The best one.

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Qualche girono dopo l'Ade mi tormentavo il palmo con le unghie mentre guardavo un palco proiettato sul maxi schermo che c'era nella nostra saletta privata dietro le quinte. Ero agitatissima mentre aspettavo che David Guetta leggesse il nome su quella stupidissima busta. Non mi era mai importato ma in questi mesi avevo capito realmente quanto si impegnava Martin.
-"E il miglior dj al mondo è...Martin Garrix!"- urlò David.
-"Si!"- urlai entusiasta e scoppiando in lacrime per l'emozione. Abbracciai gli amici di Martin. Eravamo tutti al settimo cielo e così fieri di lui.
Quando Martin ci venne incontro, la sua famiglia lo abbracciò e poi fu il mio turno. Lo abbracciai e dissi:-"Sono fiera di te."-
-"Grazie. Hai chiamato Lynn?"-
-"No, dovrei?."- incrociai le braccia al petto e prestai la mia attenzione ad altro.
-"Si."- sussurrò Martin al mio orecchio.
-"Vai a festeggiare."- dissi sorridendo. Non volevo rovinargli la serata. Gliel'avrei fatta pagare appena tornati a casa.

Dopo vari brindisi ed urli per la felicità, tornammo a casa. Mi gettai sul divano e Martin era pronto per fuggire in bagno a farsi la doccia.
-"Fermo."- dissi guardandolo.
-"Dimmi Ash."- disse tornando indietro e sedendomisi acconto.
-"Perché mi hai chiesto di chiamare Lynn prima?"-
-"Che palle che sei!"- disse alzandosi.
-"Guarda che non ho finito di parlare."- mi alzai e mi misi di fronte a lui.
-"Io ho finito di ascoltarti. Smettila di essere così gelosa."-
-"Forse faccio così perché almeno io ci tengo a noi!"- urlai andando nella mia stanza.
-"Ashlee, ci tengo anch'io a noi."- disse Martin correndomi dietro.
-"Non sembra!"- urlai di nuovo gesticolando. Martin mi bloccò le braccia e mi baciò.
-"Ti amo e sei la mia forza. Quel premio è anche merito tuo!"-
-"Non mi compri con le tue stupidissime parole dolci."-
-"Come preferisci amore. Vado a farmi la doccia!"-
Io mi ero coricata a letto arrabbiata mentre Martin, dopo essersi lavato e cambiato, uscì.

Non so bene dopo quanto tempo mi svegliai di soprassalto, convinta che Martin avesse fatto un incidente con l'auto. Afferrai il mio telefono e vidi che erano le cinque del mattino. Martin non era nel letto con me.
Scesi di corsa le scale e vidi le sue chiavi di casa sul mobiletto accanto alla porta d'ingresso. Cercai di prendere fiato e di mantenere la calma e corsi nello studio perché Martin raramente portava con se le chiavi.
Spalancai la porta e Martin si voltò di scatto. Si tolse le cuffie e mi guardò mentre io gli avevo già gettato le braccia al collo.
-"Che c'è?"- disse Martin sfiorandomi i capelli.
-"Ho fatto un incubo."- dissi schioccandogli un bacio sulla guancia.
Martin mi prese in braccio e mi guardò negli occhi.
-"Cosa succedeva nell'incubo?"-
-"Tu avevi avuto un'incidente."- lo abbracciai di nuovo. -"Vieni a letto?"-
-"Quindi anche se non me lo dici, mi ami."-
-"Si, mio malgrado."-
-"Vuoi una camomilla? Il tuo cuore sta battendo troppo forte."-
-"Si e scusa per prima. Lo so che ci tieni a me."- mi accucciai contro il suo petto e sorrisi.
-"Tranquilla piccola."- disse sorridendo.
Preparò due camomille e ci coricammo sul divano.
-"Andremo avanti così?"- dissi guardandolo.
-"Così come?"-
-"Litigando costantemente."-
-"Litighiamo costantemente? Ashlee, secondo me, ingigantisci tutto!"-
-"Non è vero."-
-"Si, piccola e ti arrabbi sempre."- mi sfiorò il viso e poi mi lascio un bacio sulla guancia.
-"Non è vero."-
-"La vuoi smettere di contraddirmi?"- disse ridendo.
-"No."- lo baciai sulle labbra e misi da parte le nostre tazze.

Stare con lui mi creava una tale confusione nella testa che non avrei saputo ancora per quanto tempo ce l'avrei fatta a vivere così. Lo perdonavo sempre anche quando dovevo restare arrabbiata per giorni. Ero abituata a controllare la mia vita in modo quasi maniacale e lui sconvolgeva sempre tutti i miei piani senza alcun ritegno. Quel viso morbido e dolce meritava tantissimi schiaffi per come si comportava eppure sapevo solo riempirlo di baci. La passava sempre liscia.
Mi fece accoccolare al suo petto prima di addormentarsi con un sorrisetto sulle labbra. Qualche ora dopo mi alzai ed andai a controllare che i lavori nel mio futuro negozio procedessero bene.

In the name of love 2 -Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora