«Forza. Sto aspettando» borbotta a braccia conserte ancora in piedi.
Non sembra essere intenzionato ad accomodarsi, ed è un peccato, visto che oggi ho un tremendo dolore alle gambe. È tutta la giornata che sono in piedi e di corsa non-stop.
Lavoro, pranzo con Josh (a cui ho pure dovuto dare buca a causa di un imprevisto a lavoro), spese, cena veloce, ed ora... Questo.
«Se non ti decidi ad aprire bocca giuro che me ne vado e ti spedisco fuori a calci»
«Come siamo scorbutici, è così che tratti le donne?».
Non risponde, si limita a serrare ancora di più le labbra, in evidente segno di disprezzo e irritazione.
«Vincent, quanto tempo...» inizia alle mie spalle Wanda.
La seguo, ripetendo per filo e per segno le sue parole.
Lui mi guarda ancora scettico, anzi, come una vera e propria pazza, ed è allora che la mia alleata parte decisa.
«Come sta Buddy? Ormai sarà vecchia». Ma che cosa sto riprendendo?
Gli occhi di lui si sgranano poi tornano furiosi sui miei.
«Ci hai provato. Ma tutti sapevano che io e Wanda avevamo preso un cucciolo di cane randagio. Potrebbe avertelo detto chiunque!».
La sua pazienza sta arrivando al limite, e a darmene conferma è il rapido ticchettio delle sue dita sui pantaloni sgualciti.
Andiamo Wanda, puoi fare di meglio.
Eccola che si avvicina sempre di più, parandosi di fronte a me, di fronte a lui. La sua schiena incolore però mi consente ancora di esaminarlo.
«Mettimi alla prova. È questo che vuoi, no? Risponderò a tutto».
Ottimo, ora si passa a chi vuol essere milionario.
Sorride compiaciuto, come se non attendesse altro.
«Primo incontro?» «Non essere sciocco, tu nemmeno lo ricordi il nostro primo incontro. Non mi calcolavi neanche!» rispondo, o meglio, risponde lei quasi furente.
Spero solo di non dovermi ritrovare a fare la terapista di coppia.
Per un attimo sembra sopresa dalla risposta, tanto da schiudere le labbra.
«Allora... La prima volta in cui ci siamo rivolti la parola»
«Ventuno gennaio duemilasette!» dichiara senza esitazione la ragazza, e con estrema enfasi.
Le piacciono i quiz?
Lui è sconvolto, ma ancora poco convinto.
«Come?»
«Grazie a Buddy. Era già qualche settimana che lo trovavo al cortile della scuola, ma un giorno, ho trovato te a condividere la tua merenda con lui. Tu, il ragazzo che avevo sperato di poter rivedere dopo la gita scolastica della seconda superiore... Già, è lí che ci siamo incontrati la prima volta, ma so che non puoi ricordarlo. Sarebbe strano il contrario, visto che alla fine mi avevi solo aiutata a raccogliere le monetine cadute a terra.
Forse alla fin fine, è stato quello il momento in cui mi hai rivolto per la prima volta la parola. Un semplice prego, seguito al mio grazie».
Indietreggia leggermente, quasi frastornato.
«Wanda? Tu... Sei davvero qui?».
Si guarda in giro confuso. Esamina ogni singolo angolo della stanza, sperando forse di scrutare la figura dell'amica, poi ecco che i suoi occhi esasperati tornano a me.
«Dove... Dov'è lei?»
«Di fronte a te» rispondo provocandogli una morsa allo stomaco.
I suoi occhi in piena straripano.
«Wanda».
Allunga la mano, sfiorandola per un soffio, ed è allora che la vedo sorridere.
Si porta ancora più vicina a lui, fino a toccarlo con le dita.
Lo vedo rabbrividire, ma non occorre alcuna spiegazione.
Lui ora può sentire la sua presenza.
«Non piangere» dice lei provando invano ad asciugare le sue lacrime, ed io ripeto.
«Eri tu, vero? Eri tu quelle volte a fermarmi... Eri tu al mio fianco nonostante tutto ed io... Io ti ho fatto del male anche in quei giorni» continua ormai consapevole di essere stato osservato durante il suo sbando.
Sospira pesantemente, seguito da un leggero singhiozzo.
«Non merito questo miracolo, di poterti ascoltare, di poterti parlare. Non meritavo nemmeno allora di averti. Perdonami».
«Non dire stronzate Vin! Non è colpa tua, e sono qui per fartelo sapere. Tu... Sei innocente» dice scaturendo in lui un crollo.
Si inginocchia a terra, esausto, sfinito, distrutto, ma sollevato.
Quelle parole che nessuno gli aveva mai detto. Quelle parole che gli erano sempre state negate.
Quella verità che ridicolizzava tutte le accuse e gli sguardi truci dei loro conoscenti passati che devono averlo colpevolizzato di tutto.
La consapevolezza di essere innocente agli occhi di Wanda, lo sta rendendo vivo.
La stanza si riempie di silenzi sofferti interrotti dalla nuova sentenza di lei.
«Prima che tu dica qualsiasi altra cosa, è da un po' che voglio chiedertelo.
I tuoi capelli... Ma che hai combinato!? Ora sei un pelatone!».
Sarà davvero il momento adatto per queste osservazioni?! Scema!
Sto per rifiutarmi, quando capisco nel suo sguardo il desiderio di bloccare la malinconia di Vincent.
Appena sentenzio l'ennesima frase, il dolore nel suo volto si trasforma in sorriso.
Scoppia a ridere, mentre le lacrime non smettono di scorrere sui suoi zigomi. Lei si unisce al coro, soddisfatta, ed io non posso che gioirne.
Si rialza da terra, ricomponendosi a stento.
«Non è corretto. Tu puoi vedermi, io no. Vorrei poterlo fare» sussurra in un sorriso straziante.
«Pensi di potermi aiutare?» domanda rivolto di nuovo a me, dopo tanto.
Anche Wanda attende una risposta.
In dieci anni, non si è mai potuta riflettere su alcuna superficie, dimenticando probabilmente lei stessa la sua immagine.
Gli occhi di entrambi mi costringono ad accettare.
Ma come posso fare? Potrei descrivergliela, ma è stato chiaro: vorrebbe vederla.
Non posso farle foto, e tantomeno fotocopiarla sulla stampate a lavoro.
Okay, la seconda ipotesi era comunque assurda.
Ci sono!
«Non sarò un'artista di fama mondiale, ma sono comunque portata per il disegno. Posso provarci!» annuncio speranzosa.
È anni che non tocco una matita, ma confido sulle mie doti.
«Grazie» dicono all'unisono, facendomi terribilmente tenerezza.
Perfetto.
Ora, oltre al lavoro arretrato, dovrò anche occuparmi di un ritratto.
A casa avrò un bel po' da fare.
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Shiver
Мистика[DISPONIBILE CARTACEO ED EBOOK] Shiva è una ragazza di ventiquattro anni normalissima. Ha un ragazzo che la ama e che ama, una deliziosa casetta tutta sua, un lavoro che la soddisfa e una vita perfetta, o almeno è quello che vuole far credere. Ma...