Chapter 8: Burberry

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"No".
"Ma mamma, Kelly mi aspetta, sai che passo sempre la serata da lei!" Protesto, seguendo mia madre per tutta la cucina e guardandola mettete in forno l'arrosto prima di girarsi verso di me con le mani sui fianchi.
"Appunto, signorina. Per una sera puoi anche stare con noi, siamo la tua famiglia" ribatte lei, per nulla sorpresa dalle mie parole, ed io mi limito a guardarla con tanto di sopracciglio inarcato.
"Ma avevo preso un impegno con lei prima".
"E lo disdici, che problema c'è?".
Certo, spiegalo ad Alex Turner questo.
Con un gemito di fastidio decido di andarmene prima di lasciarmi sfuggire qualcosa di inappropriato dalla bocca, e con passo pesante torno in camera mia, trovando Ashton con un libro in mano che esce dal bagno.
"Ti ha domata, piccola ribelle?" Domanda con fare beffardo, ed io lo fulmino con gli occhi, aprendo la porta della mia stanza.
"La piccola ribelle è più piccola di te ma ha una media molto più alta della tua. Fammi la cortesia di fotterti, o di trovare  qualcuno che lo faccia per te" sbotto, e senza aggiungere altro gli sbatto la porta in faccia, sospirando non appena rimango nel silenzio di camera mia.
Forse ho esagerato nei confronti di Ashton, ma lui ha la straordinaria capacità di premere tutti i miei bottoni fino a farmi esplodere.
E quando esplodo, si salvi chi può.
Cerco il cellulare a tentoni sul letto, sdraiandomi nella speranza di dormire qualche ora prima della cena, ma non prima di aver premuto sul nome di Kelly per chiamarla.
"Codice blu" annuncio non appena risponde, e anche Kelly sbuffa esattamente con me.
"Alex ti ammazza".
"E infatti chi ti ha detto che mancherò? Aspettami all'angolo al fondo della mia strada, dopo cena sgattaiolo via".
Riesco perfettamente ad immaginarmi Kelly con un sopracciglio inarcato: "vuoi spaccarti l'osso del collo?".
"L'unica cosa che voglio rompere é la relazione tra Michael e la sua ragazza, e a quanto pare solo Naughty Girl può farlo" rispondo, un sorrisino sulle mie labbra mentre intravedo il mio riflesso allo specchio.
"Vedi solo di non metterti nei guai".
"Io? Guai? E quando mai".

***
Dopo una cena in famiglia a dir poco imbarazzante, fatta di elogi ad Ashton per i suoi progressi nella ricerca scientifica per diventare medico, a Lauren per i suoi followers su YouTube e a Harry semplicemente per esistere ed essere educato, e fatta di occhiatacce nella mia direzione per essere la figlia senza talenti speciali, sono riuscita a sgusciare via dalla finestra della mia stanza senza destare sospetti.
Mi chiedo cosa direbbe la mia famiglia se solo sapesse che quella 'ragazza dai facili costumi che balla in mutande', come definiscono Naughty Girl da quando conoscono la sua fama, sono io.
Beh, ho il talento di saper muovere bene i fianchi, oltre a essere una brava studentessa.
"Arriveremo in ritardo e Alex ti farà fare tre bis stasera" annuncia Kelly con tono drammatico, la sua voce mezza coperta dallo sferragliare della metropolitana di New York, uno dei posti meno sicuri al mondo.
"Se c'è Michael, tanto meglio. Ti rendi conto di quello che dice? 'Ho una cotta per Naughty Girl ma rimango fedele alla mia ragazza dall'altra parte del Paese'. Ma ci fai o ci sei?! Sono qui che non chiedo altro che il tuo pene nella mia vagina, andiamo" ribatto, dandomi ai soliloqui dato che Kelly, quando si parla di relazioni o di sesso, per quanto ne so, è meno interessata di Ashton con i broccoli.
"Ma scusa, non ti sei vista oggi con Dua Lipa di semiotica nei bagni? Il ditalino della pausa pranzo?" Domanda, piuttosto confusa, e alla sua domani rispondo sorridendo angelicamente, facendole alzare gli occhi al cielo.
"Sei un animale".
"Preferisco ninfomane" sorrido, alzandomi non appena la metro si ferma, e Kelly mi segue fuori dalla stazione, con il suo muso lungo perchè non ha potuto dormire tra un turno di lavoro e l'altro.
Ma stasera qualcuno dall'alto deve aver deciso di intervenire perchè, davanti al Wild Kitty, vado quasi a sbattere contro...
"Angel? E tu cosa ci fai qui?" Domanda un esemplare di Michael Clifford confuso, guardandomi con le sopracciglia corrugate, e sia io che Kelly ci guardiamo, spiazzate.
Ecco, la mia solita fortuna.
"Io? Qui?" Domando a mia volta, cercando di prendere tempo per trovare una risposta plausibile senza svelare la mia identità, e grazie a Dio esiste Kelly che sorride, attrice provetta.
"È venuta ad accompagnarmi al lavoro... Sono una delle bariste" mente con successo, ed io mi spiaccico un sorriso falso sulle labbra, annuendo in accordo.
"Oh... Capisco. E rimani per... Gli spettacoli?" Domanda ancora Michael, guardandomi, e non solo noto che è quasi amichevole nei miei confronti, ma che è anche in camicia.
La sua camicia mi starebbe dannatamente bene indossata dopo una notte di sesso.
Se solo sapesse che sono io, lo spettacolo.
"Non credo, sai. Ho degli esercizi... Di semiotica in arretrato" mi giustifico, abbozzando un sorriso, e lui annuisce prima di guardare qualcuno dietro di me.
"Beh, io devo andare... Ma bella collana, Angel" sorride, sorpassandomi e raggiungendo un tizio biondo di spalle, e quasi d'istinto porto le dita alla collana che ho sempre addosso, una piccola stella in oro bianco, togliendola e infilandola in tasca sotto gli occhi di Kelly che sorride, maliziosa.
"Sei tutta rossa".
"Cosa?".
"Sei tutta rossa in faccia, Angel. Sai, sembra quasi che tu abbia una cotta per Michael".
Inutile dire che non le ho neanche risposto.

Ricordatevi la collana, fanciulle, perchè sarà molto importante.
E per il sequel, ricordatevi anche del bel biondo girato di spalle, fidatevi di me.
La storia vi piace almeno un pochino-ino-ino?
Spero davvero tanto di sí.
Amore e biscotti per tutti i miei biscottini,
Chiara.

Naughty Girl || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora