27. Alissa

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Lasciate stare la gif. Non ho resistito.😂

«...e 5,6,7,8!» urlo alle ragazze. Provano la coreografia sotto il mio sguardo attento, ma ancora non ci siamo. Sono scoordinate, non vanno a tempo.

«Che cosa state facendo? Le cheerleaders della squadra avversaria ci rideranno dietro se continuate in questo modo.» rimprovero la squadra.

«Riproviamo.» mi avvio verso le casse ma, non appena premo il tasto di accensione, il rumore dei palloni da basket sbattuti sul parquet e lo stridìo delle scarpe catturano la mia attenzione.

«Cosa state facendo qui?» domando cercando di mantenere la calma. Oggi non ho capito niente di fisica- che novità- le prove con le cheerleaders in vista della partita di sabato non vanno bene e ora la squadra di basket si allena mezz'ora prima!

«Il coach O'Connor ci ha chiesto di arrivare mezz'ora in anticipo, scusa scimmietta, ma vi rubiamo la scena.» annuncia Jason, poi se ne va verso il canestro, non prima di avermi fatto un occhiolino.

Frustrata ritorno dal gruppo, mi avvicino ad una ragazza per dirle alcune correzioni sulla coreografia e lei, intimorita, si scansa.

«Cosa stai facendo Melody?» le chiedo aggrottando la fronte.

«N-niente Alissa, p-pensavo volessi sgridarmi e-e così...mi sono tolta.» balbetta con lo sguardo per terra. Dio, devo averle proprio intimorite nel corso dei miei quattro anni qui dentro. Devo dire che nel profondo sono un pochino soddisfatta di essermi fatta rispettare, ma sono andata troppo oltre.

Con uno sforzo enorme le prendo il mento e glielo alzo bruscamente, e le intimo di guardarmi negli occhi.

«Testa alta, Melody, fai vedere a quei sacchi di merda delle avversarie che gli facciamo il culo a strisce.» la incoraggio, poi mi giro e riaccendo la musica, stavolta a volume più alto.

Proviamo la coreografia più volte e noto un miglioramento e, alla fine dell'allenamento, mi reco nello spogliatoio e mi cambio.

«Brave ragazze, vi state impegnando a fare bene questa coreografia, ma date sempre il massimo e ricordatevi di assumere espressioni sorridenti e non troppo concentrate.» dopo questo discorso mi avvio con Madison verso la macchina.

«Allora, com'è andata con Thomas?» mi chiede mentre siamo per strada.

«Bene, abbiamo chiarito verso le cinque di questa mattina, quindi non immagini a che ora sono andata a dormire.»

«Sono felice che tra di voi si sia sistemato, ma perché se ne è andato dalla festa così arrabbiato?»

«È geloso di Jason. Non so il perché, forse si sente in competizione perché è meno popolare di lui, ma a me non interessa la popolarità.»

«Beh, come biasimarlo. D'altronde anche io al posto suo mi sentirei minacciato da qualsiasi essere di sesso maschile, visti i tuoi precedenti.»

«Ehi, così mi offendi!» esclamo scompigliandole i capelli e premendole la mano sulla faccia, continuando a tenere lo sguardo fisso sulla strada e una mano sul volante.

«Vaffanculo.» dice quando le tolgo la mano dal viso, soffiando verso l'alto e storcendo gli occhi per guardarsi i capelli e cercare di sistemarli.

«Sei proprio buffa, sai?» le dico spegnendo la macchina e sfilando la chiave dal nottolino.

«Non lo sarei se non mi avessi incasinato i capelli! Sei una testa di cazzo.» brontola accelerando il passo.

«Cos'è Maddy, sei in quel periodo del mese?» la derido urlando così che chiunque passi di lì possa sentire.
In risposta lei non si ira, si limita solamente ad alzare la mano sinistra, mostrandomi il suo dito medio.

Two is better than oneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora