Chapter 13: Miu Miu

4.5K 390 41
                                    

La tensione in macchina è quasi palpabile mentre il silenzio è assordante, insopportabile.
La radio è spenta, e mentre Michael fissa la strada come se la nostra vita dipendesse da questo io mi ritrovo a giocherellare con le mie dita.
L'unico rumore, gli anelli alle mie dita.
Non resisterò a lungo prima di impazzire.
"Michael, io...".
Lui si gira verso di me, guardandomi con una curiosità nuova, ma sotto i suoi occhi mi blocco, rimanendo in silenzio.
"Dillo, Angel. Voglio sentirlo dire da te. Conferma i miei sospetti" mormora dopo qualche secondo, fermandosi a un semaforo rosso, ed io prendo un respiro profondo, girandomi verso di lui.
"Sono Naughty Girl".
Le parole sono pesanti nell'abitacolo, Michael non mi guarda, scuote semplicemente la testa tra sè e sè, come se stesse pensando a qualcosa, finchè non scatta il verde e riparte, lanciandomi una rapida occhiata: "l'hai fatto apposta, vero?".
"Io...".
"Quando mi hai visto al locale. Tutte quelle moine, quel saltarmi addosso, strusciarti su di me durante le tue esibizioni... L'hai fatto apposta, vero?".
"È complicato...".
"Angel".
Mi giro verso di lui, cogliendo per un secondo i suoi occhi verdi, la pelle quasi alabastro baciata dalla luce lunare, ed annuisco a quella domanda, lasciando cadere le bugie.
"L'ho lasciata" annuncia dopo qualche secondo, guardandomi con intensitá nuova, quasi stesse studiando la mia reazione, ed io mi ritrovo a spalancare gli occhi.
"L'hai fatto sul serio?".
"Le tue parole dell'altro giorno mi hanno fatto pensare, sai? Ed io avevo... Avevo Naughty Girl per la testa. Che poi saresti tu. Dio, è malato tutto questo" sbuffa, colpendo il volante fermandosi sul ciglio della strada, spegnendo la macchina, ed io approfitto del momento per slacciarmi la cintura, girandomi poi totalmente verso di lui.
"È malato tanto quanto me. E credo sia sbagliato quello che ho fatto, ma... Non so, sono fatta così. Se voglio qualcosa me lo prendo, in qualsiasi modo, senza guardare in faccia nessuno. È sbagliato? Forse, ma sinceramente non mi interessa molto".
"Quindi è questo che sono per te. Un gioco. Qualcosa che vuoi" commenta, lasciando andare una risata amara, ma io sono veloce a prendere il suo viso tra le mie mani, costringendolo a guardarmi negli occhi.
"È questo il punto. In genere mi piace fare il gioco del gatto e del topo. Io non seguo nessuno, non corro dietro a nessuno, lascio che siano loro a venire da me. Dua Lipa di semiotica mi è corsa dietro per tre mesi prima che me la portassi a letto. Tyler Posey, quattro settimane. È raro che io corra dietro a qualcuno, se lo faccio c'è una ragione. E la ragione è che mi piaci, Michael. Mi piaci. Fisicamente da subito, ma mi piaci proprio tu, il pacchetto completo. Non ti offro una relazione stabile o un amore da 'e vissero tutti felici e contenti' perchè io stessa non sono abbastanza stabile per quello, e continuerò a lavorare al Wild Kitty, ad essere Naughty Girl, ma se vuoi... Possiamo essere... Qualcosa".
Le mie parole perdono il loro peso nell'aria, lasciando spazio a un silenzio che mi terrorizza, ma non abbasso lo sguardo nemmeno per un secondo, continuo a guardare Michael imperterrita, e vedo nei suoi occhi una certa curiosità.
"Qualcosa, dici?" Domanda dopo un po', prendendo le mie mani dal suo viso, coprendole prima di togliersele di dosso, ed io annuisco piano guardandolo mentre intreccia le nostre dita.
"Direi che qualcosa... Può andare bene" sorride alla fine, ed io sorrido con lui.
"Tutto questo sembra uscito da un libro di John Green, lo sai, vero?" Domando, cercando di sdrammatizzare, riuscendoci quando Michael scoppia a ridere prima di avvicinarsi a me, prendendomi per i fianchi e portandomi su di lui.
"Quindi, in pratica sei un'ottima studentessa con tendenze da ninfomane e un lavoro come ballerina di burlesque?" Domanda, guardandomi con un sopracciglio inarcato, ed io mi stringo nelle spalle, passandogli una mano tra i capelli.
"Beh, non è esattamente burlesque, quello... Ma potremmo dire così, sì" rispondo, avvicinandomi poi a lui, fermandomi giusto a qualche centimetro dalle sue labbra: "hai baciato Naughty Girl, direi che sarebbe ora che baciassi anche Angel, no?".
Michael non risponde, e non lascia il tempo a le di dire altro che le sue labbra sono sulle mie, morbide come le ricordavo, ma più audaci, più fameliche, quasi mi stesse divorando, ed io mi stringo a lui, le mie mani tra i suoi capelli e parte del mio cuore nelle sue mani.
Il resto, lo deve ancora sciogliere.

Non potevo aspettare troppo a riaggiornare questa storia, e soprattutto non potevo lasciarvi appese in questo modo.
Allora, cosa ne pensate del capitolo e della piega che ha preso la storia?
Se pensate che sarà tutta in discesa d'ora in poi... Beh, diciamo che dovreste ricredervi!
Grazie, come sempre.
Amore e biscotti per tutte,
Chiara.

Naughty Girl || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora