Capitolo cinquanta ~ Chanel lascialo andare...

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Lui è diverso.
È un cubo di Rubik.
A volte è così difficile che vorresti lanciarlo fuori alla finestra.
Eppure non lo fai, non puoi.
Sei costretta a giocarci finché non capisci come funziona.

Harley Quinn - (pagina Facebook)

Sono felice per la scelta di mia sorella e mio cognato, sono felice che abbiano scelto me per il mio nipotino, però c'è sempre qualcosa che non va, il mio cuore e comunque malinconico.

Mi avvicino alla sedia e il mio sguardo si sposta verso di lui, è come se fosse un manichino, immobile con lo sguardo verso il muro davanti hai miei occhi. Lo guardo fisso negli occhi vorrei poter leggere dentro di loro cogliere qualsiasi cosa, il suo pensiero, il suo umore, ma niente davanti ho due occhi che non conoscono, così blu profondi coperti da una lastra di ghiaccio, privi di sentimento e senza emozioni.
Con la mano attiro l'attenzione del cameriere e repentino mi fa preparare il mio drink preferito e lo porta. Con la mano che inizia a tremare lo prendo e lo mando giù tutto d'un fiato, vorrei che cancellasse la mia mente e che potesse cambiare il mio cuore.
Alzo lo sguardo di nuovo verso di lui e in quel momento ci guardiamo intensamente negli occhi senza muovere un ciglio. Una vibrazione attraversa il mio corpo e i ricordi di poco fà riaffiorano prepotenti nella mia testa. Riesco ancora a sentire le sue labbra carnose sopra quella maledetta tenda che cercano vogliose le mie. Quei baci così innocenti che ci siamo scambiati, così voluti, quelle mani che si cercavano per essere amate come una volta, la stretta tra di noi così salda e forte per mescolare di nuovo i nostri corpi in uno solo.
Faccio un grande respiro e sbatto il bicchiere sopra il tavolo, quel suono materializza i miei ricordi.

Torno a guardarlo di nuovo, ma questa volta con lo sguardo lo fulmino e lui lo ricambia repentino. Eccoci siamo tornati quelli di sempre due semplici estanei, due persone che non si sono mescolate mai tra di loro, che si sono urlate contro di tutto e di più facendoci completamente del male. Ci siamo odiati e amati quanto allo stesso tempo urlandoci contro che non ci volevamo più dividendo le nostre strade.

Mi alzo e cammino verso il bancone, non ho voglia più di incrociare il suo sguardo.
Ordino di nuovo il drink e mi siedo sopra lo sgabello, quando vedo entrare una donna vestita con un vestito nero, delle calze orribili ed andare verso il tavolo della mia famiglia. Si avvicina a Colin in modo molto volgare al suo orecchio e bisbiglia qualcosa che io da qui non riesco a capire. Dopo qualche secondo che gesticolano lui si alza e lei lo prende sotto braccio, camminano verso la porta principale del pub per uscire dal locale. Appena la porta si chiude, sento una molla sotto al mio fondo schiena e mi alzo di scatto dallo sgabello. I drink ormai hanno preso possesso della mia mente, del mio corpo che i miei piedi si muovono veloci verso di lui a passi decisi. Apro la porta del pub con violenza, con tutta la forza che ho nelle braccia e la rabbia nel cuore.
Arrivo davanti a loro e Colin insieme a quella donna si girano verso di me. Per la corsa che ho fatto per raggiungerli ho i capelli davanti al viso, le braccia dritte ai fianchi e i pugni chiusi con le nocchie bianche per quanto li stringo.
<<Dove cavolo vai?>> gli dico con i denti stretti.
Lui mi guarda con gli occhi pieni di rabbia, invece lei è immobile vicino a lui.
<<Vai dentro Chanel!>> mi dice in cagnesco.
<<No! Dove cavolo vai con questa donna? DIMMELO!>> gli urlo contro.
Lei fa un passo indietro e si stacca dal suo braccio, invece Colin viene verso di me camminando a rallentatore  <<Chanel ti ho detto VAI DENTRO!>> mi urla vicino al mio viso.
Mi avvicino a lui anch'io, i miei piedi sono pietrificati, ogni passo verso di lui è come se avessi un macigno nei piedi.
<<NO! NON VADO DENTRO FIN QUANDO NON MI RISPONDI!>>
Colin si avvicina sempre di più a me, la sua mano si mette sopra il mio viso e lo accarezza dolcemente fino a sfiorare le mie labbra e muoverle.
<<Chanel non è il momento ok! Non posso dirti dove vado smettila di farmi questa domanda tanto non risponderei!>>
Con le dita prende le mie labbra e le stringe dolcemente a loro, si gira e torna verso quella donna.
Il mio piede si alza piano da terra per fare un passo verso di lui, ma due braccia possenti fermano i miei movimenti ed una voce soave sussurra dentro il mio orecchio  <<Chanel lascialo andare! Per favore smettila>> mi dice quasi piangendo.
Mi chino verso l'asfalto con la testa in giù e le sue braccia mi tengono ben salde ed io mi lascio andare. Il mio corpo è inerme tra le sue braccia e le lacrime scendono prepotenti dai miei occhi. Un urlo liberatorio esce dalla mia bocca <<PUOI ANDARE CON TUTTE LE DONNE CHE VOI, MA NESSUNA SARÀ COME ME!>>

Tu Sei La Mia Promessa! *REVISIONE* #Wattys2018  #SAGA DI CHE STUPIDA PROMESSA! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora