flawless doll♡ [park jimin]

二十六

Jackson strinse sempre di più Rose.
La brezza scompigliava i capelli di entrambi,facendo finire i neri capelli della ragazza sul volto di lui, facendogli il solletico.
Quello fu probabilmente l'ultimo vero abbraccio che Rose ricevette.
Un abbraccio puro, pieno d'amore e comprensione.
Il tempo sembrava essersi bloccato.
Erano solo loro e il vento.
Era tutto così...così perfetto.
Ma si sa, nel nostro mondo nulla è perfetto.
I due infatti sentirono cigolare la porta.
Lei alzò lentamente il capo, urtando il mento dell'amico.
Entrambi si girarono verso la fonte del rumore.
"Ragazzi?! Cosa ci fate seduti sul cornicione?
Volete fare un suicidio di coppia alla Romeo e Giulietta? E poi...coppia?! Da quando state ins-"
"Hey Mark...Sta calmo." Rispose con un tono decisamente troppo apatico, Rose.
Il ragazzo dai capelli rosso fuoco sembrò irrigidirsi udendo quella frase.
Intervenne Jackson.
"No, non stiamo insieme. Siamo solamente seduti abbracciati sul tetto della scuola. Cosa c'è di strano?"
Domandò con tono di ovvietà.
"Beh...la parte del "siamo seduti sul tetto mentre la professoressa sta dando di matto perché è entrambi siete spariti e crede che Rose stia male e che tu la stia aiutando quando in realtà state qua sopra a prendervi una bronco-coglionite"...non credi?"
Mark era alquanto confuso.
Cosa ci facevano quei due sul tetto?
Perché si stavano abbracciando?
Perché Rose sembrava tanto triste?
Ah...voi vi starete domandando chi sia  questo Mark.
Mark Tuan è un compagno di classe di Rose e Jackson, nonché migliore amico di quest'ultimo.
I due erano inseparabili...erano più che fratelli ormai.
"Bronco-coglionite?...questa mi è nuova."
Jackson rise.
"Oh fanculo Wang..."
Il ragazzo fece segno a Rose di scendere dalle sue gambe e raggiunse Mark.
Mise un braccio intorno al collo dell'amico.
"Aish...tanto lo so che mi adori, Mark."
"Fottiti." Rispose, per poi scoppiare in una fragorosa risata.
I due iniziarono a ridere, scordandosi della presenza di Rose.
Lei rimase in disparte, ad osservare  la scena, chiedendosi perché lei non potesse essere come tutti gli altri, perché non potesse ridere come tutti gli altri.
Il suo sguardo era perso nel vuoto.
Osservava gli alberi che con il loro fruscio componevano una bellissima melodia.
"Ah...Rose, beh? Andiamo in classe?"
Lei non  rispose.
Sembrava non averlo sentito.
Allora preoccupato, Jackson si avvicinò a lei.
"Rose...stai bene?"
Lei sbatté le palpebre.
"Uhm...si, sto bene."
Si intromise nel discorso Mark.
"Rose? Che cosa ti prende in questi giorni? Non stai mai attenta in classe, non riesci a fare un disegno decente, per non parlare della musica che stai componendo...passi le giornate a perdere tempo e a fissare il vuoto. Cosa ti passa per la testa, donna?!"
Lei non rispose.
Si girò di spalle e lasciò i due soli sul tetto.
"Sei un coglione Tuan."
Disse Jackson, che andò a cercare Rose.
Mark rimase immobile, rincuorato dalla convinzione che Rose fosse in classe.
Ma la verità è che Rose in  classe non arrivò mai...