Stay with me.

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Arrivate a casa, scendemmo tutte le buste e Martin mi disse di non disturbarlo che era nello studio con i ragazzi che si dovevano occupare delle luci.
Mi gettai sul divano mentre Laura andò in cucina a prendere della limonata per tutti.
-"Martijn?"- disse tornando con tre bicchieri.
-"Sta lavorando!"-
-"Va bene, io vado a farmi la doccia!"- disse Laura alzandosi.
-"Okay."- mi alzai dal divano. Seguita da Emily, andai nella mia stanza. Sistemammo i nostri vestiti sul letto ed andammo a farci la doccia. Le lavai i capelli e feci lo stesso con i miei.

Uscita dalla doccia andai a sbattere contro Martin che stava cercando qualcosa nella stanza.
-"Scusa!"- disse voltandosi.
-"Tranquillo. Stai bene?"-
-"Si, tra poco ho finito. Stavo cercando un carica batterie per l'iPhone..."-
-"Nella mia borsa!"- indicai una Louis Vuitton e nascosi l'intimo che avevo comprato quel pomeriggio. Doveva essere una sorpresa. Andai in bagno a vestirmi e poi asciugai i capelli ad Emily. Dopo che Martin si fece la doccia, vestì la bambina. Laura uscì dalla stanza degli ospiti dopo circa due ore con il suo nuovissimo tubino nero, dei tacchi gialli ed un trucco a dir poco perfetto. Io avevo un abito turchese, dei tacchi ed un trucco fatto di fretta per colpa di Martin che era il solito ritardatario e pretendeva che io cercassi i vestiti per lui.

Uscimmo con la Range Rover ed incontrammo i suoi genitori in un ristorante la cui specialità era la carne.
-"Emily, loro sono i tuoi nonni!"- disse Martin tenendo la bambina tra le braccia.
Adria sorrise dolcemente e lo steso fece il padre di Martin. Dopo aver preso posto a tavola, tempestarono la bambina di domande e complimenti.
Quando portarono la cotoletta alla bambina, Martin era impegnato a mandare dei messaggi. Emily si imbronciò e disse:-"Papà, io non la so tagliare la carne!"-
-"La taglio io, principessa!"- disse Martin lasciandole un bacio sulla testa.
-"Grazie!"- disse la bambina sorridendo.
Dopo mangiato Adria abbracciò Martin e gli disse che era fiera di lui. Salutai la sua famiglia e salimmo in macchina.
-"Sei stata silenziosa questa sera!"- disse Martin guardandomi.
-"Sono stanca!"- dissi voltandomi verso la bambina che stava già dormendo.
-"Grazie per esserti presa cura di lei, piccola!"- Martin mi poggiò una mano sulla gamba e continuò a prestare attenzione alla strada.

Arrivati a casa prese la bambina in braccio e la poggiò sul divano. Io salí in camera e quando Martin mi raggiunse, mi spogliai. Lo feci coricare sul letto e dissi:"-Ho comprato questa cosa oggi!"-
-"Ti sta davvero bene!"- sorrise e mi attirò a sè.
-"Me l'ha consigliata Laura..."-
-"Mi hai fatto passare la voglia!"- disse ridendo. Mi sedetti a cavalcioni su di lui e lo baciai sulla mandibola.
-"C'è la bambina sotto."- disse baciandomi sulla guancia.
-"Papà!"- urlò Emily.
-"Si, amore!"- disse Martin alzandosi dal letto. Emily si stava guardando attorno spaesata. Io indossai un pigiama e Martin scese nel salone per prenderla. La portò a letto e la fece coricare tra me e lui.
-"Buonanotte amore mio!"- disse Martin sfiorandomi i capelli.
-"Si, ciao!"- dissi chiudendo gli occhi. Nonostante il nervosismo mi addormentai subito.
Il mattino seguente, la sveglia di Martin suonò prestissimo. Mi alzai dal letto e la spensi.
-"Amore, porti tu Emily all'asilo?"- disse Martin sbadigliando.
-"Si, continua a dormire!"- sbadigliai rumorosamente e dopo essermi lavata svegliai la bambina. La lavai e le feci fare colazione.
-"Ashlee, dice Lynn che sta passando a prendere Emily!"- urlò Martin.
-"È pronta. L'accompagno sotto!"-

Salutate Emily e Lynn, tornai dentro casa. Mi spogliai e mi coricai di nuovo a letto. Martin si voltò e mi abbracciò.
-"Levati!"- dissi divincolandomi.
-"Mi dispiace per ieri ma lo sai che questa sera è davvero importante per me!"-
-"Si. Dormi e non toccarmi!"-
-"Ashlee, cerca di capirmi!"- disse Martin sorreggendo il peso del suo corpo con un braccio.
-"Martijn, voglio dormire. Quella bambina non ha fatto altro che tirarmi calci per tutta la notte!"- mi voltai su un fianco e Martin mi sfiorò la vita -"A proposito della bambina, le hai detto che pomeriggio la porti all'Ade?"-
-"Diglielo tu. Non sono la tua segretaria!"-
-"Come fidanzata dovresti aiutarmi!"-
-"Come fidanzato, anzi come padre di Emily, dovresti prenderti le tue responsabilità! E poi dovresti anche ammettere che lei non è il vero motivo per cui siamo ad Amsterdam!"- scaraventai le coperte per terra e mi alzai dal letto. Mi feci una tisana al ginseng e Martin arrivò in cucina.
-"Ashlee, scusa ma io non lo so fare il padre!"-
Mi voltai per guardarlo e notai che aveva gli occhi lucidi e qualche lacrima sulla guancia. Non ce la facevo a vederlo così. Gli passai le braccia attorno al collo e lo abbracciai.
-"Non sei solo. Per quanto mi possa dare fastidio, ci sono io con te!"-
-"Sei tutto per me, Ashlee. Se ti dovessi perdere, io non saprei cosa farei!"- mi sollevò da terra e agganciai le gambe attorno alla sua vita. Mi lasciò un bacio umido sulla guancia e poi continuò a baciarmi dolcemente.
Mi poggiò sul piano della cucina e, cacciandomi la maglietta, disse:-"Mi chiedevo se ti posso ancora togliere quel completino intimo..."-
Sorrisi e gli tolsi la maglietta. Poi facemmo l'amore.

-"Non c'è niente di meglio che essere coccolato dopo aver fatto l'amore con te!"- disse Martin lasciandomi un bacio sul mento.
Eravamo seduti sul divano e lui aveva la testa poggiata sul mio seno. Sorrisi e mi sedetti di nuovo a cavalcioni su di lui.
-"Ti amo da impazzire!"- disse giocando con i miei capelli. -"Ancora non capisco come io abbia passato diciannove anni senza di te!"-
-"Ti amo anch'io, piccolo e adoro stare con te! Questa specie di convivenza mi piace!"-
-"È bellissimo sapere che se voglio un tuo abbraccio posso averlo subito!"-
Il suo telefono prese a suonare dalla nostra stanza ed io e Martin ci staccammo l'uno dall'altra. Lui fece di corsa le scale mentre io raccolsi i nostri vestiti.
-"Ashlee!"- urlò Martin.
-"Dimmi!"- dissi salendo le scale.
-"Tra mezz'ora mi vengono a prendere per andare a pranzo. Tu vai a prendere la bambina o chiamo Lynn?"-
-"Non può venire anche lei così bada sua figlia?"-
-"Mi prometti che non litigherai?"-
-"Si, tranquillo. Dille che l'aspetto nella porta sul retro alle quattro!"-
-"Okay. Vai a farti la doccia!"-

Qualche ora dopo, Harris ed Emily si presentarono dove gli avevo dato appuntamento. Gli diedi due pass e poi li portai da Martijn.
-"Ehy, principessa!"- disse Martin lasciando un bacio sulla guancia ad Emily e sorridendo ad Harris. Fece conoscere ad i suoi amici il compagno di Lynn e nessuno cacciava gli occhi da Emily. Poco prima dell'inizio del concerto mi sedetti sulle ginocchia di Martin e gli sfiorai la guancia.
-"Come stai?"- dissi sorridendo dolcemente.
-"Sono più agitato del solito. Guarda che bella Emily! Cosa pensa di me?"-
-"Secondo me pensa che tu sia il papà migliore del mondo."- gli schioccai un bacio sulle labbra e lo lasciai andare.
Il concerto fu uno spettacolo, come immaginavo. Harris andò via molto presto ed io tenni d'occhio la bambina.
-"Martijn dove andiamo?"- disse Menno.
-"A casa."- disse il mio fidanzato mettendo il giubbotto a sua figlia. Indossò una felpa e chiese ai ragazzi della sicurezza di farci passare inosservati.
Dopo aver fatto addormentare Emily, notammo che le foto della bambina erano ovunque.
-"Che stronzi!"- disse Martin.
-"Va tutto bene."- lo abbracciai e poi andammo a letto.

Spazio autrice:
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In the name of love 2 -Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora