«Okay, da cosa partiamo?» domanda eccitata, mentre a stento trattiene dei saltelli.
Non finisco nemmeno di asciugare i capelli che me la ritrovo in bagno.
«Non dovresti dirmelo tu?»
«Ehi, ti ho assunta io! Si presume che ti stia pagando per fare il tuo lavoro»
«Vero, peccato che qui nessuno mi paga» sentenzio già esasperata.
Il suo sguardo è volto alle lucide piastrelle color crema, e per un attimo mi sento quasi in colpa.
Vuole solo una mano, e io non faccio che trattarla male.
«Va bene, dammi nome, descrizione fisica e magari anche qualche dettaglio sulla routine di questa persona. Vedrò che fare» dico, avvolgendomi l'asciugamano alla testa, ormai rassegnata all'idea che i capelli domani saranno un vero disastro.
«Grazie! Grazie mille!»
«Si si, non ti esaltare troppo. Andiamo in studio, così scrivo giù tutto».Accendo la piccola bajour sopra la nuova e bellissima scrivania in legno di mogano del mio paradiso privato.
È qui che mi rintano ogni volta che voglio fuggire dal mondo.
Scaffali ovunque, pieni di libri di ogni tipo, tranne il paranormale.
Ho sempre detestato il modo in cui provassero a descrivere gli spettri.
In realtà, non c'è nulla di male, lo so.
È puro intrattenimento, eppure... Il poterli vedere per quel che appaiono e il leggerli sulle pagine di un libro, ha tutto un altro effetto.
Su alcune cose ci prendono: come il fatto di non poterli vedere riflessi su di uno specchio, la sensazione da brivido che da la vicinanza con uno di loro o quell'inspiegabile odore di incenso che aleggia ogni volta nei loro pressi.
Solo poi ho scoperto che l'odore variava da fantasma a fantasma, a seconda delle loro morti.
Per esempio Wanda sa prevalentemente di... ha quell'odore ferreo del sangue. Questo perché è morta in un incidente stradale dove sicuramente ha riservato molto sangue.
Non è molto accentuato per fortuna, o dovrei andare in giro con una mascherina.
Altre volte mi è capitato di sentire odore di incenso, nei casi di morti per incendi, ma sarebbe più corretto dire che sapevano da tacchino bruciacchiato.
Altre volte ancora, camminando per strada avevo difficoltà a non tappare le cavità nasali.
Molti sono quelli che in vita erano dei vagabondi, dei senzatetto.
A causa della forte cinicitá di tutti noi, si nascondevano sotto i nostri piedi, mortificati per il loro aspetto miserevole e il senso di nullitá.
Tanti sono morti sotto il gelido freddo invernale e altri ancora annegati nel sonno, tra le acque delle fogne nei giorni di piena.
Vedere le loro anime, è come vedere letteralmente degli zombi.
Sono per la maggiore con aloni bianchi, il che è ottimo, significa che sono persone pacifiche, eppure è come se potessi vedergli addosso i colori.
Pelle verdastra, umida, quasi pronta a squamarsi. Occhiaie accentuate, occhi rossi e sanguinei, e quel forte odore di putrido.
Non so dire se siano passati o meno a miglior vita, ma so solo, che ogni volta mi sento sempre più parte di quel gruppo di gente orribile che nonostante sappia la verità, giudica o peggio ancora non fa nulla per cambiare le cose.
Io li vedo, vedo la loro sofferenza, eppure ogni volta, preferisco guardare avanti.
Sono terribile.
Siamo noi i veri mostri, non loro.
Loro sono solo una nostra conseguenza.
«Ehi! Mi stai ascolta? Perché non stai scrivendo nulla!» borbotta spazientita portandomi di nuovo lì, con lei. Una di loro.
«Scusami, ero assorta. Potresti ripetere?».
Forse, sto solo cercando di redimermi aiutandola.
Già... Come se questo mi rendesse una santa.
Afferro la pena, la rigiro sulle dita, ed infine annoto quel che mi occorrerà per aiutarla.
E non è anche questo ipocrita ed egoista da parte mia?
Lei si, gli altri no.
Ho accettato per un compromesso, ma è davvero giusto?
Ad ogni modo è meglio se mi sbrigo, così da liberarmi il prima possibile da tutto questo.
![](https://img.wattpad.com/cover/125143129-288-k525995.jpg)
STAI LEGGENDO
Shiver
Paranormal[DISPONIBILE CARTACEO ED EBOOK] Shiva è una ragazza di ventiquattro anni normalissima. Ha un ragazzo che la ama e che ama, una deliziosa casetta tutta sua, un lavoro che la soddisfa e una vita perfetta, o almeno è quello che vuole far credere. Ma...