Ho cominciato ad indagare la mia sessualità attorno ai quattordici, quindici anni.
Prima di allora non avevo molta sicurezza in me, portavo l'apparecchio e avevo accumulato quel grasso adolescenziale che mi rendeva dannatamente insicura.
Nell'estate tra il primo e il secondo anno del liceo, però, il dentista mi ha reso un'adolescente felice comunicandomi di poter togliere il dannato aggeggio infernale che avevo in bocca, e non ho fatto passare più di una settimana dal detto al fatto.
Non ho dei denti perfetti, non li avrò mai, ma piano piano, quell'estate, ho cominciato a notare cosa mi piaceva di me e cosa no.
Mi piacevano -e mi piacciono tutt'ora- le mie cosce spesse che il thigh gap non sanno nemmeno cosa siano, mi piace la forma della mia vita, non mi dispiace il mio seno, anche se mi arreca qualche problema alla schiena.
Non sono magra, mai lo sarò, ma sono riuscita a trasferire tutto il grasso nei punti giusti.
La mia sessualità é venuta da sè.
Non è stato un processo doloroso, la mia non è una storia di lacrime, io non sono una persona di lacrime.
Ho cominciato a guardare video su YouTube di danza, cercando qualcosa da fare per passare il tempo, e cosí ho trovato dei video di alcune ballerine di Burlesque e di alcune spogliarelliste.
Non mi identificavo con nessuna delle due categorie, ma prendendo spunto da loro ho elaborato una concezione tutta mia.
E piano piano ha preso forma.
All'inizio era imbarazzante, perchè se vuoi mostrare il tuo corpo devi essere la prima a conoscerlo e, possibilmente, apprezzarlo.
Cosí ho conosciuto il sesso: partendo da me.
C'è chi demonizza la masturbazione, a me è tornata utile.
Quando conosci il tuo corpo cominci a muoverlo anche con fare più disinvolto, e dopo quell'estate, una volta tornata a scuola, ragazzi e ragazze hanno cominciato a guardarmi con occhi nuovi, provandoci con me in modi più o meno spudorati.
Non mi sono mai negata nulla.
Non ho pregiudizi su nessuno, tantomeno su di me.
Cosí mi sono avventurata nel sesso, provando con ragazzi, con ragazze, e sono giunta alla conclusione che il piacere, darlo e riceverlo, è una vera arte, e che io, a quanto pareva, ero brava.
Sono stata chiamata con nomi poco carini, forse il più raffinato di tutti è stato 'cagna', ma di sicuro non mi ha fermata.
La mia personalità si è formata totalmente, e quando qualcuno mi insultava nei corridoi io mi giravo e gli rivolgevo un sorriso malizioso.
Ho un po' sconvolto le carte e gli schemi di tutti, ma qualcuno doveva pur farlo.
Ho continuato a fare esperienza, finchè un giorno, con Kelly, non sono venuta a conoscenza del Wild Kitty.
E in mezzo c'è un'altra storia, ma non è questo il momento per raccontarla.
Perchè adesso sono qui, in rosso e nero, e davanti a me un pubblico prettamente maschile che urla il mio nome, ed io sorrido con la mia maschera perchè stasera Capelli Rossi vedrà lo spettacolo della sua vita.
Peccato che non saprà mai chi si nasconde sotto le mentite spoglie di Naughty Girl.
La musica comincia, Naughty Girl di Beyoncè che fa sentire anche me come Beyoncè, una regina a tutti gli effetti, e le mie anche si muovono, lente lente e poi veloci.
Quando sono Naughty girl, la testa si disconnette e il corpo parla, dicendo tutte le cose piccanti che, normalmente, tengo dentro di me.
I miei movimenti sono cadenzati, come la canzone, un eterno alternarsi di velocità e calma, un eterno rapporto sessuale vis-à-vis, almeno finchè non decido di modificare la mia routine per una sera, scendendo dal piccolo palco, e lí, in un angolo, quasi volesse fingere di essere il fidanzato modello, non quello che va negli strip club, c'è il mio obiettivo.
Ma prima, un ragazzo fa per afferrarmi, avvolgendo un braccio attorno ai miei fianchi, ed io mi lascio prendere, finendo sulle sue ginocchia.
"Bambolina, sei uno schianto" sorride lo sconosciuto, e ci metto poco a riconoscere Matty Healy, uno di ingegneria che ha provato in tutti i modi di portarmi a letto, ma io non ho ancora ceduto.
"Grazie, lo so" sorrido, roteando i fianchi per un breve istante, giusto per dargli un contentino prima di tornare in piedi e dritta verso il mio obiettivo.
E tutto il locale mi guarda mentre mi metto su Capelli Rossi che mi guarda sperduto, come un bambino che vede per la prima volta qualcosa di meraviglioso, e per stasera posso essere io la sua meraviglia.
La mia schiena si inarca leggermente, le sue mani scivolano sui miei fianchi, ed io scuoto la testa, avvicinandomi al suo orecchio: "sembri un tantino sperduto, qui. Ma non ti preoccupare, faccio questo effetto a molti".
Lo guardo, con i suoi occhi verdi spalancati e le guance rosse quanto i suoi capelli, mentre mi alzo, scoccandogli un ultimo occhiolino, e tornando al mio posto finisco lo show, ottenendo gli applausi del mio pubblico.
Tranne quelli di Capelli Rossi che continua a guardarmi, senza parole, come se avesse appena visto una sirena.
Non ho un effetto poi cosí negativo.
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Naughty Girl || Michael Clifford
Fanfic"Non sei come le altre". "E fammi indovinare, a quante altre l'hai giá detto?". O dove Naughty Girl è il sogno erotico di tutta New York e Michael sembra capitare nel posto giusto al momento giusto. Primo libro della serie '5SoS Girls & Boys'. Secon...