Tomorrowland here we are.

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Non lo sopportavo più ma nonostante ciò sistemai le ultime cose nella mia valigia. Martin fece irruzione nella stanza e mi guardò sorridendo.
-"Sei pronta per andare in Belgio?!"- disse allegro.
Alzai le spalle e cercai di chiudere il mio bagaglio.
-"Ti serve una mano?"-
Mi allontanai dalla valigia e Martin la chiuse tranquillamente. La spostò dal letto e la portò al piano di sotto.
-"Cos'hai? Vuoi mangiare qualcosa?"- disse Martin passandomi un braccio attorno alle spalle.
-"No!"- dissi brusca.
-"Voglio sapere cosa c'è che non va!"- disse prendendomi per mano. -"Aubrey, due minuti e possiamo partire!"- mi trascinò nel salone e mi guardò negli occhi.
-"Allora, cosa c'è che non va?"- disse cacciandosi le mani in tasca.
-"Tutto, Martijn. Non mi aspettavo che stare tanto tempo con te mi facesse sentire la tua mancanza più di come la sentivo a New York! Non andiamo mai a dormire insieme, mi sveglio da sola e quando siamo insieme, tu lavori o parli con Emily!"-
-"Mi dispiace piccola! Ti prometto che dopo il Tomorrowland passeremo più tempo insieme..."-
-"Okay!"-
-"Lo sai che le mantengo le promesse!"-
Aubrey aprì la porta e disse:-"Martijn, siamo in ritardo!"-
-"Arriviamo!"- disse Martin.
Io mi stavo dirigendo verso la porta ma Martin mi prese da un braccio e mi baciò dolcemente.
-"Hai capito?"-
Annuì e cercai di divincolarmi.
-"Ti amo!"- disse prima di farmi uscire dalla stanza.

Il Tomorrowland era qualcosa di indescrivibile. Tutta quella gente, le luci, l'atmosfera che si respirava lì era assurda. Alloggiammo in hotel davvero bello. Quel luogo aveva dell'incredibile. Martin si era ritrovato con tantissimi Dj e non la smetteva di fermarsi a parlare con loro. Arrivammo nella nostra stanza dopo circa cinquanta minuti. Si gettò sul letto mentre io cercavo qualcosa da mettere dopo della doccia.
-"Piccola!"- disse Martin guardandomi. -"Vieni qui!"-
-"Sto andando a fare la doccia!"-
-"Abbiamo almeno due ore. Stiamo un po' insieme."-
Mi sedetti sul letto e guardai Martin. Mi tirò e mi fece coricare accanto a lui.
Misi le gambe tra le sue e gli sfiorai i capelli.
-"Cos'hai?"- dissi guardandolo.
-"Sono agitatissimo! Ho dei nuovi brani che metterò durante il Dj set con cui si chiude la serata e un po' mi preoccupa!"-
-"Andrà benissimo! Tutte quelle persone la giù ti adorano!"- dissi baciandolo sulla guancia. Mi afferrò dai fianchi e mi fece sedere a cavalcioni su di lui.
-"Scusa se non ti ho mostrato tanto affetto in questi mesi ma sono davvero stressato!"- mi abbracciò e mi baciò dietro l'orecchio.
-"Lo so, amore!"- dissi togliendogli la maglietta. Lui fece lo stesso con me e poi facemmo l'amore.

Quando si coricò accanto a me, gli sfiorai delicatamente il petto. Si voltò e mi guardò negli occhi.
-"Mi fai stare bene!"- disse sorridendo.
-"Lo dici solo perché abbiamo scopato?"-
-"No, cretina!"- mi morse il lobo e fissò il soffitto. –"Tra poco suono."-
-"Quanto sei agitato in una scala da uno a dieci?"-
-"Almeno venti."- sorrise e lo baciai sulla mandibola.
-"Sono sicura che ti basterà mettere piede là fuori per rilassarti un po'."-
-"Forse. Ti va di andare a vedere la perfomance di Marshmello?"-
-"Certo, andiamo a lavarci."- lo afferrai dalla mano ed andammo in bagno.

Molti minuti dopo ci vestimmo e Martin chiamò i ragazzi della sicurezza per raggiungere la zona vip senza problemi. L'esibizione era iniziata da un po' e dopo alcune canzoni, iniziò a suonare "Wonderwall" degli Oasis. Martin mi circondò i fianchi da dietro ed iniziò a dondolarmi lentamente.
-"Because, baby, you are gonna be the one that save me!"- sussurrò dolcemente seguendo la canzone.
-"And after all...you are my wonderwall!"- mi volta e gli poggiai le braccia sulle spalle per ballare. Martin chinò la testa e mi schioccò alcuni baci sulle labbra finché il dj non fece iniziare un altro pezzo, tornando all'edm.
Gli gettai le braccia attorno al collo e lo baciai lentamente continuando a ballare tra le sue braccia. Le persone che ci guardavano ridendo, i suoi amici che ci facevano le foto e tutti quelli che ci passavano attorno, sparirono. Mi concentrai solo sui suoi occhi e su tutte le emozioni contrastanti che quel ragazzo, o meglio che il mio uomo, mi faceva provare. In quel momento mi sentivo felice e leggera come una piuma. Libera da qualunque pensiero, da Lynn, dalla bambina, da Charlie che mi chiamava piangendo, dal lavoro, dagli amici, dalla paura di non essere all'altezza. C'eravamo solo io e Martin e questo era tutto ciò che volevo.

Al termine dell'esibizione ci affrettammo ad andare nel camerino del mio ragazzo perché dopo poco si sarebbe dovuto esibire. Si sedette sul divano con il computer sule gambe ed iniziò a ricontrollare tutto. Si sfiorava le basette bionde che aveva rasato il giorno prima e si mordeva il labbro inferiore in preda all'agitazione. Mi sedetti accanto a lui e gli afferrai la mano quando chiuse il lap-top.
-"Amore, andrà tutto bene."- gli sussurrai.
-"Lo spero piccola."- mi guardò con un misto di preoccupazione e di felicità. –"Sono felice che tu sia qui."-
-"Martijn, si va in scena."- urlò un uomo.
-"A dopo."- mi lasciò un bacio sulla guancia e si alzò iniziando a saltellare come un coniglio.
Mi affrettai a prendere posto per assistere all'esibizione. Era tutto buio. Ci fu una luce fortissima ed un suono sottile si fece strada tra il pubblico. Iniziò un mix con tutte le sue canzoni e dopo poco salì sul palco urlando:-"What's up Tomorrowland?!"-

La musica ricominciò e vidi Martin felicissimo. Salì sulla console e tese l'orecchio per ascoltare le urla dei suoi fan. Saltava come un pazzo e sembrava divertirsi tantissimo. Il 90% delle canzoni che stava suonando le aveva prodotte lui ed in quel momento mi resi conto che si era impegnato davvero tanto e la mia ira per quei mesi ricchi di litigi si era placata. Salì molte altre volte sulla console ed ogni volta che lo faceva il mio cuore perdeva un battito perché pensavo che potesse cadere. Quando iniziò "Scared to be lonely" urlai come tutti. Laura mi guardò sconcertata e scoppiammo in una fragorosa risata. Subito dopo ci fu "There for you" e non riuscì a trattenermi dal fare un video da pubblicare sui miei social scrivendo "I'll be there for you too." Agli insulti ci avrei pensato più tardi. Per la prima volta ascoltai una canzone nuova di Martin durante un concerto. L'aveva fatta con David Guetta che salì sul palco con lui e mi provocò una sensazione stranissima. Avevo la pelle d'oca e chiusi gli occhi per concentrarmi sul testo. Riaprendo gli occhi notai un Louis che scattava allegramente tantissime foto e Martin concesse un sorrisone anche a lui. Il mio cuore perse l'ennesimo battito quando sentì "In the name of love" dopo i fuochi d'artificio. La cantai a squarcia gola tenendo stretta la mano di Laura che saltellava felice con me. I Fuochi d'artificio durante quella canzone erano spettacolari. Martin remixò una piccola parte della canzone e quando la voce di Bebe si sentì più forte iniziò a fare dei cuori con le mani. Si udì la base di "Scared to be lonely" acustica e Martin ringraziò il suo pubblico mentre un ragazzo si era inginocchiato per fare una proposta alla sua ragazza mettendole un magnifico anello al dito. Alla fine ci fu il delirio più totale e Martin scese dal palco per tornare nel suo camerino. Spintonai molte persone e Menno mi bloccò per evitare che mi perdessi tra la folla. Mi tenne per un braccio e prese per mano Laura che si trascinò dietro i suoi genitori e gli altri amici di Martin.

Arrivati nel camerino vidi che Martin si era già tolto la maglietta ed abbracciava i ragazzi del suo team. Gli corsi incontro e mi accolse tra le sue braccia schioccandomi un bacio sulle labbra.
-"Sei stato bravissimo."- sentì gli occhi lucidi per l'emozione e poggiai la testa contro il suo petto nonostante fosse sudato.
-"Grazie per la pazienza Ash."- mi sussurrò tenendomi stretta sé prima di abbracciare la sua famiglia ed i suoi amici.
Prese una bottiglia di Champagne ed io salì sul divano per stare dietro di lui. Mi fece poggiare una mano accanto alla sua per aprire la bottiglia in insieme.
-"Uno, due, tre!"- urlammo all'unisono. Martin iniziò a schizzare tutti prima di versare il liquido nei rispettivi bicchieri.
Dopo tutto quell'entusiasmo tornammo in Hotel. Mi gettai sul letto stremata e Martin mi sovrastò con il suo corpo.
-"Vuoi che stiamo un po' nella Spa?"-
-"Non sei stanco?"- lo squadrai per qualche secondo e poi dissi:-"Va bene, andiamo."-

Indossammo la nostra accappatoio e mi prese per mano mentre uscivamo dalla nostra stanza. Nel corridoio incontrammo Menno e Laura che avevano avuto la nostra stessa idea. Guardai mia cognata ridendo e Martin, che non aveva notato che poco prima le loro dita erano intrecciate, mi disse:-"Che c'è?"
Sorrise ed io gli schioccai un bacio dicendo:-"Niente amore. Stavo notando che ci hanno rubato l'idea."-
-"Anche voi state andando nella Spa?"- disse Menno sorridendo per nascondere l'agitazione. Ancora non capivo perché non si fossero diventati una coppia. Forse Laura non voleva voltare così velocemente pagina.
-"Si."- Martin mi schioccò un bacio sulle labbra e proseguimmo verso la nostra destinazione seguiti da Lau e Menno.
Quel fine settimana in Belgio riappianò la situazione tra me e Martin. Tornati ad Ibiza fu molto più disponibile e sereno. Non sembrava nemmeno lui. Nonostante tutti i concerti, riusciva a dedicarmi moltissimo tempo e chiamava sua figlia almeno due volte al giorno.

Spazio autrice:
Ehilà, spero che questo capitolo vi piaccia! Lasciate dei commenti ed una stellina!
Love u! 💕😝✌🏻

In the name of love 2 -Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora