cap.11

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Incubo:
Sam!Sam! Sta attenta! Scappa! Muoviti.》
Sono in uno stato di trans,non mi riesco a muovere, come se qualcuno o qualcosa mi stesse bloccando. Sto cercando di aprire gli occhi ma non ci riesco.
Mi fa male la testa. Apro gli occhi ma vedo tutto offuscato.
Cerco di ricordarmi dove sono o cosa sia successo ma per tanto il dolore forte non riesco a pensare.
Cerco di avvicinarmi le mani sul viso per strofinarmi gli occhi,nel tentativo di vedere qualcosa, ma non riesco, sono legata.
Piano piano recupero la vista e mi guardo intorno. Sono in una stanza poco luminosa. C'è una finestra coperta da una tenda e tutto intorno è impolverato.
Sono legata ad un palo,mi guardo intorno cercando qualcosa con cui tagliare la corda ma non trovo nulla, così inizio a strofinare la corda sul palo, riuscendo ad allentare la presa.
Il dolore alla testa inizia anche a passare.
Ricordo cosa è successo: avevo 13 ann, era una domenica tranquilla e mi trovavo a Los Angeles con le mie amiche, arrivato mezzogiorno i genitori le chiamarono per farle tornare a casa così io rimasi da sola e durante il tragitto per arrivare a casa mia, mi sentivo osservata finché una volta arrivata al cancello, mi voltai vedendo colui che non mi sarei mai immaginata di vedere.
Inizio a urlare e i miei genitori escono fuori dalla porta,ma non fanno in tempo perché mi seda. Non ricordo più niente apparte che sono stata portata in questo posto e sono legata a un palo.
Dalla porta entra la persona che odio di più al mondo.
"Che cosa vuoi da me Cristian?" Dico scontrosa.
《Sai...la tua stupida famiglia mi ha fatto parecchi danni e per colpa loro sono senza soldi.》
Si avvicina a me, mi mette un ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi fa una carezza.
"Non ti azzardare a toccarmi"
《Portami rispetto ragazzina》
"Neanche morta" e subito dopo uno schiaffo si posa sulla mia guancia.
Fine incubo

Basta perseguitarmi stupido sogno.
Sono tutta sudata, guardo l'ora e sono le 6.30
Mi prendo i vestiti e mi vado a fare una doccia. Mi lavo anche i capelli visto che ancora ho tempo.
Esco dalla doccia, mi asciugo e indosso un jeans a vita alta e un maglioncino nero con le converse bianche.
Asciugo i capelli e decido di farli leggermente mossi.
Prendo il mio giubbotto in ecopelle nero e scendo al bar dell'angolo,compro pasticciotti e cornetti(l'unico bar che li vende).
Torno su casa e quando entro trovo Bryan e Michael già svegli e Bryan con i capelli bagnati. Gesù che bono!
《Che cosa sono?》 Chiede Mike dandomi un bacio sulla guancia e un abbraccio.
"Sedetevi a tavola e lo scoprirete. Prendete i succhi" fanno come dico e si vanno a sedere.
Appena vedono cosa ho preso fanno un sorriso a 32 denti.
《Oh mio dio! Io li amo! E amo anche te che li hai comprati》 dice Mike ridendo e noto Bryan che serra la mascella.
Mangio un pasticciotto e un cornetto e bevo un succo all'arancia.
《Che sei porca!》dice Michael
"Come te amore mio" continuiamo a scherzare finché non arriva l'orario di andare a scuola.
Arriviamo,saluto Kristen ed entriamo in classe.
La giornata finisce presto per fortuna perché non ce la stavo facendo più a litigare con la Barbie e con Bryan.
........
Anche la settimana passa velocemente però con Bryan non abbiamo risolto niente e ogni giorno che passa è più stronzo di prima.

Lo odio ma lo amo  {Wattys 2018/19}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora