My escape.

241 14 0
                                    

Settembre era iniziato da qualche settimana e così tornammo ad Amsterdam. La prima cosa che Martin fece, dopo cena, fu andare da Lynn lasciandomi a casa. Tornò con un morso vicino al collo e mi infuriai.
-"Cos'è quello?"- dissi incrociando le braccia al petto.
-"Cosa?"- Martin mi si avvicinò e tentò di schioccarmi un bacio sulla guancia. Lo afferrai da un braccio e lo trascinai in bagno.
-"Guarda!"- lo misi davanti allo specchio e gli indicai quel segno violaceo.
-"Io e Lynn stavamo giocando e mi ha morso. Sa che il collo è il mio punto debole come io so che il suo è il pizzicotto nella coscia."-
-"Non credi di star esagerando?"-
-"Amore stavamo scherzando."-
-"Bene. Continua a giocare con lei."- cercai di non scoppiare in lacrime e mi gettai a letto.
-"Scusa. Ti amo tanto."- mi si gettò accanto e mi lasciò un morso sul collo. Gli tirai uno schiaffo ed iniziai a piangere. Martin si affrettò ad abbracciarmi e mi coccolò finché non ci addormentammo.

Dopo quella lite banalissima, nonostante avessimo anche fatto pace, persi le staffe durante la notte tirai un sospiro di sollievo quando mi chiusi nella cabina armadio. Il giorno dopo Martin sarebbe partito per un piccolo Tour Asiatico ed io sarei dovuta andare con lui ma non ci riuscì. Volevo a tutti i costi essere lontana da lui. Raccolsi qualcosa da indossare velocemente e lo gettai in borsa. Indossai una tuta e presi carta e penna.
"Martijn, starò via per un po' per motivi lavorativi. Non cercarmi." Lasciai accanto al foglio due dei miei cellulari e le mie tre schede telefoniche. Avrai usato solo il numero che conoscevano tutti i miei dipendenti ma non i miei amici o Martin.
Lo guardai dormire beato e per poco non dovetti reprimere la voglia di restare accanto a lui.
Scesi lentamente le scale ed uscì durante la notte. Un taxi mi portò in aeroporto e presi il primo aereo per Londra.

Il mio appartamento era sempre perfetto. Mi gettai sul divano e chiamai mia madre senza nemmeno pensare che era potesse essere a casa mia.
-"Ashlee."- rispose mia madre con un tono di voce agitato.
-"Mamma...sono scappata via da Martin."- dissi con la voce quasi spezzata.
-"Dove sei tesoro?"-
-"A Londra. Lui non sa niente."-
-"New York ti aspetta a braccia aperte."- disse con la voce spezzata.
-"Non mi va di tornare lì. Non ancora."-
-"Va bene. Stai attenta e chiamami appena puoi."-
-"Okay."- chiusi la chiamata e mi riposai.

I giorni a seguire furono deprimenti. Mi ingozzai di cioccolate e sembrava che stessi affrontando la fine di una relazione. Martin non mi aveva cercato. Laura invece ci aveva provato attraverso uno dei miei social network ma non le risposi.

Due settimane dopo iniziai a lavorare. La mia sede londinese aveva bisogno di una svolta. Trovai dei nuovi uffici, assunsi nuovi dipendenti e li formai personalmente per pensare il meno possibile a Martin.
Sfortunatamente mentre presiedevo ad uno dei miei corsi di aggiornamento ricevetti una chiamata da un numero che ormai conoscevo a memoria.
Uscì dalla sala e risposi:-"Si!"-
-"Ashlee."- disse Martin sospirando.
-"Si."- dissi di nuovo.
-"Perché l'hai fatto?"-
-"Cosa? Io sto lavorando. Sono in una delle mie sedi e sto cercando di far crescere il mio brand."-
-"Sono felice per te ma perché hai lasciato i telefoni a casa mia? Perché non hai aspettato che io mi svegliassi?"- sentivo che cercava di non cedere ma la sua voce lo tradiva.
-"Io...Martijn possiamo riparlarne questa sera? Sono un po' impegnata."- dissi rientrando nella sala. L'ennesimo sospiro e poi un semplice "okay" sussurrato.

Tornata a casa mi coricai sul divano e fissai il cellulare, indecisa se comporre o meno quel numero. Cercai il coraggio dentro di me, feci un bel respiro e riuscì a trattenere il fiato finché non sentì la voce di Martin.
-"Ashlee."-
-"Martijn."- dissi con calma.
-"Posso sapere dove sei?"-
-"Posso restare sola? Ne ho bisogno."-
-"Si ma cosa ti sta succedendo?"- disse mantenendo un tono duro e distaccato.
-"Sei diverso. Sei uno stronzo. Io mi sono innamorata del Martin che ha occhi solo per me."-
-"Piccola mi dispiace se ho sbagliato ma ne dovevamo parlare. Hai ancora dieci giorni per essere arrabbiata con me. Dimmi dove sei che ti vengo a riprendere."-
-"Non serve."-
-"Si cazzo. Ho un fottuto bisogno di te nella mia vita!"- urlò.
-"Non urlare."- dissi con calma.
-"Ashlee sto malissimo. Ho annullato quattro concerti, sono su tutte le riviste mondiali."-
-"Mi dispiace."-
-"Puoi dirmi dove cazzo sei finita?"- il suo tono era più calmo.
Sospirai e dissi:-"Sono a Londra."-
-"Va bene. Resterai lì o scapperai di nuovo? Ho bisogno di parlarti."-
-"Resto qui."-
Ci fu un minuto di silenzio e poi lo sentì sospirare.
-"Ash..."- sussurrò.
-"Si."- dissi facendo un bel respiro.
-"Mi ami ancora?"- la sua voce si spezzò e la mai divenne tremante mentre cercavo di dire di si.
-"Martijn, vieni a riprendermi il prima possibile."- dissi piangendo con lui.
-"Si Ashlee."-
-"Buonanotte."- chiusi la chiamata e continuai a piangere ininterrottamente finché non mi addormentai.

Mi svegliai per il trillo di un messaggio.
"Ti amo più della mia stessa vita."
"Anch'io...scusa per quello che ho fatto."
Mi concentrai nuovamente sul mio lavoro e pensai anche di aprire una nuova sede ad Amsterdam. Nel frattempo continuai a tenermi in contatto con Martin finché non mi disse che stava venendo a prendermi. Agitata presi un volo per Siviglia. Non feci altro che piangere. Stavo lottando con la voglia di gettarmi fra le sue braccia e quella di allontanarmi da lui per sempre.
Volevo solo trovare un equilibrio e Martin stava distruggendo tutto. Lynn l'aveva fatto cambiare ed io mi sentivo distrutta emotivamente.

Tolsi la modalità aereo mentre salivo su un taxi e ricevetti tantissimi messaggi.
"Dove sei?"
"Ho bisogno di parlare con te."
"Se non vuoi stare con me l'accetto ma parliamo."
Spensi nuovamente il telefono ma la mia presenza in una città diversa fu notata da molti. In poco tempo la notizia dei miei spostamenti, dei concerti annullati da Martin, le sue foto in lacrime e qualunque assurdo pettegolezzo finirono su tantissime riviste e siti di gossip.
Mentre guardavo tutte le cretinate che c'erano online vidi l'ennesimo messaggio di Martin. Era più lungo rispetto agli altri: "So di essere stato uno stronzo ma tu non sei da meno Ashlee. Se ci tieni a me, sai dove trovarmi. Non ti inseguo più abbiamo già portato troppa attenzione su di noi. Possiamo chiuderla così. Sii felice sulla tua Lamborghini e non preoccuparti per me. Scherzavo, non ti sarebbe importato lo stesso niente di me. Ti amo ma mi passerà. Continuerò a costruire la mia carriera e tu la tua. Non siamo stati capaci di mettere il lavoro dopo l'amore. Lo capisco ma prima o poi troveremo la persona giusta. Credevo che quella fossi tu ma, a quanto pare, i miei sentimenti non sono ricambiati."

Lessi il messaggio mentre le lacrime continuavano ad annebbiarmi sempre di più la vista. Il nodo che avevo alla gola non andava giù in nessun modo ed il vuoto che sentivo dentro era incolmabile. Martin, dopo tre anni e otto mesi aveva deciso di lasciarmi. Non mi sopportava più. Complimenti Ashlee. Sei sempre la migliore nel far allontanare le persone.

Spazio autrice:
Ehilà, cosa ne pensate di questa scelta azzardata di Ashlee? Voglio tanti commenti e stelline!
Love u! 💕😝✌🏻

In the name of love 2 -Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora