Be lovely.

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Tornammo ad Amsterdam e non parlai con Martin per qualche ora perché era ancora arrabbiato. Okay, non dovevo ma lui aveva iniziato a fare lo stronzo.

Coricata sul letto, stavo usando il mio lap-top per distrarmi. Vidi la porta aprirsi e Martin entrò nella stanza. Si sedette sul letto e disse:-"Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto, no?"-
-"Si, credo sia questo il proverbio..."- mi sedetti compostamente e chiusi il lap-top.
-"Stai bene?"-
-"Si, tu?"-
-"Sono arrabbiato con te."-
-"Non avevamo fatto pace? E non avevi detto che ti fidi di me?"- lo guardai negli occhi e cercai di capirci qualcosa.
-"Si ma eravate nello stesso letto. Non so cosa pensare."-
-"Pensa quello che vuoi. Non ti tradirei per nessun motivo."-
-"Sei praticamente scappata da me per andare a rifugiarti tra le sue braccia!"- gesticolò nervosamente e passeggiò per la stanza.
-"Non possiamo chiuderla qui?"- mi alzai e lo feci fermare.
-"La nostra storia?"-
-"Esageri sempre!"- presi la giacca e la borsa e lo seguì in macchina.
Nonostante io e Martin avessimo litigato, uscimmo per portare Emily fuori a cena.

Appena la bimba salì in macchina era al settimo cielo e sprizzava gioia da tutti i pori. Aveva portato una strana allegria. Martin sembrava calmo ed io avevo ricominciato a ridere.
-"Me lo dai un bacio?!"- dissi avvicinando la guancia alla bambina mentre Martin si concentrava sulla strada.
Appena Martin sentì lo schiocco del bacio si voltò e disse:-"Se appena scendi dalla macchina non dai un bacino al tuo papà, ti riporto a casa!"-
-"Che papà cattivo!"- dissi spintonandolo.
-"Tu sei più simpatica!"- disse ironicamente. Mi guardò torvo e scosse la testa.
-"Non ricominciare!"- dissi poggiandogli la testa sul braccio.
-"Non fare la persona affettuosa perché sono ancora arrabbiato!"-
-"Basta Martin! Rilassiamoci."- dissi lasciandogli un bacio sulla guancia. Sospirò e mi guardò per poco. -"Smettila di guardarmi così!"-
Sorrisi ed aspettai con ansia di arrivare al ristorante per poterlo abbracciare.

Scesi dall'auto, Emily si avvinghio al collo di Martin e lo riempì di baci. Era davvero dolce quella bambina. Martin si limitò a poggiarmi un braccio sulle spalle, mi strinse a sè e mi lasciò un bacio sulla fronte.
Tornammo a casa molto presto ed Emily venne a dormire da noi. Ci sedemmo sul divano e cercai dei cartoni animati per la bambina. Martin andò nello studio. Dopo poco la bambina si addormentò. La lasciai per un po' da sola ed andai nello studio da Martin. Dopo cena non mi aveva più parlato.
-"Ehy!"- dissi entrando.
-"Ehy!"- disse voltandosi verso di me.
-"Cosa combini?"- avanzai verso di lui e mi fermai a pochi passi dalla sua sedia.
-"Sistemo delle cose..."- disse alzando dei fogli per mostrarmeli e poi li riappoggiò sulla scrivania.
-"La bambina si è addormentata, la puoi portare a letto?"-
-"Tu non ce la fai o devi parlare con Jim?"-
-"Ne abbiamo già parlato. Smettila e vai a prendere tua figlia. Io non voglio nemmeno dormire con te!"-
Presi il mio pigiama ed andai nella stanza degli ospiti. Dopo poco, Martin spuntò nella stanza da solo.

-"Cosa vuoi?"- dissi guardandolo.
-"Volevo coccolare un po' la mia fidanzata perché non le sto prestando abbastanza attenzioni e non la tratto come una regina!"-
-"Non mi interessano le tue parole dolci!"-
-"Ma so che adoro i gesti!"- si coricò accanto a me e mi strinse tra le sue braccia. Mi ricoprì di baci tutto il viso e mi lasciò dei piccoli morsi sul collo.
-"Basta!"- dissi scostandomi.
-"Per quanto tempo mi vuoi fare soffrire?"-
-"Un mese circa."-
-"Mi limito a coccolarti allora!"- disse ridendo.
-"No!"- cercai di divincolarmi ma lui era più forte e mi arresi. Mi sfiorò i capelli e non smise di abbracciarmi. Tacqui e continuai a guardarmi attorno.
-"Cos'hai, Ash?"-
-"Niente..."- dissi distaccandomi un po' da lui.
-"Te lo chiedo di nuovo: cos'hai?"- poggiò il suo peso sul gomito per alzarsi un po' e guardarmi in viso.
-"Mi da fastidio che tu creda che io ti possa tradire con Jim!"-
-"Mi dispiace ma sono molto geloso di te. A distanza di tre anni, ancora non capisco perché mi sento così quando sto con te!"-
-"Dovresti controllarla questa gelosia!"-
-"Hai ragione ma non ho mai provato tutto questo per nessun'altra! Ogni volta che sto con te o che ti penso, mi sento strano e se penso che tu sia con qualcun altro penso di impazzire!"-
-"Davvero?"-
-"Si, cazzo!"- disse puntando i suoi occhioni verdi nei miei. Sospirai ma non riuscì più a vederlo in quel modo.
-"Un po' mi piace la tua gelosia!"- dissi sfiorandogli il viso.
-"Io amo tutto di te! Anche se sei una stronza bipolare!"-
Scoppiai a ridere e lo baciai dolcemente.

-"Papà!"- sentimmo urlare.
-"Pensi che mi stia chiamando?"-
-"Si, Martin. Andiamo nella nostra stanza."- dissi alzandomi.
-"Puoi dormire tu in mezzo? Ho paura di fare male alla bambina..."-
-"Va bene!"-
Arrivati nella stanza, Emily era alzata sul letto e si guardava attorno.
-"Papà, dormi con me?"-
-"Certo, principessa!"- disse Martin prendendola in braccio. Ci coricammo a letto e quando io ed Emily ci addormentammo, Martin mi svegliò.
-"Eh?"- dissi alzando la testa.
-"Ti sposti?"-

Sbuffai e spostai la bambina per mettermi al suo posto. Martin mi abbracciò da dietro e mi baciò dietro al lobo.
-"Sei ancora arrabbiata?"-
-"No, puoi dormire?"-
-"Ti amo, principessa!"- disse stringendomi a sé.
Il mattino seguente mi svegliai con Emily che tentava di scavalcarmi.
-"Buongiorno tesoro!"- dissi prendendola tra le braccia per alzarla. La poggiai sul fianco di Martin che sbadigliò. Aprì leggermente gli occhi e mugolò qualcosa.
-"Che c'è, Marty?"- dissi sfiorandogli il viso.
-"Voglio dormire!"-
-"Emily, tesoro, vuoi fare colazione?"- dissi scostandola dal fianco di Martin.
-"Papà!"- disse la bambina.
-"Si!"- disse Martin girandosi sulla pancia.
-"Tesoro, lascialo dormire."- presi la bambina in braccio e mi avvicinai alle scale.
-"Ashlee, mi passi il telefono?"- Martin mi stava guardando con gli occhi socchiusi.
-"Perché?"-
-"Voglio vedere se ho dei messaggi!"-
-"Ne hai uno di Lynn in cui ti manda il buongiorno...perché ti ha mandato il buongiorno?"- dissi in inglese.
-"Non lo so, Ash!"- riappoggiò la testa sul cuscino e chiuse gli occhi.
-"Non le devi rispondere!"-
-"E se mi chiede di Emily?"-

Sbuffai e feci le scale con la bambina tra le braccia.
-"Cos'ha papà?"- disse guardandomi mentre la facevo sedere sul divano.
-"Niente. É stanco!"- le sorrisi e dopo poco Martin mi abbracciò da dietro.
-"Non capisco perché tu sia così gelosa!"-
-"Non sarebbe peggio se io non fossi gelosa?"-
-"No, piccola, ma non ti puoi arrabbiare per ogni messaggio che ricevo!"-
-"Anche tu sei geloso!"-
-"Io posso! Tu sei meravigliosa. Potrebbero portarti via da me da un momento all'altro!"- si chinò e mi baciò lentamente.
-"E a te no? Sei perfetto, piccolo!"- dissi passandogli le braccia attorno al collo.
-"Papà!"- urlò Emily avvicinandosi a noi.
-"Si, piccola!"- disse Martin abbassandosi per guardala in faccia.
-"Tu vuoi ancora bene alla mia mamma?"-
-"Certo!"-
-"E perché non la baci come baci a lei?"- disse la bambina indicandomi.
-"Perché Ashlee é la mia fidanzata!"- spiegò dolcemente Martin.
-"E la mia mamma?"-
-"La tua mamma non é la sua fidanzata."- dissi guardando Emily.
-"Ashlee, stai un po' zitta!"- disse Martin facendo sedere la bambina sulle sue gambe. -"Allora, quando sei nata tu, io e la tua mamma ci volevamo tanto bene solo che poi non ci siamo più visti così ho conosciuto Ashlee ed ho iniziato a volere tanto bene a lei!"-
-"Ah!"- disse mettendosi un dito in bocca.
-"Hai capito?"-
-"Si!"- disse alzandosi per correre verso uno dei peluche che aveva lasciato per terra.
Martin mi guardò torvo.
-"Che c'è?"- dissi mettendomi davanti a lui.
-"Parli troppo! Se la bambina fa domande o le rispondi correttamente o stai zitta!"-
-"Anche tu scherzi cosí con mia sorella!"-
-"Ma io non sono arrabbiato con una bambina perché dopo cinque anni è uscita fuori!"-
-"Chi ti dice che io sia arrabbiata!"-
-"Ashlee, te lo si legge negli occhi quando siamo a casa. In giro sei bravissima a mascherarlo anche perché sei abituata ai paparazzi ma io ti conosco!"-

-"È difficile anche per me...non sei l'unico che non sa come comportarsi."- mi allontanai ed entrai in cucina. Cercai di fare qualcosa per distrarmi prima di piangere.
-"Piccola!"- sentì dire alle mie spalle. Non risposi e continuai a guardare il cellulare.
-"Amore...Ashlee!"- urlò Martin.
-"Che vuoi?"- dissi voltandomi. Martin mi guardò per qualche minuto.
-"Stai bene?"-
-"Si, certo!"- avevo gli occhi lucidi e sentivo un nodo alla gola.
-"E perché se stai bene hai gli occhi lucidi?"- mi si avvicinò e si poggiò con la schiena contro un mobile.
-"Smettila!"- dissi iniziando a piangere in modo incontrollato. Martin mi abbracciò ed io cercai di picchiarlo.
-"L'hai fatto apposta per farmi piangere!"- incrociai le braccia al petto e mi allontanai.
-"Non sopporto vederti piangere!"- mi abbracciò di nuovo ma non lo respinsi. -"Ti amo da impazzire!"- sussurrò sul mio collo mentre mi riempiva di baci.
-"Anch'io!"- dissi con un filo di voce.
-"Non ti ho sentito!"- Martin iniziò a ridere.
-"Anch'io!"- ricambiai l'abbraccio. -"Non sono arrabbiata con Emily. È più fastidioso come tu tratti lei e sua madre!"-
-"Ashlee, vorrei recuperare cinque anni della sua vita..."-
-"Lo so ma perché perdere quelli con me?"- mi voltai e feci per tornare nel salone.
-"Fermati. Non abbiamo finito!"- disse afferrandomi per un polso. -"Ti prometto che passerò più tempo con te, va bene?"-
Annuì e Martin disse:-"Però tu mi prometti un'altra cosa!"-
-"Cosa?"-
-"Che mi resti accanto anche se sono uno stronzo! Ho bisogno di te più di chiunque altro."- intrecciò le sue dita alle mie e mi baciò la mano.
-"Te lo prometto!"- lo abbracciai finché non notai Emily che ci guardava. -"Piccola!"- mi avvicinai a la presi in braccio.

In the name of love 2 -Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora