Chapter 19: Valentino

4.1K 362 25
                                    

"Tu non sai quanto ami le serate libere. Finalmente posso mettermi in pigiama prima delle due di mattina, è praticamente un miracolo per me" sospiro di gioia appoggiando la testa sulla spalla di Michael che ride piano, circondandomi le spalle con un braccio mentre mi accoccolo a lui, sentendo la stanchezza piombarmi tutta sulle spalle in un attimo.
Ho davvero delle pessime abitudini notturne.
"E io che volevo chiederti di uscire stasera" commenta con tono giocoso, facendomi aprire gli occhi di scatto prima di catturare i suoi.
"Mike, io...".
"Non preoccuparti, Angel. Va bene così. Hai bisogno di riposare, dormi decisamente troppo poco e abbiamo appena finito la sessione d'esami" continua, sorridendomi prima di chinarsi leggermente, quanto basta per posarmi un dolce bacio sulle labbra.
Siamo sulla mia panchina, la panchina dove gli ho fatto ascoltare A Little Death, sulla panchina dove mi sono resa conto che Michael era diverso, o forse ero io a vederlo diversamente.
Non so come sia successo, ma nelle ultime settimane questo è diventato il nostro posto preferito, il punto di ritrovo dove passiamo le pause tra una lezione e l'altra.
E grazie a Dio, nessuno sa dove siamo, altrimenti avrei paura che Dua Lipa possa comparire da un momento all'altro.
Non voglio che rovini questo qualcosa che ho con Michael, e qualcosa dentro di me mi dice che la sua scenata prima dell'esame di semiotica non è una cosa da una volta sola.
"Stai pensando troppo" sussurra Michael, posando una mano sulla mia coscia e stringendola piano, facendomi sorridere leggermente.
"No, non ti preoccupare".
"Stai mentendo. Vedi? Quando pensi troppo ti si forma una ruga qui, in mezzo alla fronte" continua, posando l'indice al centro della mia fronte prima di lasciarmi un bacio sul naso che me lo fa arricciare.
"Dimmi a cosa pensi, magari posso aiutare".
Lo guardo qualche secondo, dubbiosa, cercando di mettere ordine nella mia testa, ma è tutto sottosopra, io sono sottosopra.
E alla fine, glielo dico con tutta la naturalezza di cui sono capace.
"Sono bisessuale".
Michael mi guarda, non un'ombra di giudizio nei suoi occhi, e annuisce piano, aspettando che dica altro.
Ed io lo faccio.
"Ho avuto diverse... Esperienze con ragazze. Soprattutto adesso, durante l'università. Conosci le sorelle Hadid, suppongo".
"Bella e Gigi, vero? Ne parla tutto il campus".
"Già... Peccato per loro che amino la patata tanto quanto io ami il caffè, il che è tanto. Comunque, sono stata con loro, solo sesso, ovviamente, ma siamo rimaste amiche. E poi..." continuo, lasciando in sospeso la frase, evitando di dire quel nome che ancora oggi non so mandare giù, quando sento la mano di Michael ancora sulla mia coscia accarezzarmi piano, rassicurandomu.
"Poi, c'è stata Dua Lipa. Facciamo lo stesso corso di semiotica, abbiamo iniziato a parlare, una cosa tira l'altra e dopo la prima lezione siamo finite nel bagno delle ragazze a fare... Cose. Più che altro ho fatto io tutto il lavoro, ma sorvoliamo" sospiro, alzando poi gli occhi su Michael, terrorizzata di vederlo arrabbiamo, ma contro ogni aspettativa noto che sta trattenendo a stento una risata, scoppiando poi non appena lo guardo.
"Scusa, scusa, scusa! È solo che... Oh mio Dio, Angel!" Biascica tra le risate, stringendomi maggiormente a sè mentre io lo guardo, semplicemente basita, finchè non smette di ridere, continuando però a sorridere.
"Lo sapevo già, Angel".
"Lo sapevi?! E non mi hai detto nulla?".
"Ti assicuro, questo campus è pieno di pettegoli e portinaie. E tu hai una bella reputazione... Sei praticamente la Taylor Swift dell'università, salvo per la parte della vipera. Hai anche gli occhi azzurri e i capelli biondi, sei perfetta. In ogni caso, ho saputo tutto quello che si diceva di te. Sapevo del tuo threesome con le sorelle Hadid -il che, a mio avviso, è davvero sexy- e sapevo anche di Dua perchè, a quanto pare, ha confessato di essersi presa una bella cotta per te. So anche di altri tuoi partner occasionali e del tuo ex amico di coscia Tyler Posey. Lo sapevo, per questo sono scoppiato a ridere" spiega, lasciandomi letteralmente di stucco, finchè non lo sento giocherellare con una ciocca di miei capelli con un sorrisino.
"Sapevi tutto... E nonostante questo hai accettato di essere... Questo?" Domando a bassa voce, facendo un cenno con la mano a noi due, ma Michael non mi risponde a parole, semplicemente annuisce prima di attirarmi a sè finchè non sono seduta sul suo grembo, i suoi occhi nei miei.
"Vedi, Angel, il fatto è questo. La tua reputazione, quello che dicono gli altri è diverso da quello che sei veramente. È vero, all'inizio era un coglione che si bloccava all'apparenza, ma tu, Angel, mi hai stupito e mi hai mostrato che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina. E penso che le tue azioni, qualsiasi tua azione, abbia un motivo dietro, e il modo in cui ragioni mi affascina cosí tanto che...".
Non lo lascio finire di parlare, prendo il suo viso tra le mani e lo bacio, lo bacio forte, un po' disperata e con il cuore a mille che non accenna a diminuire nella sua corsa.
E forse, mi va bene cosí.

Naughty Girl || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora