Chapter 23: Tommy Hilfiger

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Questo capitolo è praticamente solo smut, quindi se volete potete saltarlo perchè sarò descrittiva (fino a un certo punto).
Ps: il prossimo capitolo è l'ultimo e poi ci sarà l'epilogo, ma non disperate... Vi spiegherò tutto nell'epilogo!

"Quindi è questa la tua idea migliore... Mi piace" sorride Michael non appena apro la porta dell'appartamento di Kelly.
Non è un bell'appartamento e non è nemmeno una bella zona di New York, ma è quello che può permettersi con i suoi sforzi, e mi sento fiera di lei quando la vedo tutta orgogliosa del suo lavoro.
Ha fatto di tutto per rendere questo bilocale in qualche modo accogliente e suo, e sorrido leggermente nel notare le nostre fotografie appese al muro, una scritta fatta da me in pennarello sotto una di quelle.
'Wherever I go you bring me home'.
"Dopo di te" sorrido, girandomi verso Michael che, con i capelli rossi quasi dello stesso colore del costume di scena di Naughty Girl, entra in casa di Kelly, guardandosi attorno qualche secondo prima di avvicinarsi alle foto.
Prevedibile, Clifford.
Chiudo la porta dietro di me, posando a terra lo zaino e le chiavi sul bancone della cucina, finchè non vedo Michael sfiorare una delle fotografie.
"Quanti anni avevate qui?" Domanda, ed io mi avvicino, scoppiando a ridere al ricordo.
"Quindici. Eravamo due pesti, la disperazione dei nostri genitori. Ma mentre io mi salvavo andando bene a scuola, Kelly... Diciamo che non ha mai avuto voglia di studiare. Grandi ambizioni, certo, ma tutta pratica e niente teoria. In ogni caso, una sera siamo uscite di nascosto per andare a una festa, abbiamo bevuto per la prima volta e... Beh, il risultato è quella foto. Ci sentivamo molto ribelli allora" spiego con calma, perchè adesso non abbiamo nessuna fretta, e Michael annuisce piano, girandosi poi verso di me.
"Il nome Angel proprio non ti calza a pennello" sussurra, avvicinandosi, prendendomi per i fianchi e attirandomi a sè, ed io lo lascio fare, gettando le braccia al suo collo.
"Sono il diavolo e l'acqua santa tutto in uno" mormoro, alzandomi sulle punte, e sto per baciarlo quando Michael mi coglie di sorpresa sollevandomi, e d'istinto avvolgo le gambe attorno al suo bacino, venendo poi posata sul bancone freddo della cucina.
"Sei un diavolo tentatore, Angel. E quello che vuoi, ottieni" continua, rimanendo tra le mie gambe, guardandomi negli occhi con un'intensità tale da farmi sciogliere finchè non abbasso le mani sulla sua giacca, sfilandogliela dalle spalle e facendola cadere a terra senza smettere di guardarlo negli occhi.
"Ho ottenuto te" sussurro, a un soffio dalle sue labbra, e Michael sorride malizioso, sfilando anche la mia giacca, buttandola a terra mentre le sue mani si insinuano sotto il mio maglione, accarezzando la mia pelle nuda al di sotto.
"Con me stai aspettando" sussurra all'improvviso, cogliendomi di sorpresa, cominciando a baciarmi piano il collo.
"Aspettando a fare cosa?".
"A fare sesso" risponde contro la mia pelle, e a quelle parole infilo le dita tra i suoi capelli, lasciandomi che mi baci un'ultima volta appena sopra la clavicola prima di farlo staccare in modo da guardarlo negli occhi.
"Ho sempre fatto sesso con i ragazzi. E con le ragazze, per quello che conta. Prima di qualsiasi cosa, prima di un sentimento, era solo sesso. Ma con te non voglio... Non voglio che sia solo sesso. Non voglio che sia sesso" confesso, guardandolo negli occhi, sperando che capisca anche quello che non sto dicendo, e so che lo fa quando le sue mani mi accarezzano piano, con una delicatezza che mai nessuno si è premurato di riservarmi.
"Cosa vuoi che sia, Angel?" Domanda piano, sfilandomi il maglione, facendo finire anche quello a terra, e solo in reggiseno sento crearsi la pelle d'oca, ma la vicinanza con Michael riesce in qualche modo a scaldarmi.
"Volevo aspettare di essere pronta per fare l'amore con te".
"E adesso lo sei?".
Il suo tocco.
Il suo respiro.
I suoi occhi nei miei.
Questa domanda che ha così tanto di non detto.
Sei pronta a fare l'amore con me?
Sei pronta a darmi il tuo cuore?
Sei pronta ad amarmi?
Sei pronta a lasciarti amare?
"Sì".
Con quella parola attiro maggiormente Michael a me, baciandolo con ogni fibra del mio essere, come se invece di baciare il suo corpo stessi baciando la sua essenza, e lui ricambia con la stessa intensità, prendendomi in braccio, ed io lo lascio fare, sapendo che non mi lascerá cadere.
Mi posa sul divano, rimanendo sopra di me mentre si sfila la maglia, rimanendo a petto nudo, e appena sotto la clavicola vedo ancora, sfumato, il succhiotto che gli ho lasciato qualche giorno fa.
Lo sfioro leggermente, sentendo Michael sorridere nel bacio prima che mi stacchi, baciandogli il collo, la spalla, fino ad arrivare al mio punto preferito, facendo ridacchiare Michael che mi ferma.
"Ho bisogno che vada via... Devo fare una cosa in quel punto" sussurra con un sorriso malizioso, ed io lo guardo, tentata di chiedere, ma decido di non farlo quando lo sento armeggiare con la cintura dei miei pantaloni.
Lo lascio fare, sentendo il suo sguardo esaminarmi come se fosse la prima volta che mi vede, e arrossisco sotto il suo sguardo, facendo per coprirmi il viso, ma Michael scuote la testa, spostandomi le mani.
"Stavo guardando quanto sia un ragazzo fortunato, Angel" mormora un attimo prima di baciarmi, e a quelle parole qualcosa scatta dentro di me, un'ondata di lussuria mi investe con prepotenza, e senza staccare le labbra dalle sue mi ritrovo a sbottonargli i jeans, abbassandoli, e Michael mi aiuta a toglierli, facendoli cadere a terra insieme ai miei.
Interrompo il nostro bacio per farlo mettere seduto, notando l'espressione di sorpresa sul suo viso, ma non gli do tempo di reagire, sedendomi sopra di lui e sganciandomi il reggiseno, lasciandolo cadere a terra.
Michael si lecca le labbra, guardandomi come se volesse mangiarmi, ed io sorrido prima di avvicinarmi al suo orecchio: "mi sa che Kelly dovrà bruciare questo divano domani".
Lo bacio immediatamente, cogliendolo di sorpresa, cominciando a muovermi piano sopra di lui, facendo sfiorare le nostre intimitá, e non appena un gemito sfugge dalle sue labbra capisco che non voglio più vivere senza sentire questo suono.
Le sue dita affondano nella carne morbida dei miei fianchi, procurandomi forse lividi, ma ora come ora non mi importa.
Lo voglio più vicino, così vicino da sentirlo sotto la mia pelle.
"Angel" geme sommessamente, separando le nostre labbra, e nuovamente riprende il controllo, come se la nostra fosse una sfida, un amore che sembra quasi una guerra.
La mia schiena viene a contatto con il divano, e mi ritrovo sdraiata mentre Michael si alza, recuperando qualcosa dai pantaloni prima di tornare da me.
"Così bella" lo sento mormorare prima che posi un bacio sul mio stomaco, tracciando una scia di baci fino all'orlo dei miei slip finchè non li sfila, gettandoli a terra dove finiscono anche i suoi boxer.
"Angel... Sei sicura? Dopo non si torna indietro" domanda, con quella premura che a quanto pare ha sempre nei miei confronti, ed io gli sorrido, lasciandogli un bacio dolce sulle labbra, il più tenero di stasera.
Un bacio che sa di zucchero e amore.
"Fai l'amore con me, Michael".
E il suo sguardo mi fa capire che sa cosa si nasconde dietro a quelle parole.

Naughty Girl || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora