati via di casa, portando con loro il mio fratellino..."
Oh no...cosa aveva fatto?!
Come aveva potuto scrivere quella lettera senza andare avanti con la lettura?!
"...Lui mi manca.
Mi manca davvero tanto.
Forse non lo dimostravo, ma gli voglio un bene immenso.
I miei genitori invece?
Beh loro non mi fanno ne caldo ne freddo.
Oh meglio...mia madre si.
Le voglio bene, e lei, anche se un minimo, teneva a me.
Mio padre invece no.
Mi ha sempre odiata, senza alcun apparente motivo.
Ovviamente mia madre ha rispettato la sua scelta di trasferirsi per andare in Inghilterra.
Lasciandomi sola qui, in Corea.
Quasi dall'altra parte del mondo..."
Jimin si chiedeva come dei genitori potessero comportarsi in questa maniera con la propria figlia.
Insomma i figli dovrebbero essere la più grande gioia di un genitore e invece...
"...Non è un problema.
So cavarmela da sola.
Non ho bisogno di loro.
Riuscirò ad andare avanti, in un modo o nell'altro.
Anche senza l'aiuto di nessuno.
Anche senza nessuno al mio fianco."
Jimin si stava impegnando nel trattenere le lacrime.
Quanto avrebbe voluto correre da Rose e abbracciarla.
Dirle che lui c'era.
Che lei non era sola.
Ma non poteva...lei avrebbe capito tutto poi, e si sarebbe ripresa il diario.
Lui non poteva permettere ciò.
Avrebbe restituito il diario solo una volta finita la lettura.
Voleva sapere tutto.
Voleva conoscere tutto di Rose, per poterla aiutare.
Per farla uscire da quella situazione.
Per salvarla.

  flawless doll♡ [park jimin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora