Tu Sei La Mia Promessa! *REVISIONE* #Wattys2018 #SAGA DI CHE STUPIDA PROMESSA!

Capitolo cinquantotto ~ Aveva proprio esagerato

Da quella sera Colin era diventato un fantasma. Non lo vedevo più, era diventato un mistero sapere dove era. Al pub la sera non si presentava più e in caserma era come se fosse sparito nel nulla.

Come tutte le mattine arrivo alla base ed inizio a riscaldarmi nell'attesa che arrivano i miei allievi. Sono concentrata nei riscaldamenti quando vedo una figura famigliare camminare ondeggiando nel giardino.
Alzo la testa verso la sua direzione e il mio corpo si irrigidisce.
Colin passa vicino alla mia figura e con la spalla spinge il mio corpo, indietreggio alcuni passi e lo guardo scettica.
<<Colin ma sei ubriaco?>> gli dico mentre lo guardo camminare ondeggiando.
Si ferma e rimane di spalle <<No!>> mi risponde con un tono distaccato.
<<Sei sicuro? Puzzi di alcol, non ti si può stare vicino>> gli dico spalancando gli occhi mentre la mia mano si posa sopra il naso per coprirlo dal cattivo odore che la sua bocca emana.
Si gira di scatto e per un istante perde l'equilibrio <<Oh si può sapere che cazzo vuoi! Si sono sicuro e poi non ti riguarda se sono ubriaco o no capito!>> mi dice gesticolando, mentre i suoi occhi si girano roteando.
<<Ehi stai calmo! Certo che mi riguarda io e te lavoriamo insieme anche se abbiamo due squadre, ma tutti i giorni dobbiamo fare rapporto di tutto quello che facciamo e tu sono quasi due settimane che non stai concludendo niente e il colonnello richiamerà entrambi>> gli dico con gli occhi pieni di rabbia.
Alza gli occhi al cielo e guarda verso la mia squadra <<Ragazzi comportiamoci bene è arrivata Miss perfezione! Lei si crede tanto perfetta in tutto, non tarda mai ad arrivare a lavoro, è sempre aggiornata ad ogni nuovo allenamento, la prima della classe, ma nella vita privata fa proprio schifo!>> si ammutolisce e poi allarga le braccia  <<Lo sapete che Johnson ha un nuovo fidanzato! Dovete vedere come fanno sesso loro due senza un minimo di dignità!>>
In quel momento mi avvicino a lui e con la mano gli tappo la bocca  <<Stai zitto e non aggiungere altro.>>
Colin scoppia a ridere e farfuglia parole incomprensibili per colpa della mia mano sopra le sue labbra.
<<Smettila Colin!>> gli dico digrignando i denti.
Colin cerca in tutti i modi di levare la mia mano, ma le sue mosse sono lente.
<<Basta leva questa mano che non riesco a respirare>> mi dice mentre sento il suo respiro forzato sopra la mia mano.
<<Ok tolgo la mia mano, ma tu non aprire la bocca!>> gli dico mentre lo guardo fissa con gli occhi socchiusi di veleno.
Colin annuisce ed io piano alzo la mano.
<<Non finisce qua!>> mi dice sussurrando.
Scuoto la testa e la mia mano afferra la sua uniforme e lo trascino in un posto meno affollato.
<<Cosa vuoi Colin? Hai fatto il pagliaccio fino adesso che altro vorresti fare?>> gli dico con la voce piena di risentimento.
Il suo corpo fa qualche passo indietro, perde l'equilibrio e con la mano si tiene ad una ringhiera  <<Che altro vorrei fare, niente perché hai già  fatto tutto te!>> e scoppia a ridere.
<<Sei proprio un coglione!>> gli dico mordendo nervosamente il labbro inferiore.
Scoppio a ridere  <<Io?! Un coglione? Umh...si forse perché ho sprecato tutto il mio tempo prezioso con una puttanella come te, che apre le gambe al primo che capita e poi si permette di farmi la morale dicendo che vado con le altre. Si hai ragione guarda il tempo che ho sprecato con te!>>
Le parole di Colin erano un masso che mi avevano preso in pieno viso, mi avevano fatto male, la rabbia e la delusione alzano la mia mano per poggiarla con tutta forza sopra la sua guancia. Il suo viso si gira per la forte sberla e la sua guancia si colora di rosso.
<<Una come te non mi farà mai del male perché non vali niente!>> mi dice senza guardarmi.
<<Colin fai schifo>> gli dico con gli occhi pieni di rabbia, mi giro e cammino verso i ragazzi.
Adesso basta non c'erano più scuse per difendere il suo comportamento, aveva proprio esagerato.