3. Masochism

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"Forse non mi sono presentato a dovere: il mio nome è Levi, e sono un demone. E tu, mocciosa, sei finita nel mio territorio."

Ancora non riuscivo a credere a quello che i miei occhi avevano appena visto: Levi, il pazzo che avevo incontrato poco fa, si era appena trasformato in una strana ed affascinante creatura, simile in tutto e per tutto ad un serpente.

I suoi inquietanti occhi non la smettevano di osservarmi, la sua lingua biforcuta saettava a destra e a manca, proprio come quella di un rettile. Si avvicinò ulteriormente a me, afferrandomi per la gola con le sue dita affilate al pari dei coltelli, facendomi persino sanguinare.

Gemetti di dolore, sentendo però una strana sensazione irradiarsi dentro il mio corpo. Mi morsi il labbro, affascinata da quella strana creatura demoniaca. Cercai di farmi forza, ma il mio cuore batteva fin troppo velocemente ed il mio respiro stava iniziando a farsi pesante un'altra volta.

"Ripeterò la domanda: non hai paura?" Sussurrò lui nuovamente, stringendo la presa, mentre una strana luce gli brillava negli occhi.

"No." Risposi per la seconda volta, convinta più che mai della mia affermazione.

"Bugiarda." Sibilò lui con un sorriso completamente folle sul suo viso, sgranando gli occhi per l'eccitazione. "I miei sensi sono sviluppati più di quelli di ogni altra creatura. Riesco a sentire il tuo cuore che ti esplode nel petto."

"Allora" dissi con convinzione, assottigliando gli occhi di poco "fiuta la mia paura. Se quello che dici è vero, usa il tuo naso per confermare il fatto che io dica la verità."

"Un punto per te, signorina." Ridacchiò lui in tono beffardo, lasciando la presa subito dopo per permettermi di respirare. Mi toccai con le dita i graffi da lui inferti: bruciavano.

"(Y/N). Il mio nome è (Y/N), non 'signorina'" Mormorai leggermente infastidita da quel nomignolo che mi aveva appioppato il demone.

"Bene, (Y/N). Sei la ragazza più strana che abbia mai conosciuto: non hai paura della morte o di me, nonostante tu abbia visto il mio vero aspetto. Anche il più coraggioso degli uomini se la sarebbe fatta sotto, tuttavia tu mi guardavi con un'espressione ammirata, quasi come se fossi la cosa più bella che tu abbia mai visto."

"Beh, non vedo come qualcuno possa aver paura di uno come te." Dissi acida, incrociando le braccia. Avrei tanto voluto dirgli che era vero il fatto che non avessi mai visto niente di più affascinante di lui, ma avevo un orgoglio ed una dignità da difendere: non avrei mica ammesso una cosa del genere davanti ad un estraneo.

"Tuttavia" continuò lui, fingendo di non aver sentito le mie parole. "C'è qualcosa di te che mi ha lasciato abbastanza perplesso: quando ti trovavi in situazioni di pericolo, per esempio pochi attimi fa, sembravi, come dire... eccitata."

"E-eccitata?" Balbettai io, con un certo nervosismo nella voce.

"Già. Sembra proprio che alla nostra signorina piaccia essere tagliuzzata e strozzata dalle altre persone." Continuò lui sardonico, rivolgendomi il sorriso più innocente che fosse in grado di fare. Quel bastardo.

Come aveva fatto ad accorgersi di una cosa simile semplicemente guardandomi?

"Beh, caro demone." Cercai di sviare il discorso, ostentando sicurezza. "Adesso che sono a conoscenza della tua vera natura, cosa intendi fare con me? Uccidermi? Torturarmi? Eh?"

"Non dire quelle cose come se per te fossero delle minacce. Sappiamo entrambi che sono cose che ti farebbero solo piacere." Insistette lui con un tono di voce così perverso da infastidirmi. "E comunque, non vedo motivo di ucciderti. Per ora."

"Non hai paura che vada in qualche Chiesa a chiamare un prete? Non sei allergico all'acqua santa, alle croci e agli esorcismi?"

"Ma non farmi ridere." Levi si sollevò in volo, iniziando a levitarmi intorno come un insetto, squadrandomi dalla testa ai piedi con i suoi strani occhi serpentini. "Quelle cose non farebbero del male neanche ad una mosca, sono solo convinzioni che voi esseri umani avete per sentirvi più al sicuro. Non è così facile battere un demone, sai? E comunque, non diresti mai a nessuno di avermi incontrato."

"E perché mai, sentiamo?" Domandai tenendo le braccia incrociate, guardando il demone davanti a me con un sopracciglio alzato.

"Perché ti ucciderei prima che tu possa farlo." Sibilò in modo inquietante lui, digrignando i suoi lunghi ed affilati denti bianchi.
Prima che potessi fare qualcosa, me lo ritrovai addosso, con le sue zanne conficcate nel mio collo.

Provai una piccola fitta di dolore che non mi dispiacque più di tanto, per poi iniziarmi a sentire sempre più debole ed assonnata. "Cosa mi hai fatto, bastardo?" Sibilai a denti stretti, iniziando a vedere tutto sfocato.

"Il mio veleno, se preso in piccole dosi, non è letale. Sentirai solamente la testa pesante per un paio di giorni." Sussurrò lui, afferrandomi saldamente per non farmi cadere per terra. Gli crollai poco dopo in braccio, sul punto di perdere conoscenza. "Dormi, (Y/N). Dormi e dimentica il nostro incontro di oggi. Non sarà mica l'ultimo, lo prometto. Molto presto ci rivedremo."

Chiusi gli occhi, cercando di resistere al veleno sino all'ultimo secondo, ma alla fine fui costretta a lasciarmi andare, perdendo i sensi tra le sue braccia.

L'ultima cosa che sentii prima di svenire del tutto, fu il caldo contatto delle mani del demone che mi stringevano a sè, poi nulla più.

Ero sprofondata nei miei incubi.

Angolo Autrice

Ragazze, viva il sexxo hard.

Okay no.

Scherzavo.

In realtà no, sarà proprio quello che accadrà *coff coff*

Aehm... Spero vi sia piaciuto il capitolo e alla prossima!

P.s. da notare la foto ritoccatissima ad inizio capitolo per rendere quello che dovrebbe essere Eren (?) un anonimissima Reader. Aiuto, dovrebbero levarmi PicsArt dalle mani.

P.p.s. Dovrebbero togliermi anche VideoShow dalle mani... Ho fatto un video.

Praticamente ho un canale YouTube dove pubblico solo trashate ed ecco a voi:

Perdonatemi per tutto ciò.

Questi Angoli Autrice rovinano la serietà e la drammaticità di questa storia, vi prego di ignorarli.

Metal Claws - (Lemon) Levi Ackerman X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora