Chapter 16: Tiffany

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"Posso dirti che hai un aspetto orribile? In confronto il pasticcio di carne di nonna Frankie è invitante".
Sbuffo nell'alzare la testa dal cuscino, notando Ashton sulla soglia della mia camera mangiare indisturbato una fetta di pizza probabilmente avanzata da ieri, e con ogni probabilità anche lui é incasinato come me con lo studio per l'incombente sessione d'esami, altrimenti non avrebbe i capelli sporchi appiccicati alla fronte e gli occhiali da lettura.
Io non devo essere molto meglio, dato che dopo essere andata a dormire alle tre di mattina mi sono svegliata alle sette e mezza pensando di studiare, riaddormentandomi dopo appena tre ore di studio.
Sto fallendo nell'esame che é la vita, ecco qual é la verità.
"Che ore sono, faccia di rospo?" Domando biascicando mentre mi tiro su a sedere, togliendomi gli occhiali da lettura e appoggiandoli sul letto.
La cattiva vista è di famiglia, purtroppo.
"Sempre carina appena sveglia, mi raccomando".
"Mi hai appena paragonata al pasticcio di carne!".
"Scusa se ho ferito i tuoi sentimenti, Megan Fox, ma sono le due e mezza di pomeriggio e se vuoi pranzare ti conviene scendere a prenderti una fetta di pizza riscaldata, gli altri sono usciti" spiega Ashton con la bocca piena, bofonchiando alcune parole, ma non appena mi rendo conto di che ore sono mi risveglio completamente, saltando giù dal letto.
"Oh merda! Merda, merda, merda e ancora una volta merda!" Urlo, non preoccupandomi di libri e quaderni che cadono a terra perché non so in che modo riuscirò a farmi una doccia e a rendermi presentabile in mezz'ora.
Corro nel mio bagno, disfacendo la coda velocemente, e sto per spogliarmi quando vedo Ashton sulla soglia mangiare indisturbato.
"Ti dispiace? Sto per spogliarmi, a meno che l'incesto non sia la tua fantasia erotica segreta esci dal mio bagno" gli ordino, aprendo l'acqua calda, e lui fa una faccia disgustata prima che un'espressione confusa compaia sul suo volto: "scusa, ma dove devi andare con tutta questa fretta?".
"Ho una specie di appuntamento".
"Un appuntamento? Tu? In che universo parallelo?" Domanda, guardandomi come se all'improvviso avessi tre teste e la pelle grigia, facendomi alzare gli occhi al cielo mentre mi tolgo il pigiama, rimanendo in intimo davanti a lui.
Sarebbe un rischio se non conoscessi Ashton, ma conosco il mio pollo, e infatti non appena ha visto che stavo togliendo la maglietta ha coperto gli occhi con una mano come i bambini.
E questo studia ingegneria, chi lo direbbe mai.
"Una specie, ho detto. E in questo universo. Ora mi lasci in pace o hai intenzione di chiedermi se farò sesso perché sí, è probabile che lo faccia. Altro?" Lo rimbecco, e finalmente mio fratello capisce l'antifona perchè, bofonchiando qualcosa, se ne va, chiudendo la porta del bagno dietro di sè.
Ho detto una bugia ad Ashton, perchè mi sa che oggi nessuno di noi farà sesso.
E la cosa più strana è che non mi dispiace più di tanto.

***
"In genere è il ragazzo a chiedere di uscire alla ragazza e a decidere dove portarla, lo sai, vero?".
"Ma noi non ci adattiamo a questi stereotipi da romanzo rosa, quindi smettila di chiedermi dove stiamo andando, altrimenti ti rovino la sorpresa" ribatto con un sorriso guardando Michael che, accanto a me, si imbroncia giocosamente, continuando a camminare al mio fianco.
"Almeno un indizio!" Piagnucola, ed io alzo gli occhi al cielo prima di scuotere la testa, perentoria.
"Nossignore. Sei nuovo di New York, anche se ti dessi un indizio cosa cambierebbe? È un posto segreto" controbatto, e alla fine lui cede, cominciando a parlare di com'é la sua vita con Luke che, a quanto pare, è una versione nella vita reale di Christian Grey, eccetto per la parte delle sottomesse.
"Le chiama sugar baby, e lui sarebbe uno sugar daddy... Non ho ancora capito come funzioni tutto questo, sinceramente. So solo che non ha una sugar baby da più di sei mesi e, infatti, ne sta cercando una" conclude, facendomi girare verso di lui piuttosto confusa.
"Ma scusa, non gli conviene farsi delle botte e via? Voglio dire... Le scappatelle sono belle proprio perché non impegnano e puoi cambiare frequentemente partner".
"Non gli piace cambiare".
"Un'amica di coscia?".
"Preferisce l'esclusiva".
"Trovarsi una ragazza?" Propongo, rassegnata, sbuffando, e Michael scoppia a ridere al mio gesto, scuotendo poi piano la testa.
"Non é il tipo da relazioni. Non vuole impegnare il suo cuore. È da malati, lo so" sospira, facendosi poi più vicino a me, e stavolta è il mio turno di scuotere la testa.
"No, non è da malati. Cioè, la storia della sugar baby forse, non la capisco sinceramente, ma per le relazioni e il fatto di non impegnare il cuore... Lo capisco. Ho sempre avuto questo pensiero" confesso, stringendomi nelle spalle prima di girare un una delle retrovie delle strade affollate di New York, arrivando nella mia via preferita.
"Esperienze poco carine?" Azzarda Michael, improvvisamente più serio, ed io alzo gli occhi su di lui, sorridendo piano prima di scuotere la testa.
"Non è quello che ti aspetti ma no, nessuna storia triste strappalacrime dietro. È solo che mi piace la mia libertà, mi piace pensare di fare a modo mio, di non avere pezzi di me nelle mani di persone che hanno il potenziale di farmi del male, ecco. Voglio essere la proprietaria del mio cuore. Volevo, almeno".
Michael mi osserva, annuendo leggermente prima di prendermi per mano, facendomi fermare nel bel mezzo del marciapiede.
"Cosa ti ha fatto cambiare idea? Cosa ho fatto io... Cosa, di me, ti ha fatto cambiare idea? Perché con me hai questo... Qualcosa?" Domanda, la sua voce bassa, i suoi occhi verdi sinceramente curiosi, ed io porto una mano sulla sua guancia, accarezzandola piano prima di alzarmi sulla punta dei piedi per baciarlo.
"Ti sei comportato come sei davvero. Non mi hai ceduto subito, e non so, qualcosa in te sembra piacere tanto a una parte di me che non sapevo nemmeno di avere. Come si spiegano a parole i sentimenti? Non si spiegano, non si fa. Vorrebbe dire rovinarli. Per questo quello che abbiamo noi é qualcosa. Indefinito. Strano? Sí, forse. Ma di sicuro, qualcosa che non è scontato".
E che profuma pericolosamente d'amore.

Naughty Girl || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora