Amsterdam we're back.

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-"Dici sul serio?!"- disse abbracciandomi.
-"No, volevo solo farti preoccupare un po'. Ti amo da impazzire, amore mio!"- dissi baciandolo.
Un applauso esplose nella sala e Martin sorrise felice. Mi mise un nuovo anello al dito e mi aiutò ad alzarmi da terra.
Ed iniziò a suonare "Photograph" e Martin disse:-"Mi concedi questo ballo?"-
-"Si!"- dissi sorridendo.
Gli poggiai le braccia attorno al collo e lui mi cinse la vita.
-"Sei una grandissima stronza!"- sussurrò al mio orecchio.
-"Te lo meritavi!"- sussurrai.
-"Ti amo lo stesso!"- disse baciandomi dolcemente. -"Mi sei mancata tantissimo!"-
-"Anche tu piccolo!"-
Dopo poco Charlie mi si avvicinò e Martin la prese in braccio per farla ballare con noi.
-"Le mie principesse!"- disse Martin quando finì la canzone.
-"Vi amo!"- dissi abbracciandoli.

-"Ashlee, io e tuo padre ti abbiamo fatto un regalo!"- disse mia madre avvicinandosi a me.
Mio padre ci raggiunse e mi mise tra le mani le chiavi di una Ferrari.
-"Grazie!"- dissi lasciandogli un bacio sulla guancia.
-"Martijn, la prima sorpresa é andata!"- disse mio padre.
-"Voi lo sapevate?"- dissi.
-"Certo. Credi davvero che ci tenessi così tanto a parlare tutto il giorno con tuo padre?"- disse Martin ridendo.
-"La prossima volta eviterò di rispondere!"- disse mio padre facendogli l'occhiolino.
-"Ci sono altre sorprese?"- dissi guardando Martin.
-"Si piccola!"- disse prendendomi per mano.
Uscimmo nella terrazza della sala che si affacciava su Manhattan.
-"Da cosa inizio: Amsterdam o vacanze?!"- disse poggiando le braccia alla ringhiera.
-"Amsterdam!"- dissi poggiandomi a lui.
-"Ho ristrutturato tutta la casa per noi! Tua madre mi ha aiutato ad arredarla come piace a te ma non l'ho fatto per metterti fretta!"-
Lo abbracciai e dissi:-"Grazie amore!"-
-"Punto numero due: vacanze. La canzone di Ed ti ha fatto capire qualcosa?!"-
-"Tenerife?!"-
-"Esatto! Ho affittato una casa lì per l'estate. Quando ci annoieremo ad Ibiza, potremmo andare lì!"-
-"Ma sei fantastico!"- urlai gettandogli le braccia al collo.

Tornati a casa, ci chiudemmo immediatamente nella mia stanza.
Martin mi strinse a sè e mi baciò con più foga. Mi tirò giù la zip del vestito e lo fece scivolare lentamente su i miei fianchi finché non arrivò per terra. Mi prese in braccio e si sedette sul letto. Gli sbottonai la camicia e poi i jeans. Mi sganciò il reggiseno con una mano mentre con l'altra mi toccava ovunque.
Mi fece coricare e mi sovrastò con il suo corpo. Mi tolse gli slip ed io feci lo stesso con i suoi boxer.
Facemmo l'amore fino alle prime luci dell'alba.
Esausto si gettò accanto a me. Gli sfiorai il petto mentre lui giocava con i miei capelli.
-"Stavo pensando che potrei prendermi un master in..."- dissi prima che Martin mi interrompesse.
-"In niente. Ti prendi un anno per rilassarti e per stare con me. Me l'hai promesso!"-
-"Io non ti ho promesso niente!"-
-"Si, invece. L'anno scorso quando mi volevi lasciare perché non ce la facevi più per la distanza!"-
-"Perché ti ricordi tutto?!"- dissi baciandolo sul collo. -"Anzi, perché ricordi solo quello che ti conviene?!"- proseguì tirandomi sù.
-"Buonanotte cretina!"- disse baciandomi e palpandomi un seno.
-"Buonanotte cretino!"- dissi ridendo prima di assaporare le sue labbra.

Due giorni dopo ma Laurea partimmo per andare qualche giorno ad Amsterdam, Martin si doveva organizzare per il tour estivo.
Arrivati all'aeroporto di Amsterdam- Schiphol, Martin andò verso una Range Rover nera.
-"Ecco la mia bambina!"- disse aprendo il cofano dell'auto.
-"Scusami?! Non mi hai detto niente!"- dissi prendono posto nel sedile del passeggero.
-"Ma sapevi che ho preso la patente quindi era scontato che avrei comparto un auto!"- disse sorridendomi prendendo posto accanto a me.
-"Okay, cercherò di fidarmi!"- dissi allacciando la cintura di sicurezza ed abbassando gli occhiali da sole sugli occhi. Amavo Amsterdam.
Scoppiai a ridere mentre Martin cercava di dimostrarsi tranquillo alla guida.
-"Vai bene amore! Ti posso accarezzare?"- dissi poggiandogli il piede sul braccio.
-"Dai, smettila!"- disse ridendo. -"Vuoi andare a casa o facciamo un po' di shopping?"- mi guardò per qualche secondo prima di riportare il suo sguardo verso la strada.
-"Shopping!"- dissi prendendo il cellulare di Martin per mettere una canzone. Cliccai Play nella riproduzione casuale e per poco non mi venne un infarto quando, ad alto volume, iniziò Tremor.
Martin si prodigò ad abbassare immediatamente il volume e poi iniziò a fare dei versi per imitare il suo brano.
La mia risata riempì l'abitacolo e poggiandogli la testa sulla spalla dissi:-"Sono felice di essere con te!"-

Ci fermammo al centro di Amsterdam, in un parcheggio privato. Comprai dei vestiti nuovi in così tanti negozi che in macchina era rimasto a stento posto per me e Martin.
Portammo i nostri acquisti, le mie sei valige ed il suo borsone a casa sua. Era molto più luminosa ora. Dopo la porta d'ingresso c'erano, come sempre, un enorme living con una vista mozzafiato ed un divano color corda difronte alla vetrata e davanti aveva uno schermo al plasma. Dopo di esso, c'era la cucina, un bagno, la sala degli ospiti ed un piccolo ufficio per me.
Delle scale portavano alla nostra stanza che si affacciava sul resto della casa. Un letto rotondo aveva di fronte una TV al plasma ed una miriade di finestre. Di fianco alle scale c'era una porta che portava alla cabina armadio ed una al bagno. Mentre il suo studio era rimasta nell'ultimo piano.

Avevamo lasciato le valige all'ingresso e mi gettai sul letto di pancia.
Martin mi si avvicinò e mi scostò i pantaloncini per lasciarmi un morso sulla chiappa.
-"Ma sei un cretino!?"- urlai ridendo.
Mi alzai e gli gettai le braccia al collo prima di saltare giù dal letto per avvinghiarmi a lui. Mi baciò avidamente sul collo e poi sorrise mordendomi il lobo.
-"Ringrazia che quando viaggio non uso gli orecchini!"- dissi sfiorandogli i capelli.
-"Ti avrei morso lo stesso!"- disse ridendo. Mi poggiò sul letto perché sentì il telefono squillare. Restò immobile per un po' e rispose immediatamente.
-"Stai bene?"- dissi guardandolo.
-"Si certo! Ordino il sushi o vuoi uscire?"- disse posando il cellulare su un comò.
-"Io preferirei uscire. Ho passato gli ultimi due mesi a casa!"-
-"Hai ragione, piccola! Doccia?"- sorrise maliziosamente e mi prese in braccio.

Gli asciugai i capelli e lui asciugò i miei. Ci vestimmo ed uscimmo con la sua Ferrari per andare in uno dei migliori ristoranti di Amsterdam. Era anche uno dei miei preferiti. Luminoso e con pochi tavoli riservati a persone importanti. Le pareti che mostravano eleganza e su cui c'erano degli affreschi del seicento. Bevvi un sorso di vino dal mio calice di cristallo.
-"Stai davvero bene vestita così!"- sorrise guardandomi con gli occhi di chi ti ama davvero.
Guardai la mia vestina verde Tiffany di Elisabetta Franchi e non aveva niente di particolare. Avevo anche indossato una collana e degli orecchini fatti dalla mia nonna per il mio ventunesimo compleanno.
-"Anche tu stai benissimo!"- dissi ammirandolo in tutto il suo splendore. Nonostante i suoi abiti fossero la cosa più semplice del mondo e, stonavamo parecchio una di fianco all'altro, lui continuava ad essere in assoluto ciò che io avrei definito la perfezione.
Un bimbo richiamò l'attenzione di tutti i presenti nella sala e Martin lo guardò per qualche minuto.
-"Tutto bene?"- dissi facendolo tornare nel pianeta terra.
-"Si, sto bene! Ti piacciono i bambini, no?"-
-"Si ma che domanda é?"-
-"Stavo guardando quel bimbo ed é così carino!"- disse sorridendo.
-"Capito, amore!"-
Si comportava in modo davvero strano Martin. Controllava troppe volte il telefono e solitamente, a cena con me, non lo usava mai.

Quando tornammo a casa, io mi addormentai quasi subito mentre Martin si chiuse nello studio. Salì le scale in modo troppo rumoroso e poi si gettò a letto, coccolandomi per un po'.
-"Ti amo da impazzire, principessa! Spero che per te sia lo stesso!"- mi bacio sulla testa e continuò a stringermi a sè. La sua presa era troppo stretta e cercai di divincolarmi. -"Amore, che ore sono?"-
-"Sei sveglia?"- mi liberò un po' dalla sua presa e disse:-"Sono le quattro!"-
-"Dormi, piccolo! É tardi!"-
-"Lo so."-
-"Buonanotte!"- gli schioccai un bacio sulla guancia e mi sussurrò:"-Buonanotte piccola!"-

Spazio autrice:
Ehilà, come state? Io sono stanchissima! Comunque ecco il secondo capitolo! Altra domanda, volete che metta più foto nei capitolo? Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate quindi commentate e lasciate una stellina!
Love u! 💕✌🏻😝

In the name of love 2 -Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora