You left me alone.

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Una sera, Martin andò a cena da Lynn ed io andai a dormire molto presto. Avevo avuto una giornata stressante a lavoro.

Il mattino seguente, il lato di Martin era ancora vuoto e non c'erano nemmeno le sue scarpe in giro. Andai nello studio e non lo vidi.
Presi le chiavi dell'auto. Era la prima volta che guidavo dopo l'incidente. La rabbia mi diede il coraggio di andare a casa di Lynn. Suonai al campanello e Lynn, con un clic, aprì il portone.
Entrai in casa e sentii Martin parlare. Mi diressi verso quella stanza e lo vidi coricato su un letto in boxer con Lynn che gli sfiorava il petto ed aveva una gamba sulle sue.
Nonostante Martin avesse gli occhi chiusi abbracciò Lynn.
-"Martijn!"- urlai.
Il mio fidanzato sobbalzò ed aprì gli occhi.
-"Cosa cazzo ci fai qui?"- urlò Martin guardando Lynn. -"Dove cazzo sono?"- proseguì guardandosi intorno.
-"Abbiamo bevuto un po' troppo ieri sera..."- disse Lynn restando appiccicata al mio fidanzato.
-"Vestiti!"- urlai lanciando i jeans a Martin.
Lui li indossò prima di scostare le coperte.
-"Possiamo andare!"- disse prendendomi le chiavi della macchina dalle mani dopo essersi vestito velocemente.
-"Guido io!"- urlai riprendendole.
-"Te lo scordi. Sei troppo arrabbiata..."-
-"Sono arrivata fin qui da sola e tu non hai nemmeno il diritto di parlare!"- salii sull'auto e misi a moto. Martin prese posto e tacque fino a casa.

Aprii la porta e gettai la borsa sul divano. Martin andò in cucina per prendersi qualcosa da mangiare.
-"Ashlee, stai bene?"-
-"No, non sto bene!"- urlai sedendomi sul tavolo della cucina.
-"Scusa. Ho bevuto un po' troppo ma non ho fatto niente con Lynn. Lei ha dormito con la bambina ed io ero troppo ubriaco per fare qualsiasi cosa."-
-"Devi tacere!"- dissi mordicchiandomi un'unghia.
-"Lo sai che ti amo e che ti ho pensata per tutto il tempo?"- sorrise e si avvicinò a me per guardarmi in faccia.
-"Non mi importa!"-
Non lo guardai nemmeno negli occhi. Continuai a tenere la testa bassa perché sapevo che avrei ceduto. Martin si fece spazio tra le mie gambe e mi lasciò un bacio sulla guancia.
-"Guardami negli occhi e dimmi che davvero non ti importa del mio amore!"- mi fece alzare il mento ed incontrai i suoi occhi verdi. Sbuffai rumorosamente e Martin sorrise prima di lasciarmi un bacio sulle labbra.
-"Sono solo tuo! Non ti devi preoccupare di niente!"-
Queste erano le parole che volevo sentire.
-"Smettila di fare così!"- dissi incrociando le braccia al petto.
-"Perché?"- disse riempiendomi il viso di baci.
-"Martijn, devo andare a lavoro ed ho perso solo tempo finora!"-
-"A lavoro?!"-
-"Si!"-
-"Non mi avevi detto niente!"-
-"Te ne ho parlato qualche sera fa!"- urlai alzandomi.
-"Scusa mi sono dimenticato..."- si scostò il ciuffo mentre io mi alzai.
-"Tra quanto devi essere lì? Ti accompagno."-
-"Il prima possibile. Tra due ore apro il mio primo negozio ad Amsterdam!"- urlai uscendo dalla cucina.

-"Ashlee, mi dispiace. Ho avuto altro a cui pensare."- mi bloccò prima che io potessi salire nella camera da letto e mi trascinò sul divano.
-"Ti ricordi del compleanno di Lynn, degli orari che fa al lavoro o quale gusto preferisce di gelato ma non mi ascolti quando voglio dirti una cosa importante!"- urlai alzandomi.
-"Scusa Ash, io ricordo tantissime cose su di te e non è un sacrificio!"-
-"Ora devo andare. Ne riparliamo questa sera."- mi alzai e feci di corsa le scale per andare a cambiarmi.
Indossai un abito lungo confezionato da Valentino per l'occasione. Una make-up artist venne a truccarmi ed una parrucchiera mi fece i capelli mentre Martin si chiuse nel suo stupidissimo studio. La mia famiglia non sarebbe potuta venire ma mi aveva mandato dei fiori bellissimi.

Scesi nel salone e Martin mi stava aspettando in Smoking sul divano. Mi guardò e sorrise. Non appena si alzò ricevette una chiamata da Lynn ma la bloccò e spense il cellulare.
-"Andiamo? Sotto ci aspetta una macchina che ho preso per l'occasione."-
-"No. Vado da sola!"-
-"Dai, Ashlee. É il tuo giorno e sono fiero di te!"- mi sfiorò il viso e puntò i suoi occhi nei miei. -"Ti amo da impazzire!"-
Annuì e poggiai la mano sul suo braccio. Uscimmo ed una may Bach nera ci stava aspettando fuori. Arrivati nel negozio, dopo poco aprimmo il luogo al pubblico. Non mi sarei mai aspettata così tante persone e subito mi resi conto che la maggior parte era lì per Martin. Chiamai la sicurezza e mi feci scortare lontana da tutti.
-"Andiamo a casa!"- dissi dopo poco prendendo la mia borsa.
-"Sicura?"- Martin mi prese per mano e sorrise a tutte le persone che c'erano fuori.
-"Sei stato capace anche di rubarmi il mio giorno!"- iniziai a piangere e mi feci accompagnare in macchina.
-"Ash, non volevo."- Martin mi seguì in macchina e stette zitto fino a casa.

Mi tolsi le scarpe e continuai a piangere. Martin si tolse la giacca e si sedette sul divano guardandomi.
-"Amore!"- disse dopo un po' alzandosi.
-"Hai rovinato tutto!"- urlai.
-"Ashlee, ti è arrivata un'e-mail con tutto ciò che hai venduto in meno di un'ora. Le persone adorano i tuoi gioielli!"- mi mostrò il telefono e nonostante le lacrime riuscì a leggere. Per la felicità, la prima cosa che feci, fu abbracciare Martin. Subito dopo mandai un messaggio a mia madre.
-"Quindi mi hai perdonato?"- disse Martin sfiorandomi una guancia.
Alzai le spalle ma non risposi. Il mio fidanzato mi prese in braccio e si sedette sul divano. Mi riempì il viso di baci e disse:-"Ti amo da impazzire. So che adori il gelato alla vaniglia, che lavori dalle otto del mattino fino alle sei di sera. Lo shopping ti rilassa e per un po' hai odiato la mia musica perché pensavi che fosse troppo rumorosa!"-
Lo baciai per farlo stare zitto e gli morsi il labbro inferiore.
-"Un'ultima cosa: mi piacerebbe, se ti va e se hai tempo, che tu ti occupassi della nuova collezione del mio brand! Avrai già un team organizzato al tuo fianco!"-
-"Non lo so. Ci sei sempre tu di mezzo!"- dissi imbronciandomi.
-"Come vuoi, piccola!"- mi abbracciò ed io mi accucciai a lui macchiandogli la camicia di mascara. Anzi, mi pulì sulla sua camicia preferita.
-"L'hai fatto apposta!"- disse Martin facendomi scostare.
-"Non lo farei mai."- dissi guardandolo negli occhi.
-"Che sei stronza!"- mi strinse a sé e mi lasciò macchiare la sua camicia. –"Pensavo che potremmo lavorarci insieme sul mio brand."-
-"La smetti di pensare solo al lavoro?"-
-"Scusa!"- continuò a coccolarmi per un po' e poi disse:-"Domani andiamo a Barcellona, sei pronta?"-
-"No, resto qui..."- mi alzai e corsi nella stanza. Martin mi seguì.
-"Ti sei annoiata di stare sempre con me?"-
-"Sempre con te? Non ci sei mai, tesoro. Mi sembra di aver passato più tempo con te quando ci dividevano voli interminabili."- lo fissai per qualche secondo prima di abbassare lo sguardo.
-"Scusa Ash. Sono un po' stressato ultimamente..."-
-"Si. Lo so già. Non aggiungere altro."- tentai di chiudere quel discorso che mi faceva davvero male. Non riuscivo più a stargli vicino quando i discorsi diventavano più seri.

Spazio autrice: buonasera a tutti! Volevo innanzitutto scusarmi per avervi fatto aspettare così a lungo. Sono davvero impegnata ultimamente ma sto scrivendo tantissimo e spero di riuscire ad aggiornare più spesso. Spero che questo capitolo vi piaccia!
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Love u! 💕😝✌🏻

In the name of love 2 -Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora