Epilogue: Diesel

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Sorrido leggermente entrando nel locale dalla porta principale, stavolta senza passare dal retro, attirando immediatamente su di me gli occhi di Alex Turner mentre faccio una sorta di slalom tra i tavoli, lanciando una fugace occhiata al palcoscenico.
Credo sia ciò che più mi mancherà, quelle luci accecanti e bollenti, la sensazione di potere che mi dava stare lì sopra, nel mio completino di pizzo, come se fossi padrona di tutto e di tutti.
Ma adesso è giunto il momento che un'altra sia la stella del Wild Kitty.
"Angel? Che ci fai qui?".
Mi giro alla voce di Alex, per una volta non maliziosa quanto stupita, e quasi rabbrividisco al pensiero che la mia migliore amica sia potuta andare a letto con lui.
Buon Dio, a Kelly prendono le voglie nei momenti meno adatti.
Mi avvicino a lui, e senza dire nulla tiro fuori gli abiti da scena puliti di Naughty Girl e, in cima ad essi, appoggio quella che è stata la mia maschera.
Ha protetto una parte del mio cuore e di me stessa che non volevo far vedere a nessuno, ma adesso ho trovato la persona giusta a cui donarla.
"Mi dispiace dirtelo con così poco preavviso, ma ho deciso di licenziarmi".
Lo dico tutto d'un fiato, guardando Alex Turner spalancare gli occhi davanti alla notizia: "no! Tu... Angel! Non puoi andartene ora, non cosí! Perchè?".
Scuoto piano la testa, sentendo un ciuffo di capelli cadermi davanti agli occhi, ma non dico nulla, semplicemente guardo quello che ero, che sono stata, che amavo essere.
E ho amato essere Naughty Girl, ma mi sono resa conto di amare Michael di più.
E stasera ho intenzione di dirglielo.
"È solo che... Non fa più per me. Non più. Kelly rimane, comunque" rispondo, e Alex arrossisce per qualche secondo, abbassando lo sguardo sui miei vestiti prima di sospirare.
"Una come te non ci capiterà presto".
"Lo spero, sono un po' un disastro" ridacchio, cercando di alleggerire l'aria, e Alex sorride, annuendo piano.
Non diciamo altro, non abbiamo bisogno di dire altro, e guardandomi attorno per un'ultima volta esco dal Wild Kitty, trovando la solita macchina parcheggiata lì davanti e, appoggiato ad essa, Michael Clifford che mi guarda, studiandomi.
Mi avvicino a lui con un sorrido, e senza dire nulla mi abbraccia, stringendomi cosí forte a sè che per un attimo ho paura di entrare dentro di lui.
Ma non sono spaventata, perchè adesso ho smesso di avere paura.
Ed è cosí, con le mie mani sulle sue guance e i suoi occhi nei miei, con una naturalezza che non mi appartiene, che glielo dico.
"Mi sono innamorata di te".
Sono sempre io, sempre quella Angel un po' troppo cinica e un po' troppo opposta ai sentimenti, quella che aveva troppa paura per ammettere di aver bisogno d'aiuto e per ammettere di avere una cotta, ma allo stesso tempo non sono più quella di prima.
Michael è successo, è arrivato, e io me ne rendo conto come al solito troppo tardi, solo adesso.
Michael mi guarda con un luccichio negli occhi, quel verde che ora scintilla come uno smeraldo, e le sue mani accarezzano piano le mie guance fredde.
"Aspettavo soltanto che lo dicessi", e senza aggiungere altro le sue labbra sono sulle mie in un bacio dolce e amaro e triste e felice e tenero e urgente.
Un bacio che sa d'amore.
Improvvisamente, sotto la sua giacca di pelle, sento qualcosa di strano, e non appena mi stacco dal nostro bacio Michael mi sorride, aprendo leggermente la giacca.
"Doveva essere una sorpresa, ma a quanto pare gli angeli certe cose se le sentono" commenta, e lasciandomi con la confusione dipinta sul viso abbassa leggermente la maglia sulla clavicola, nel punto in cui gli ho fatto il primo succhiotto, il mio punto preferito.
Ecco perchè aveva bisogno che andasse via.
Sorrido leggermente a quella parola, tracciandola piano, senza fretta, con il suo corsivo perfetto, la pelle ancora gonfia e rossa sotto le mie dita, finchè Michael non abbassa anche l'altro lato, e sotto l'altra clavicola, a destra, un'altra parola.
Demon.
Angelo e demone.
"Sai che si dice che ognuno di noi abbia un angioletto e un diavoletto sulla spalla quando bisogna prendere una decisione, no?" Domanda, ed io annuisco come in tralice, sorridendo a quel tatuaggio così particolare.
"Tu sei il diavolo e l'acqua santa racchiusi in un corpo, e questo è un modo per averti sempre con me. Sulla mia spalla... O sotto la mia clavicola" conclude, un sorriso felice sulle sue labbra, e io torno a guardare il mio nome, rendendomi conto solo ora di un dettaglio.
"Sono appena sopra al tuo cuore".
"Errore, angelo. Sei dentro al mio cuore".
E pensavo che non avrei amato qualcuno così tanto, almeno finchè Michael non mi ha presa per mano, intrecciando le nostre dita, solo per girarsi poi di nuovo verso di me.
"E comunque, ti amo anche io".


Non riesco a credere che sia finita, ma mi consolo pensando che non è davvero finita perchè adesso, mentre schiaccio il tasto 'pubblica', Luxury Girl sta uscendo dalle bozze per entrare -forse- nelle vostre librerie.
Infatti, come ho già detto, Naughty Girl è solo il primo libro di una serie di otto (madre perdoname por mi scrittura loca), e il secondo libro è appunto Luxury Girl su...
Vedremo!
Inoltre, questa fine non è una vera fine perchè tutte le otto storie sono intrecciate tra loro, e infatti Angel e Michael torneranno molto presto nel secondo libro della serie.
Spero che seguirete gli altri come avete seguito questo!
Inoltre, ci tento a ringraziare tantissimo lhemmonade , sel_direction , bestdrugever e darkargent perchè per me loro ormai fanno parte della famiglia del Wild Kitty.
Grazie, girls.
E grazie a tutte voi, vi amo tutte quante.
Amore e biscotti per tutte,
Claire.

Naughty Girl || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora