Incubo:
《Sam!Sam! Sta attenta! Scappa! Muoviti.》
Sono in uno stato di trans,non mi riesco a muovere, come se qualcuno o qualcosa mi stesse bloccando. Sto cercando di aprire gli occhi ma non ci riesco.
Mi fa male la testa. Apro gli occhi ma vedo tutto offuscato.
Cerco di ricordarmi dove sono o cosa sia successo ma per tanto il dolore forte non riesco a pensare.
Cerco di avvicinarmi le mani sul viso per strofinarmi gli occhi,nel tentativo di vedere qualcosa, ma non riesco, sono legata.
Piano piano recupero la vista e mi guardo intorno. Sono in una stanza poco luminosa.
C'è una finestra che è coperta con una tenda e tutto intorno è tutto impolverato con dei mobili coperti con i teli.
Sono legata ad un palo,mi guardo intorno cercando qualcosa con cui tagliare la corda ma non trovo nulla così inizio a strofinare la corda sul palo riuscendo ad allentare la presa.
Mi passa leggermente anche il mal di testa.
Ricordo cosa è successo: ero a Los Angeles con le mie amiche, era una domenica mattina tranquilla,avevo 13 anni, arrivato mezzogiorno i genitori delle mie amiche le chiamarono per farle tornare a casa, cosi io rimasi da sola e durante il tragitto per arrivare a casa mia mi sentivo sempre osservata finché non arrivai al cancello della mia casa e mi voltai vedendo colui che non mi sarei mai immaginata di vedere.
Inizio a urlare e i miei genitori escono fuori dalla porta,ma non fanno in tempo perché mi seda(sedare) e non so più niente apparte che sono stata portata in questo posto e sono legata a un palo.
Dalla porta entra la persona che odio di più al mondo.
"Che cosa vuoi da me Cristian?" Dico scontrosa.
《Sai...la tua stupida famiglia mi ha fatto parecchi danni e per colpa loro sono senza soldi.》
Si avvicina a me, mi mette un ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi fa una carezza.
"Non ti azzardare a toccarmi"
《Portami rispetto ragazzina》
"Neanche morta" e subito dopo uno schiaffo si posa sulla mia guancia.
Esce dalla stanza e va via.
Riesco a liberarmi e mi dirigo verso la porta quando vedo una figura maschile legata anch'essa.
Guardo meglio e noto che è mio papà.
"Papà" urlo. Corro verso di lui,lo libero e cerchiamo di scappare ma nella stanza entra Cristian con i suoi scagnozzi.
《Dove credete di andare?》
"Secondo te dove vanno due persone che escono da una porta?"
《Questo sarcasmo te lo leveró ragazzina》
"Non sei nessuno" nuovamente un altro schiaffo si posa sulla mia guancia.
《Nathan, caro Nathan. Mi hai rovinato. Sei stato la mia rovina e io sarò la tua》dice Cristian.
Ci fa allontanare dall'uscita e i suoi scagnozzi bloccano mio padre
《Ve la siete cercata. Te la sei cercata. Non avresti dovuto rubarmi quei soldi e la vita.
Hai preso la mia vita, la mia carriera e la mia fidanzata. Io ora mi vendicheró. È il giorno del mio riscatto, tu mi hai rovinato la vita. Non ho più un centesimo. Mi hai rubato tutto. Io ora ruberó qualcosa che appartiene a tua figlia e le rovinerò la vita. Cosa ne pensi?》
Vengo buttata a terra davanti agli occhi di mio padre.
Cristian mi accarezza una guancia e poi mi tira un pugno. Mi blocca per i polsi,cerco di urlare e mi dimeno.
"Lasciami stare bastardo"
《Stai ferma puttanella 》
"Puttanella lo dici a qualcun'altra "
《Rispetto signorina!Rispetto》e mi arriva un altro pugno.
"Io porto rispetto solo a chi ne porta a me" e mi dà un altro schiaffo.
《Sei un maledetto bastardo! Prendertela con una ragazzina di 13 anni per uno sbaglio che ho commesso io...》dice mio padre
《Hai ragione. Ma è troppo facile prendermela con te... Mi hai portato via tutto,mi hai distrutto la vita e io ti ricambio il favore. Distruggerò la tua vita e lo farò cominciando dalle persone a te care...e, guarda caso, qui ne ho una! Ora le ruberò qualcosa che le appartiene e lo farò davanti ai tuoi occhi》dice Cristian.
