Sediamo tutti e quattro (o meglio cinque, con Wanda capotavola) sul tavolo della cucina.
Il silenzio è così pesante da sembrare quasi in una specie di seduta spiritica.
La prima a rompere il ghiaccio è Lain.
«Mi piace questo caffè! Quelli che fanno al Juicy fanno schifo in confronto»
«Ti ricordo che sono di fronte a te. E che se dici così, allora puoi anche sognarti i caffè gratis d'ora in poi» lamenta il mio vicino.
«Te li offrirò io! S-se vuoi» continua Bob, sudaticcio come non mai per essere seduto accanto a lei.
Accidenti quant'è tenero!
È proprio innamorato.
«Sei il solito gentiluomo, Bob. Ma non posso accettare»
«Da lui no, ma da noi del Juicy, sí? Non farti fregare amico, ti manderebbe in bancarotta con tutto il caffè che assume».
Gira gli occhi all'aria, ed io non posso fare a meno di ridere per la scenetta.
Sono davvero uno spasso.
Forse però era meglio rimanere nell'angolino muta.
Ora gli sguardi di tutti sono su di me.
«Allora Shiva, perché non passi più? È noioso da quelle parti senza di te».
Speravo questa domanda non arrivasse.
«Sono solo un po' impegnata ultimamente» accenno prima di alzarmi e prendere la mia tazzina.
La poggio nel lavello, dando le spalle a tutti.
Perché?
Perché ho così tanta paura di dir loro la verità? Capirei per la questione degli spettri, ma... Perché non riesco a dire ciò che provo?
«Vi ho mentito, scusate...».
Non riesco a voltarmi, non voglio farlo.
«In realtà sono... Sono stata lasciata da... Dal mio ragazzo.
Io... Semplicemente non riesco ancora a farmene una ragione» borbotto senza mai girarmi.
Se lo facessi ora, piangerei.
Che facce avranno?
Che cosa penseranno?
Che sono debole?
Stupida?
Fragile a piangere per un uomo dopo ormai due settimane?
E come dargli torto?
Probabilmente è vero che alle donne passa prima il dolore per una relazione chiusa, eppure, devo essere qualcosa di diverso dalla donna comune, visto il forte peso che sento ancora al cuore.
Io amavo Josh.
E sento di amarlo ancora.
Se arrivasse alla mia porta chiedendomi di tornare assieme, probabilmente direi di sì...
O forse, direi di no.
Sì, devo essere proprio stupida.
Non so nemmeno io cosa voglio o provo.
So solo che non riuscirei a vedere ancora una volta quei suoi occhi freddi e cupi, mentre mi fissano come una pazza. Esattamente come mi fissavano tutti quelli che venivano a conoscenza del mio inspiegabile dono.
Tutti, tranne Vincent.
A svuotare la mia mente, paralizzandomi per un istante è proprio la sua mano sulla mia schiena umida per i capelli ancora bagnati.
Non posso vederlo, ma so per certo trattarsi di lui.
«Mi dispiace. È colpa mia...» sussura ad un soffio dalle mie orecchie.
Sì, lo è. Sarebbe facile dare a lui la colpa come ho fatto con Wanda.
Ma la realtà è che l'unica che ha sbagliato sono stata io.
«No, non lo è» rispondo senza ormai riuscire a trattenere più le lacrime.
Sento le sedie dietro di me spostarsi, e in un attimo ognuno di loro mi stringe a sé. Wanda compresa.
Percepisco dei leggeri brividi alla schiena quando capisco che anche lei mi sta cingendo.
Faccio pena, lo so, eppure, mi sta bene così.
Sono accanto a me, e io sono contenta di averli qui al mio fianco.

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Shiver
Paranormal[DISPONIBILE CARTACEO ED EBOOK] Shiva è una ragazza di ventiquattro anni normalissima. Ha un ragazzo che la ama e che ama, una deliziosa casetta tutta sua, un lavoro che la soddisfa e una vita perfetta, o almeno è quello che vuole far credere. Ma...