Capitolo sessantaquattro ~ Amore puro

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Arriviamo in clinica e prima che Steve parcheggia scendo dalla macchina in movimento. Corro verso la porta scorrevole della clinica ed entro. Guardo tra le persone per vedere mia sorella e Dilan. Mentre sono girata una mano mi tocca la spalla ed io mi giro di scatto, guardo Dilan e lo stringo forte tra le mie braccia.
<<Jacklyn?!>> gli dico con gli occhi smarriti.
Dilan mi stringe ancor più forte tra le sue braccia <<È appena entrata in stanza, il ginecologo la sta visitando e ci dirà tutto.>>
Prendo Dilan per la mano e cammino verso la sala d'attesa, ci sediamo e vedo entrare Evan mano per mano con Beverly. Mi alzo, alzo la mano e la muovo per aria attirando la loro attenzione. Mio fratello e mia cognata camminano verso di noi e ci abbracciano.
<<Dov'è Jacklyn?>> dice Evan mentre guarda m
e e poi Dilan.
<<È nella stanza, il ginecologo la sta visitando>> gli dice Dilan.
Beverly si siede ed io con gli occhi inizio a cercare Steve che ancora deve entrare.
Mi sposto dalla mia famiglia e cammino verso l'entrata principale della clinica. In quel momento vedo Steve con in mano il telefono vicino all'orecchio, appena mi vede aggancia la chiamata e lo mette in tasca.
Mi avvicino a lui e lo fulmino con gli occhi  <<Chi era al telefono?>>
<<Umh...e-eee...era mia sorella>> mi dice farfugliando.
Alzo le spalle ed entro nella clinica e ci sediamo aspettando il dottore.

Dalla porta della stanza di mia sorella esce il dottore e ci alziamo tutti contemporaneamente.
<<Dottore come sta mia sorella?>> gli dice Evan con le mani in tasca e la voce agitata.
Il dottore tocca la spalla di Evan e ammicca un sorriso  <<Tuo nipote oggi vuole nascere!>>
Mi giro verso Dilan e gli sorrido  <<Questa sera diventerai padre!>> gli dico con gli occhi lucidi.
<<La signora Johnson non ha la sua valigia ho notato qualcuno può andare a prenderla?>> ci dice il dottore.
Steve tira fuori le chiavi dalla tasca e con il dito le fa ciondolare <<Cha vai tu a casa di tua sorella.>>
Guardo Dilan, poi Evan e prendono la parola <<Si tesoro vai tu Dilan da qui non si può muovere ed io rimango qui con lui.>>
Guardo Steve e aspetto che si muove con me, ma le sue labbra si allargano in un sorriso  <<Piccola non posso perdere il primo pianto del mio figlioccio!>> e scoppia a ridere.
Scuoto la testa e mi giro camminando verso la porta principale, una mano afferra il mio braccio e mi fa girare, perdo l'equilibrio e sbatto la faccia contro il suo viso, la mano di Steve si posa sopra il mio mento e lo fa alzare, le sue labbra si posano dolci verso le mie e mi bacia con passione.
Quando le sue labbra si staccano dalle mie si avvicina al mio orecchio  <<Ti amo piccola, sei stata e sarai sempre la cosa più bella che la vita mi ha donato. Il regalo più bello che il Signore poteva regalarmi. Con le tue risate hai sempre rallegrato le mie giornate e adesso è arrivato il momento di rallegrare le tue, adesso vai...>> si sposta da me e cammina verso la mia famiglia e si siede.
Cammino verso la porta principale della clinica e appena le porte si aprono inizia a piovere. La pioggia è fitta per poi diventare sempre più forte. Le gocce si posano prepotenti sopra la mia testa bagnando i miei capelli, scendono sopra il mio viso ed entranano in contatto con la mia pelle.
Corro tra le luci per arrivare al parcheggio. Guardo tra le macchine per trovare quella di Steve e quando la vedo corro verso di lei.
Mi avvicino e metto la chiave nella serratura dell'auto quando sento una figura dietro di me, mi giro di scatto e vedo una persona con il cappuccio in testa. Il suo viso è tutto scuro e non riesco a capire chi è ed il mio corpo indietreggia dalla paura e sbatte sopra lo sportello della macchina.
Inizio ad urlare, ma la sua mano si posa sopra la mia bocca ed ammutolisce la mia voce. Serro le mani e le chiudo a pugno, con tutta la forza che ho alzo il braccio e appena sto sferrando una gancio in faccia a quella persona si toglie il cappuccio ed io sgrano gli occhi bloccando ogni mio movimento rimanendo pietrificata.
<<T-ttttu quiiiii?!>> gli dico con gli occhi increduli.
La pioggia scende ancor di più sopra i nostri capelli scendendo sopra i vestiti ed inzuppandoli.
<<Chanel ho sbagliato tutto, mi dispiace e...ti prego perdonami per tutto il male che ti ho fatto>> mi dice con un filo di voce.
Lo guardo fisso mentre la pioggia continua a bagnare il mio viso e non riesco ad aprire la bocca, la mia lingua non si muove e non riesce a pronunciare nessuna parola perché la sua voce mi aveva ammutolita.
<<Ho sempre il pensiero su di te, ho cercato di cancellarti, di dimenticarti, ma non riesco più a fare finta di niente io ho bisogno di te, io ho voglia di te di noi. Voglio che torniamo quelli di prima uniti ed inseparabili. Ti amo Chanel e tu non puoi immaginare nemmeno quanto, tanto, tantissimo e tu sei tutta la mia vita!>> mi dice mentre le sue labbra fremono e il suo corpo trema dall'emozione che esce dal suo cuore.
Rimango lì davanti a lui a fissare i suoi occhi così belli e profondi, ma sopra tutto così tanto miei. La persona che adesso avevo davanti era tornata il mio Colin colui per il quale avevo così tanto combattuto pur di sgretolare pezzo dopo pezzo la sua corazza di ghiaccio e intrappolare i suoi mostri nel buio più profondo. I suoi occhi non erano più due estranei di fronte ai miei occhi, erano passati così tanti mesi, così tanto tempo che tutto il male, tutta la riflessione che le nostre anime avevano fatto pur di riuscire a trovare una soluzione, pur di riuscire a farci incontrare di nuovo che erano tornati quegli occhi che mi bastava un secondo incrociare il suo sguardo e mi scioglievo come un ghiacciolo al sole.
Apro la bocca per rispondere, ma lui mi precede, il suo dito si posa delicatamente sopra le mie labbra e mi mima di stare in silenzio.

Le sue mani toccano i miei capelli e si infilano tra la chioma, si avvicina ancor di più e con il naso assapora il mio profumo e chiude gli occhi inebriandosi, riesco a leggere i suoi pensieri. Le sue mani sfiorano i miei occhi e le sue labbra li baciano dolcemente, per poi con le mani accarezzare il mio viso. Le mani scendono ancor più giù e toccano le mie spalle stringendole, le mie braccia e poi tocca le mie mani intrecciandole alle sue. Si slega dalle mie mani e posa le sue mani sopra la mia vita, sento la sua presa che diventa sempre più salda formando delle pieghe al mio giubbotto, si avvicina con il viso, bacia la mia fronte e le sue labbra scorrono sopra il mio naso, fa un grande respiro di beatitudine e chiude gli occhi. Il suo naso si avvicina al mio ed inizia a sfiorarlo come se volesse giocare, sento il suo respiro sopra il mio viso e vedo il suo torace alzarsi ed abbassarsi, respira a pieni polmoni il mio profumo senza perdere nemmeno una piccola parte. In quel momento le sue labbra iniziano a tremare e le apre leggermente, si avvicina sempre di più fin quando le nostre bocche si fondono in una sola e solo in quel momento assapporo di nuovo il suo elettrizzante sapore così buono, dolce ma allo stesso tempo che ti pizzica diventano mio di nuovo. Le nostre lingue si cercano vogliose come non mai, ci lasciamo andare in un bacio tanto atteso, pieno di passione e di amore puro perché il tempo ormai ci aveva portato via troppe cose e adesso dovevamo recuperare tutto.

Tu Sei La Mia Promessa! *REVISIONE* #Wattys2018  #SAGA DI CHE STUPIDA PROMESSA! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora