Chapter 11: Louis Vuitton

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"Per una sera posso riposarmi, finalmente" sospiro tra me e me entrando in camera mia, buttando a terra lo zaino e scalciando via gli stivaletti, lasciandomi infine cadere sul letto a peso morto, troppo stanca per fare qualsiasi altra cosa come cambiarmi dai vestiti della giornata o mettermi a studiare semiotica.
Effettivamente, potrei scrivere a Dua Lipa per quel ditalino, ma, e questa è la cosa strana, non mi sento in vena di fare qualsiasi cosa a sfondo sessuale, nè con lei, nè con nessun altro.
Nella mia mente c'è solo un pensiero, una silhouette alta e snella dai capelli rossi come il fuoco e con un sorriso che sembra sempre intendere qualcosa di malizioso, piuttosto ipocrita visto che Michael non perde occasione per rimbeccarmi per la mia promiscuità.
Se sapesse che sono tre settimane che non faccio sesso, si ricrederebbe.
"Hey, Angel, hai visto il mio maglione blu?" Esclama mio fratello facendo irruzione in camera mia senza preoccuparsi di bussare, tanto a casa nostra la privacy più che un optional è una bestemmia.
"Prego, Ashton, entra pure, non preoccuparti. Sarei potuta essere stata nuda, lo sai, vero?" Domando, alzandomi sui gomiti in modo da vederlo rovistare nel mio armadio, ringraziando interiormente di aver spostato le cose di Naughty Girl sotto al letto.
"Che schifo, non voglio nemmeno pensarci" borbotta, continuando a cercare il suo maglione, ed io, stanca di avere la sua presenza in camera, mi alzo, pescando dal cumulo di vestiti sulla sedia il maglione in questione.
"Tieni, essere inutile. E per inciso, che schifo a questo ben di Dio non lo dici. Piuttosto, dove stai andando? Abbiamo qualche cena di famiglia di cui mi sono allegramente scordata?" Domando, accorgendomi solo ora che Ashton è vestito di tutto punto con tanto di gel tra i capelli e cologna, così perfetto che sembra quasi pronto a conoscere la regina d'Inghilterra.
Siamo davvero opposti, io é già una conquista se mi vesto.
"No, smemorata. Nessuna cena di famiglia, grazie a Dio. Esco con i miei amici".
"Per tuoi amici intendi Alex e Jack?".
"E Zack e Rian, possibile che li dimentichi sempre?".
"Senti, quei due sono inutili. Non mi rivolgono neanche mai la parola, che senso ha che mi ricordi della loro esistenza?" Domando, rimettendomi sul letto e guardando Ashton specchiarsi ed aggiustarsi il maglione, arricciando poi il naso.
"Scusa, ma dove andate?".
Alla mia domanda, inaspettatamente, Ashton arrossisce, e comincio a nutrire qualche sospetto quando abbassa lo sguardo, fingendo di aggiustarsi i polsini della camicia.
"Ashton".
"Mio Dio, Angel, non stressarmi".
"E tu rispondimi, allora" insisto, e lui finalmente cede, sbuffando e girandosi verso di me.
"Andiamo al... Wild Kitty" confessa, facendomi quasi scoppiare a ridere a quelle parole, ma decido di fare di meglio come la sorella dell'anno che sono e portarlo per mano fino in camera sua.
"Ashton, sarai anche un genio universitario, ma non stai andando a parlare a una convention di cervelloni, stai andando in un club che è quasi uno strip club, quindi per favore, vestiti come il ventenne quale sei" annuncio, entrando in camera sua, l'esatto opposto della mia, ovvero tutta perfettamente ordinata e pulita.
Mi chiedo dove trovi la voglia di piegare e mettere via magliette e maglioni, davvero.
"Mio Dio, non ho bisogno di una babysitt...".
"Zitto, adesso, e lasciami creare. Per sdebitarti mi porterai con te" sentenzio senza giri di parole, cominciando a rovistare e a mettere a soqquadro il suo armadio, quando Ashton compare nel mio campo visivo.
"Dove vuoi che ti porti?!".
"Con te, razza di capellone. Devo farti lo spelling?".
"Angel, è uno strip club... Piú o meno".
"E quindi?".
"Da quando ti piacciono le ragazze?" Domanda, facendomi solo venire voglia di prenderlo a craniate sui denti.
Ma sono una brava sorella quando voglio, cosí gli passo un paio di skinny neri e una camicia dello stesso colore: "ti ricordi quando ho fatto coming out in quanto bisex due anni fa a cena, o come al solito nessuno in questa casa mi stava ascoltando? Mi chiedo ancora perchè parlo, tanto nessuno mi dà mai retta".
"Aspetta, quindi eri seria?" Domanda, sgranando gli occhi, ed io decido di risparmiargli la vita uscendo dalla sua stanza, urlandogli di muoversi a cambiarsi.
Okay, dovevo aspettarmela una cosa del genere, perchè io non vengo mai degnata di grande considerazione in questa casa, motivo per cui non mi dispiace più di tanto essere via praticamente tutto il giorno, ma visto che Ashton è l'unico con cui ho un minimo di legame, un minimo di rapporto, pensavo che sapesse della mia bisessualità.
Diamine, la lista delle ragazze del campus che mi sono fatta è lunga quasi quanto quella dei ragazzi!
Sospiro tra me e me, allontanando il pensiero e buttando senza molto ritegno le cose di Naughty Girl nello zaino, mettendoci poi sopra una felpa, e sto per togliermi la collana quando Ashton rientra in camera mia, facendosi vedere.
"Senti, Angel, scusami, davvero. So che ci sei rimasta male e... Mi dispiace" sospira, venendo verso di me e facendo per abbracciarmi, ma io lo fermo, mettendomi addosso un sorriso finto quasi quanto la mia castità.
"Va bene cosí, Ash, e finalmente dimostri la tua età" sorrido, mettendomi poi in spalla lo zaino e afferrando la giacca pesante di jeans.
"Allora, andiamo?".
Peccato che abbia dimenticato l'unica cosa che dovevo ricordare.

Hello biscottini al cioccolato!
Secondo voi, cosa ha dimenticato Angel?
Cosa succederà nel prossimo capitolo?
Lo scoprirete molto molto presto. Nei media del capitolo ho messo la foto della copertina della mia nuova storia, è su Ashton e si chiama Selenophilia, se vi andasse di leggerla la troverete sul mio profilo.
Come sempre, grazie mille a tutte!
Amore e biscotti per tutte,
Chiara.

Naughty Girl || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora