Capitolo quarantaquattro ~ Quel periodo ero davvero felice

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Abbasso lo sguardo verso di me e mi sorride  <<Ti ricordi quando dormivamo insieme mentre tu eri alla ricerca dei tuoi ex?>>
Scoppio a ridere e divento tutta rossa per l'imbarazzo  <<Certo che mi ricordo come potrei dimenticare quel periodo ero davvero felice!>>
<<Anch'io mi ricordo ogni singola cosa! Vorrei davvero tornare a quel periodo quando anche se eravamo solo amici tu eri libera di abbracciarmi e non avere tutte queste paure!>> mi dice con il fiato mozzato.
Gli stringo la mano nella mia e la intreccio nella sua <<E allora ti prego fammi tornare a quel momento, io ho bisogno di te e se ho bisogno di un tuo abbraccio, del tuo sostegno ti prego non farmi venire il rimorso di aver fatto una cosa sbagliata che poi potresti soffrire perché da parte mia c'è solo un grande affetto per te!>>
Slega la sua mano dalla mia, fa qualche passo verso di me e si inginocchia vicino alle mie gambe, con le mani accarezza i miei piedi mentre i suoi occhi sono incollati su di me <<Ti prometto che sarò affianco a te come in quel momento e ti giuro che non ti chiederò più altro che essere un semplice amico per te! Io ti amo Chanel e la cosa che voglio è vederti felice e se io posso esaudire il tuo desiderio sarei un pazzo ha non farlo. Quandi da questa sera torniamo quelli di Manhattan sei pronta?!>>
Lo guardo con il sorriso sulle labbra e scuoto la testa <<Per la cronaca tu non sei un semplice amico, ma sei il migliore amico che ho!>>
Steve scoppia a ridere, prende il plaid e lo mette sopra le mie spalle, le sue mani prendono le mie e mi alza. Lo guardo inclinando la testa e lui sogghigna. Mi prende in braccio come se fossi una principessa e cammina verso la porta di casa. In quel momento i nostri occhi si legano tra di loro e scoppiamo a ridere.
Entriamo in casa e mentre saliamo le scale lui scoppia a ridere  <<Non mi ricordavo che fossi così pensante!>>
Alla sua battuta scoppio a ridere e gli do una gomitata sullo stomaco <<Simpatico!>>
Lui resta senza fiato <<Acida!>>
Mentre sento quel nomignolo scoppio in una risata a squarciagola <<Porco!>>
Ci guardiamo ed io rivedo lo Steve di Manhattan e lui vede la stessa Chanel di prima.
In modo goffo alza la maniglia della camera ed entriamo, mi butta sul letto e con la mano si massaggia i muscoli  <<Mi hai incordato i muscoli con il tuo peso!>> mi dice con la sua voce da scemo.
Mi giro, prendo il cuscino e lo tiro verso la sua faccia, appena lo prende sgrana gli occhi e corre verso di me sollecitando i miei fianchi. Giochiamo per un po' sul letto facendoci i dispetti.

Mi distendo sul letto e lui mi segue, allarga le sue braccia e mi prende dalla testa per appoggiarla sopra la sua spalla. Con la mano mi accarezza i capelli e con la voce bassa ritorna indietro nel tempo parlando di tutte le figuracce che abbiamo fatto alla ricerca dei mie ex fin quando sento i miei occhi pesanti e si chiudono. La sua voce mi rilassa, culla il mio sonno che un tempo era così tormentato.

Tu Sei La Mia Promessa! *REVISIONE* #Wattys2018  #SAGA DI CHE STUPIDA PROMESSA! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora