Si avvicina elegante, ma severo, al nostro tavolo.
Non dice nulla, si limita a scrutare Vincent da cima a fondo.
«Josh, che ci fai qui?» chiedo pentendomene subito dopo.
«Che ci faccio qui? Non dovresti essere tu a spiegarmelo? Cammino tranquillo sul marciapiede, e ti intravedo dalla vetrina qui dentro a...» è così composto da farmi pensare che forse potrebbe non essere proprio geloso.
«... A flirtare con questo tizio».
Okay scherzavo, ha completamente frainteso.
«Non è come pensi» interviene in mio soccorso il ragazzo di fronte a me, ma peggiora solamente le cose.
«Stavamo solo prendendo un drink e parlando».
Dio ti prego, fallo tacere.
«Mi prendi per un idiota!?» sbotta per la prima volta da quando lo conosco.
Nemmeno quando la sua gatta, Rose, aveva rotto ad unghiate la pelle del suo divano nuovo, si era infuriato.
Afferra il mio polso con delicatezza ma decisione, costringendo il mio corpo ad alzarsi per seguirlo.
«Andiamo» continua senza darmi il tempo di replicare. Non che volessi farlo comunque.
Non conosco questa parte di lui, e non ho idea di come comportarmi, ma ammetto che la trovo quasi... Sexy?
Gli occhi di Vincent rimangono impassibili, e quasi mi ritrovo triste per questa totale indifferenza, ma del resto... Che mi aspettavo?
Sono solo l'interprete, ed è giusto così.
Nemmeno Wanda mi segue.
Rimane immobile a fissarci varcare la porta del locale.
Perfetto, a poco a poco mi stanno abbandonando tutti al mio triste destino:
Dare spiegazioni a Josh.Sediamo uno di fronte all'altro sul tavolo della cucina.
Le sue mani sono salde alla superficie lignea, mentre le mie picchiettano senza sosta.
Che dovrei fare?
Dovrei dirgli la verità? O dovrei mentire?
No... Sono stanca di mentire, e poi, Josh merita di sapere tutto.
Dio, fa che vada tutto bene.
«Quando preferisci, io ascolto» sussurra gelido.
Ci siamo.
Forza!
«Noi... Io... Io ero lì per aiutarlo».
Mi interrompo, sperando faccia qualche domanda, ma sbaglio.
È fermo, composto, attende solo che io prosegua.
«Ecco... Ho quest'amica che lo conosce da molti anni, e voleva accertarsi che stesse bene-» «E perché non c'era la tua amica lì allora?» interrompe facendomi sussultare.
Calma Shiva.
È di Josh che parliamo. Lo conosci da anni... Capirà.
«Beh, diciamo che lei. Non ne ha fisicamente la possibilità»
«Abita distante da qui?»
«No, lei...».
Intravedo per un attimo nei suoi occhi della compassione per l'amica in questione.
«È forse disabile?» «No no! Assolutamente!» anzi, è fin troppo abilitata alla rottura di scatole per i miei gusti.
La vena di pena lascia il suo sguardo, che fissa con fare truce il mio.
«Parla Shiva, smettiamola di girarci intorno».
Merda.
Merda, merda!
Eccoci, ci siamo.
«Lei è...»
Su, puoi farcela.
«Lei...»
Non mollare ora, Shiva.
«Lei è morta» dico a denti stretti e con il cuore a mille.
Ora la sua mano poggia morbida sulla mia, confortevole.
«Mi dispiace tesoro, non ne avevo idea.
Quando è venuta a mancare? La conoscevo?» dice con tono caldo e docile, quasi cancellando la figura furiosa di lui di qualche istante prima.
Il problema ora è un altro. Ha decisamente frainteso. O meglio, io l'ho permesso.
«No, non la conoscevi. In realtà nemmeno io».
I suoi occhi sono interrogativi.
Confusi.
«Lei è venuta a mancare dieci anni fa» proseguo, scaturendo in lui l'esigenza di allontanare la sua mano dalla mia.
«Vuoi dire che tutto questo tempo... Hai visto questo ragazzo?
Capisco le buone intenzioni, ma quando pensavi di dirmelo? Ormai stiamo insieme da quattro anni».
Accidenti, sento che le cose stanno solo peggiorando.
«No, io... Io lo conosco solo da pochi mesi, come anche lei»
«Non è possibile. Hai detto che lei è morta dieci anni fa. Che stai dicendo?».
Stupore, confusione, irritazione.
Tutto il suo corpo sta sprigionando queste emozioni.
«Io... Io vedo gli spettri» butto fuori ancora esitante.
Le pupille diventano due fessure, lasciando il castano dei suoi occhi dominare l'iride.
Di nuovo.
Non dice nulla di nuovo.
Sta solo aspettando che io continui, ed è quello che farò.
Ora basta fuggire!
Spiego tutta la storia, per filo e per segno.
L'incontro con Wanda, la sua richiesta, la visita alla zona malfamata della città, il Juicy... Vincent.
Solo quando mi fermo si decide a sospirare e ad emettere parola.
«Davvero occorreva tutto questo?».
No, fermati.
«Sul serio, serviva tutta questa messinscena?».
Non è come credi, fermo.
«Era davvero necessario che inventassi questa scusante di cattivo gusto per lasciarmi?» continua con l'amarezza in gola.
Ed eccolo, il punto di rottura.
Si alza senza degnarmi di uno sguardo, mentre una lacrima di rabbia e dolore gli riga lo zigomo.
«Non mi sono mai sentito preso tanto in giro.
È finita» annuncia dandomi la schiena, mentre il tonfo sordo della porta rimbomba per tutta la casa, sovrastando i singhiozzi che finora ho provato a celare.
È... finita.Salve a tutti, cari lettori.
Vi scrivo qui per informarvi dell'arcano mistero che circonda oggi la piattaforma di Wattpad.
Ho già postato 3 capitoli, che però vengono magicamente cancellati dopo il messaggio di "capitolo pubblicato".
Siccome conosco gli alti e bassi di questa app, mi sono fatta delle copie per scrupolo, ma purtroppo non posso metterle e non so perché.
Mi scuso per l'inconveniente verso tutti voi che seguite la storia.
Spero si risolva presto.Eileen 😳
![](https://img.wattpad.com/cover/125143129-288-k525995.jpg)
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Shiver
Paranormal[DISPONIBILE CARTACEO ED EBOOK] Shiva è una ragazza di ventiquattro anni normalissima. Ha un ragazzo che la ama e che ama, una deliziosa casetta tutta sua, un lavoro che la soddisfa e una vita perfetta, o almeno è quello che vuole far credere. Ma...