《Sei uno squilibrato,sei una persona squallida Cristian.》ribatte mio padre; non fa in tempo a finire la frase che gli arriva un pugno nello stomaco.
"Papà "urlo
《Va tutto bene figlia mia》risponde lui
《Ma che scena pietosa!》dice Cristian...e subito dopo torna ad accanirsi contro di me.
Sta per mettermi una mano sotto la maglietta ma gli sputo in un occhio,e quello che ricevo è un altro pugno.
《Sam! 》urla mio padre.
"Tutto bene papà"
Vedo mio padre tirare un calcio a quelli che li stanno bloccando. Cerca di raggiungermi ma viene bloccato da Cristian che estrae una pistola e la punta prima su di me e subito dopo su mio padre. Inizio a correre verso di lui per cercare di aiutarlo.
《È arrivato il tuo momento. Non sarei voluto arrivare a tanto.
Te la sei cercata. Se quel maledetto giorno tu non mi avessi sostituito in campo da basket, se non mi avessi rubato la fidanzata e non mi avessi rubato i soldi, tutto questo non sarebbe successo. Ora non saremmo qui.》
《Tu sei pazzo Cristian》
Sono ancora troppo lontana da lui.
Corro il più veloce possibile ma è troppo tardi.
Cristian lo spara e mio padre cade a terra.
"Papà"urlo
Cado in ginocchio sul suo corpo. Inizio a piangere.
"Papà. Resisti. Tu sei forte. Ce la puoi fare."
《Non c'è più tempo. Sto morendo. Non volevo che finisse così.
Volevo vedervi crescere, sposarvi, avere dei figli ed essere chiamato nonno, formare una famiglia e avrei tanto voluto invecchiare con tua mamma.》 Fa una pausa perché ha l'affanno.
《Scappa! Stai attenta a Cristian. Sei una ragazza meravigliosa. Anzi no. Sei una donna. Una donna molto coraggiosa e forte. Prenditi cura di te e anche degli altri. Non farti mai togliere il sorriso.
Ti voglio bene. Conto su di te.
Sei,siete la mia vita》
Dopo quelle parole, mio padre muore.
È morto davanti a me. Per colpa mia.
"Papà dai svegliati. Se mi stai facendo uno scherzo, è di pessimo gusto. Non so come fare senza di te. Sei il mio tutto. Non mi abbandonare." Mi stendo vicino al suo corpo morto.
"Papà" gli chiudo gli occhi prima che non sia più possibile.
《Hai visto cosa succede a mettersi contro di me?》dice Cristian.
Mi sono dimenticata che era ancora nella stanza.
"Stai zitto. Non è il momento adatto. Ti auguro tutto il male di questo mondo e di marcire in carcere."
Improvvisamente si spalanca la porta, e nella stanza entrano i poliziotti.
Arrestano Cristian e i suoi. Due poliziotti vengono nella mia direzione. Uno copre con un telo mio padre, mentre l'altro mi blocca per non andare da lui.
Fine incuboMi alzo di scatto dal letto e inizio a piangere.
《Ehi piccola》
"È colpa mia"
《Non è vero》mi stringe forte a sé.
..................
Siamo appena arrivati a scuola.
《Buongiorno tesoro》mi dice Kristen dandomi un bacio sulla guancia.
"Buongiorno" rispondo.
《Tutto bene? Sembri stanca e hai delle occhiaie che fanno paura》
"Si lo so. In questi giorni sto un po giù."
《Ah! Comunque..... Michael ieri sera ha sentito dei versi provenire dalla tua stanza.....》
Nel frattempo che ci dirigiamo nell'aula di scienze,continuiamo a parlare.
"Ehm!... Ieri sera lo abbiamo fatto per la prima volta"
《Che bello! Sono felice per voi》 subito dopo mi abbraccia.
Entriamo nell'aula ed essendo che ci sono i banchi a 4, ci sediamo insieme.
...............
L'ora non passava mai. Non siamo stati attenti a ciò che diceva alla prof e per tutta l'ora abbiamo giocato a tris o all'impiccato.
Appena è suonato il cambio d'ora, io e Bryan, siamo andati all'ufficio del preside.
Ci fa accomodare e inizia con la predica.
"Ma è stata lei a iniziare. Mi ha provocata e ha detto cose che non doveva"
《E c'era bisogno di tirarle i capelli, schiaffi e pugni?!》
"Senta! Ciò che ho fatto io,ha fatto lei. È lei che ha iniziato"
《Mi porti rispetto signorina Evans》
La situazione sta iniziando a degenerare.
《Senti papà, io stavo lì ed è stata Jennifer a provocarla. E l'ha anche insultata》interviene Bryan.
《Tu non hai il diritto ad intervenire》
"E invece io parli quanto voglio"
《Portami rispetto. Sono tuo padre》
《Ma non hai alcun diritto di trattarmi male. Da quando è morta la mamma cerchi di coprire il dolore con quella segretaria da quattro soldi》
《Ora basta》
《Decido io quando basta. Ti da fastidio la verità?!》
"Smettetela. Vieni andiamo" lo trascino fuori.
"Buona giornata" dico guardandolo male. Sbatto la porta e ci allontaniamo da lì. Andiamo ai giardinetti e lo faccio sedere su una panchina.
"Amore, ora calmati. Scusami"
《Perché?》
"Perché ti ho portato lì con me. Se ci fossi andata da sola non avresti litigato con tuo padre."
《Non è colpa tua. La colpa è di quello stronzo che cerca di far finta di niente, continuando a stare con una puttana che spende i nostri soldi in vestiti e cazzate》
È molto arrabbiato, e so come farlo calmare.
Mi siedo sulle sue gambe, metto le dita nei suoi capelli e lo bacio.
.................
Siamo stati per un'ora a parlare di quello che è successo tra lui e sui padre, e a quanto pare, Bryan è molto arrabbiato nei suoi confronti.
Ora è la terza ora e sono nello spogliatoio femminile che mi sto cambiando per educazione fisica.
Entro in palestra.
Il professore inizia facendoci fare 2 giri del campo all'esterno e 1 giro della palestra.
Quando abbiamo finito, ci dividiamo in due squadre per giocare a pallavolo.
Nella mia squadra ci sono Kristen, Michael, purtroppo la Barbie e due nostri compagni di classe; mentre nella squadra di Bryan ci sono altri compagni di classe e già da subito sono in vantaggio.
Adesso è il nostro turno, in battuta c'è la Barbie. Mi arriva una pallonata vicino la tempia.
"Ehi stupida"
《Te l'ho detto che mi sarei vendicata. E stai tranquilla che non è finita qui. Non ti devi mai mettere contro di me》
Inizio a vedere offuscato, mi accovaccio a terra, e l'unica cosa che vedo prima del buio è Bryan che corre verso di me."Dove sono?"
《In infermeria. Dopo la pallonata ricevuta sei svenuta.》
"Ah"
"Grazie. Non so come farei senza di te"
《Grazie a te. Mi hai cambiato tanto e per me sei veramente importante》
......................
È appena finita l'ora di geografia.
Io, Kristen e Michael ci stiamo dirigendo agli armadietti.
Apro il mio armadietto, prendo il telefono e trovo una foto da un numero sconosciuto.
Apro il messaggio e in questa foto ci sono Bryan e una ragazza che si baciano.
Non ci posso credere. Mi metto una mano sulla bocca per l'incredulità e Kristen mi nota.
《Amo, cosa succede? Sei pallidissima》
Le faccio vedere la foto.
《Non ci posso a credere》dice
"Neanche io"
《Cosa succede?》 Chiede Michael.
Kristen mi prende il telefono dalle mani e fa vedere la foto a Michael.
《Sono sicuro che sarà un equivoco o uno scherzo. Non lo farebbe mai con te》
Ci dirigiamo verso l'uscita della scuola quando trovo conferma a ciò che ho visto prima.
In mezzo all'atrio c'è Bryan che si sta baciando con una ragazza che riconosco subito: Barbie.
Mi cade il mondo addosso.
Tante lacrime rigano il mio viso.
Vado verso di lui e gli dico:
"Sei uno stronzo. Ti odio. Non te lo perdonerò mai e poi mai. Tra noi è finita. Non mi parlare più."
Gli tiro uno schiaffo e corro via.
Lui mi insegue, ma io corro più forte che posso e per fortuna riesco a seminarlo.
Arrivo su casa, corro in camera mia e mi chiudo a chiave.
Inizio a piangere più forte di prima, faccio scivolare il mio corpo sulla porta e mi copro con le braccia le gambe, e appoggio la testa su di esse, continuando sempre a piangere.
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Lo odio ma lo amo {Wattys 2018/19}
RomanceLui,17 anni, ragazzo stronzo,bad boy, con un passato difficile alle spalle. Lei,16 anni, una ragazza intelligente e molto bella ma anch'essa con un passato complicato. Cosa potrebbe accadere se le loro vite si incrociassero per sbaglio? {Wattys2018}...