You work all day.

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Accompagnai Martin per dei concerti in Germania ed in Italia ma non vedevo l'ora di tornare a casa sua.
-"Di nuovo Amsterdam!"- dissi gettandomi sul divano.
Martin si guardò attorno e controllò il cellulare.
-"Martijn, cosa ti sei dimenticato?"-
-"Dovevo fare qualcosa."-
-"Hai detto a tua mamma che siamo arrivati e che questa sera devono venire a cena con noi?"-
-"Okay, era questo. Ora la chiamo!"- prese il telefono ed andò in cucina. Dopo poco urlò:-"Vuoi qualcosa da bere?"-
-"Un bicchiere d'acqua!"- urlai.
Martin tornò nel salone e si sedette accanto a me. Dopo aver bevuto poggiai la testa sulla sua gamba destra mentre agitava nervosamente la sinistra.
-"Ehy, calmati."- dissi poggiando una mano sull'altra.
-"Domani c'è l'ADE. Devo finire l'intro e vedere anche Emily e dovremmo portarla con noi!"- disse velocemente.
-"Tranquillo. Se vuoi possiamo portarla a pranzo con noi, guardiamo un film e la riportiamo a casa così tu hai tutto il pomeriggio per dedicarti alla musica!"-
-"E se non le piacciono i film?"-
-"Si che le piacciono! L'unica cosa di cui dovresti preoccuparti è che sei ingrassato!"- dissi pizzicandogli la pancia.
-"È perché devo andare in bagno!"- si giustificò.
-"Si certo!"- risi rumorosamente e Martin disse:-"Non tutti abbiamo il fisico da foto modelle anche dopo aver mangiato un fast food!"-
Mi mordicchiò il mento e fece per alzarsi.
-"Vuoi che vado a prendere Emily?"-
-"Ti mando l'indirizzo. Prendi la Range!"- si chiuse in bagno e mi mando un messaggio con l'indirizzo della casa di Lynn.
Subito dopo scrisse: "Lynn sta vestendo la bambina. Fai veloce perché deve andare a lavoro!"

Sali sulla Range Rover e guidai velocemente fino all'indirizzo che mi aveva mandato Martijn. Emily mi stava già aspettando sotto casa. La sistemai sul seggiolino e la portai da Starbucks.
-"Hai fatto colazione?"- dissi sorridendole mentre la tenevo per mano.
Scosse la testa.
-"Cosa vuoi mangiare?"-
-"La torta!"- disse timidamente.
-"Va bene, piccola!"-
Ordinai un pezzo di torta e del latte per lei, uova e bacon per Martin, un caffè e dei pancakes per me.
Presi tutto e tornammo in auto. Guidai verso casa e notando che la bambina era troppo silenziosa, le feci qualche domanda.
-"Sei felice di stare con papà oggi?"-
-"Si ma la mamma ha detto che non posso parlare con te..."-
-"Perché no?"-
-"Dice che sei cattiva e che tratti male papà..."- si mise un ditino in bocca e cercò qualcosa nel suo zainetto.
-"Non è così. Potrai chiederlo anche al tuo papà! E di alla tua mamma che l'invidia è una brutta bestia!"-
Parcheggiai l'auto nel garage sotterraneo, aiutai Emily a scendere dall'auto e presi la nostra colazione.

La bambina fece velocemente le scale e quando, dopo aver aperto la porta non vide suo padre, perse il suo entusiasmo.
-"Aspetta sul divano!"- dissi posando la colazione in cucina. Feci le scale di corsa ed entrai nello studio.
Martin nemmeno mi notò.
-"Amore."- dissi poggiandogli le mani sulle spalle. -"La bambina ti sta aspettando sotto..."-
-"Non posso lavorare pomeriggio. Ho delle interviste!"-
-"Vabbè, ora passa del tempo con Emily e poi ne riparliamo."- dissi lasciandogli un bacio sulla guancia. -"Ti ho anche portato la colazione!"-
Voltandomi vidi che Emily ci stava osservando ed era ancora con il suo zainetto sulle spalle.
-"Principessa!"- disse Martin sorridendole e girandosi sulla sua sedia.
Ma quanto poteva essere carino quando parlava in Olandese?! Pensai sorridendo.
-"Papà, è vero che lei ti tratta male?"- disse Emily indicandomi.
-"No, chi te l'ha detto?"-
-"La mamma..."-
-"Tranquilla. Ashlee è la persona più dolce del mondo! Andiamo a fare colazione."- si alzò dalla sedia e prese Emily in braccio. -"Piccola, stai bene?"- disse in inglese.
-"Si, tranquillo!"- dissi sorridendogli.
Dopo aver fatto colazione Martin si chiuse nello studio ed io dovetti occuparmi della bambina. Per l'ora di pranzo uscimmo per andare in un ristorante molto lussuoso, come al solito. Subito dopo, accompagnammo Emily nella ludoteca in cui passava tutti i pomeriggi per colpa del lavoro di sua madre.
-"Potevi evitare di lasciarla a me!"- dissi in macchina.
-"Non potevo fare altrimenti. Stavo lavorando!"-
-"Okay ma quella bambina mi odia e la tua ex ragazza le riempie la testa di cretinate!"-
-"Ne possiamo riparlare in un altro momento?!"-

Sbuffai rumorosamente e lasciai cadere la discussione. Arrivati a casa Martin si chiuse di nuovo nello studio mentre io mi dedicai alla nuova collezione. Brian mi aveva mandato qualche prototipo e mancava solo la mia conferma per dare il via alla produzione.
Dopo qualche ora sentì Martin urlare:-"Ashlee, mi porteresti qualcosa da bere?"-
-"Cosa vuoi?"- urlai alzandomi dal divano.
-"Un succo di frutta e una bottiglietta d'acqua!"-
Presi ciò che mi aveva chiesto e salí nello studio.
Martin era coricato su un pouf a sacco con il lap-top sulle gambe. Gli tolsi il pc e dissi:-"Fai una pausa?"-
-"No, ridammi il lap-top!"-
-"Dovevamo parlare!"- dissi mandandolo in stand-by.
Sbuffò e facendomi sedere tra le sue gambe, disse:-"Di cosa vuoi parlare?"-
-"Di Lynn. Ha detto a sua figlia che io sono cattiva e che ti tratto male!"-
-"E questo cosa c'entra con l'ADE?"-
-"Niente ma le dovresti dire qualcosa!"- dissi imbronciandomi.
-"Ora non ho tempo per discutere con lei. Poi gliene parlerò!"- mi lasciò un bacio sulla guancia e guardò il suo orologio. -"Devo andare a farmi la doccia!"-
-"Va bene. Vuoi che venga con te per l'intervista?"- dissi alzandomi.
-"Non serve. Puoi andare a fare shopping!"-
-"Martin, ma oggi non avresti dovuto presentare la bambina a tua mamma?"-
-"Cazzo, si! Puoi chiamare Lynn?"-
-"Te lo scordi!"- dissi seguendolo in bagno.
-"Amore, fallo per me!"- mi lasciò un bacio sulle labbra e poi si spogliò per entrare in doccia.
-"Okay."- uscì dal bagno e chiamai Lynn. Le spiegai la situazione e mi disse che sarei potuta andare a prendere la bambina alla ludoteca dopo le sei di pomeriggio.
-"Ha già un cambio nello zaino?"- chiesi.
-"No, dovresti venire a casa mia a prendere qualcosa!"-
-"Tranquilla, le compro un vestitino nuovo. Posso andare a prenderla prima?"-
-"Si, certo. Se Martin vuole che dorma con voi puoi venire a prenderle un pigiama!"-
-"Credo che Martin abbia già qualcosa qui. La riportiamo a casa domani mattina?"-
-"No, domani mattina dovete portarla all'asilo."-
-"Okay."- chiusi la chiamata e guardai l'orologio. Potevo farmi la doccia e poi andare a prendere la bambina.
-"Amore, io vado!"- disse Martin lasciandomi un bacio sulla guancia.
-"Mi lasci la Range Rover?"-
-"Certo. Hai parlato con Lynn?"-
-"Si, tra poco vado a prendere Emily e poi usciamo così le compro qualcosa! Ti dispiace se chiamo Laura?"-
-"Chiamala almeno ti fa compagnia e prima vai a prendere la bambina così non sei sola fino ad Amstelveen!"-
-"Tranquillo!"-

Dopo che Martin chiuse la porta, mandai un messaggio a Laura e mi alzai per fare la doccia. Mi insaponai con calma e mi vestì molto lentamente. Erano circa le quattro quando uscì di casa. Lynn mi aveva mandato l'indirizzo della ludoteca perché sennò non sarei stata capace ad arrivarci.
Presi la mia shopper Louis Vuitton e suonai al campanello. Una donna in carne dai colori chiari venne ad accogliermi.
-"Salve, sono...sono venuta a prendere Emily Spoon!"- dissi sorridendo.
-"Si, lei dev'essere la compagna del padre!"- la donna sorrise e mi fece aspettare all'ingresso. Passarono pochi minuti ed Emily spuntò nel corridoio accompagnata dalla donna. Presi la bambina per mano e salutai la signora.
Sistemai Emily sul suo seggiolino e presi posto al volante.
-"Dov'é mio papà?"- disse.
-"Stava lavorando. Ora andiamo a prendere zia Laura e poi andiamo a fare shopping, va bene?"- dissi sorridendole dallo specchietto retrovisore.
-"Va bene."-
Arrivate ad Amstelveen, Laura ci accolse con un ampio sorriso e salí in macchina.
-"Ciao tesoro!"- dissi lasciandole un bacio sulla guancia. -"Emily, lei é tua zia Laura!"- proseguì guardando la bambina.
-"Ma é bellissima!"- disse Laura prendendole la manina.
-"Ciao!"- disse timidamente Emily.
-"Ma ciao!"- Laura si era girata sul sedile e guardava Emily esterrefatta. -"Mio fratello ha fatto questa creatura bellissima?!"-
-"Non me lo ricordare!"- accesi la radio ed ascoltai l'intervista che Martin stava facendo.
Tornate ad Amsterdam portai Emily in uno dei miei negozi preferiti e le comprai un vestitino e delle scarpe.
Salimmo di nuovo in macchina e guardando Laura parlai in inglese e dissi:-"Pensavo di fare un regalo a tuo fratello ma non so se apprezzerebbe di più un profumo, qualche boxer da Calvin Klein o un completino intimo per me da Victoria's Secrets."-
-"Victoria's Secrets, apprezzerebbe molto di più!"- disse Laura ridendo.
-"É assurdo parlare con te di queste cose!"- parcheggiai l'auto davanti al negozio e decisi di comprare anche alcuni slip di Pink per Emily. Poi Laura trovò un completino intimo per me.

-"Questo è perfetto!"- disse Laura.
-"Ti prego, smettila!"- la guardai male e pagai ciò che avevamo preso.
-"Intanto l'hai comprato!"- disse Laura salendo in macchina.
-"Si, per farlo vedere a Martijn, non a tutto il negozio!"- dissi concentrandomi sulla guida. -"Ti accompagno a casa e poi vado a lavarmi!"-
-"Posso lavarmi da voi! Voglio indossare il vestito nuovo!"- disse ricordandomi di tutte le buste che avevamo nel bagagliaio.
-"Va bene, allora andiamo direttamente a casa!"-

Spazio autrice:
Buon anno a tutti! Vi auguro un nuovo anno pieno di salute e di felicità come quella che mi regalate ogni qualvolta lasciate una stellina o vedo tutte le visualizzazioni che abbiamo raggiunto! Vi lascio con questo nuovo capitolo!
Love u! 💕😝✌🏻

In the name of love 2 -Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora