"Io, ehm..." Deglutii, cercando con tutte le mie forze di controllare il mio respiro ed il mio battito cardiaco. "Io devo dirti una cosa."
"Sentiamo, dolcezza." Mi incalzò Levi sempre più impaziente, avvicinandosi al mio viso per scrutare più attentamente i movimenti dei miei occhi.
Presi un grande respiro e finalmente racimolai abbastanza coraggio per dargli una risposta. "Io ho visto Jean e Marco farlo!"
***
"Seriamente? 'Ho visto Jean e Marco farlo' è stata davvero l'unica cosa che ho saputo dire?" Pensai con rabbia ed imbarazzo, sforzando un sorrisetto per mascherare il mio nervosismo.
"Jean e Marco?" Chiese il demone perplesso, alzando un sopracciglio. "Non ho idea di chi siano ma, a giudicare dalla tua espressione, devono esserci andati giù pesante."
"Eh già. Loro sì che ci hanno dato dentro." Commentai mentre il sudore mi scendeva dalla fronte, cercando di concentrare il mio sguardo su un punto fisso. In che razza di situazione mi ero cacciata?
"Ah sì? E cosa intendi dire con questo, eh?" Il demone sembrava essersi leggermente alterato, eppure sul suo volto continuava a rimanere la sua solita e fastidiosissima espressione divertita.
Beh, di certo non potevo rispondergli con 'un pazzo maniaco mi ha fermata in un angolino, svelandomi di voler uccidere i tre quarti della città e lasciandomi in vita come sua unica testimone', dunque optai per "Intendo dire che quei due sembrano essersi divertiti davvero un mondo, quasi quasi li invidio."
Levi ghignò in una maniera a dir poco inquietante, appoggiando una mano sul muro di fronte a lui e ridacchiando tra i denti. "Heh, tranquilla. Tra poco non avrai nulla da invidiargli."
E, senza neanche darmi un attimo di preavviso, mi afferrò i fianchi e spiccò il volo come un uccello, stringendomi saldamente per non farmi cadere. Urlai istericamente con il cuore che mi martellava nel petto per la sorpresa, aggrappandomi a lui con tutte le forze ed evitando di guardare in basso. "Cosa stai facendo? Sei pazzo? Vuoi farmi venire un infarto?"
"Sarei molto tentato di farlo, ma ho progetti più divertenti per noi due." Il demone mi sorrise a trentadue denti, esibendo le sue zanne bianche e perfettamente curate. "Stringiti forte e fidati di me!"
Chiusi gli occhi e mi strinsi a lui fino a conficcargli le unghie nella carne, completamente terrorizzata dalle sue parole. "Mi stai chiedendo di fidarmi di te? DI TE? Ma se la prima volta che ci siamo visti hai provato ad uccidermi!"
"Quella volta ci siamo anche baciati, dolcezza." Sussurrò in maniera maliziosa Levi, gemendo di poco per il dolore provocatogli dalle mie unghie. "Apri gli occhi, dai. Pensavo fossi la temeraria e coraggiosa (Y/N), ed invece hai paura di volare?"
"Stai zitto, io non ho paura di niente!" Esclamai con tutto il fiato che avevo in gola, spalancando gli occhi e guardando il mondo al di sotto di me; la visuale che mi si presentò era assolutamente mozzafiato: Levi mi aveva portato così in alto da farmi quasi sfiorare le nuvole, ed era davvero una sensazione bellissima. Il vento che sferzava delicatamente il mio corpo, il tepore del sole che mi riscaldava la pelle, il battito accelerato del mio cuore: quelle erano tutte sensazioni che probabilmente non sarei più stata in grado di provare.
"Vedo tutto! È come se l'intera città fosse ai miei piedi!" Urlai con gioia, quasi dimenticandomi della paura di cadere. Era una sensazione così bella ed irripetibile da farmi sentire finalmente felice; sotto i miei occhi c'era l'intera città: le persone erano grandi come formiche, mentre i mezzi di trasporto e persino gli edifici sembravano così piccoli da poter entrare benissimo nel palmo della mia mano.
"Uno dei tanti difetti di voi esseri umani è che non vi accorgete dei dettagli." Sospirò il demone con tono leggermente malinconico, stringendomi forte a sè. "Lo vedi questo scenario meraviglioso, pieno di verde e di luce? È il posto dove vivi ogni giorno, ma non ti sei mai accorta della sua bellezza."
"O forse adesso mi sembra bello perché lo sto osservando da lontano." Mormorai con un fil di voce, guardando con malinconia un'automobile rossa che si aggirava tranquilla per il centro. "Tutto sembra così bello e così perfetto, osservato da una certa distanza. I prati sembrano verdi, le persone sembrano gentili, le case sembrano bianche... Eppure, se osassimo avvicinarci anche di una manciata di metri, scopriremmo che per terra ci sono cartacce, la gente è perennemente arrabbiata o indaffarata e, persino quelle case così bianche e belle, sono state in realtà ingrigite dallo smog e dall'usura. Tutto sembra bello e perfetto visto dall'esterno, il trucco viene scoperto solamente quando ci si avvicina."
Il demone sorrise alle mie parole, ridacchiando subito dopo in una maniera che tutto sembrava, fuorché allegra. "Già, hai ragione. Probabilmente voi umani fate bene a non concentrarvi troppo sui dettagli perché sarebbe troppo doloroso farlo. È meglio rimanere distaccati da tutto e tutti, almeno così non si viene feriti da nessuno."
Pochi minuti dopo la nostra chiacchierata, arrivammo finalmente a destinazione: Levi mi aveva portata, senza un apparente motivo, nel bel mezzo della foresta, in prossimità di una casetta in legno lontana da tutto e tutti.
"Perché siamo giunti in questo luogo? È successo qualcosa di strano o-" domandai perplessa, avvicinandomi alla porta dell'edificio con passi lenti.
"No, non è successo niente di particolare." Si limitò a dire il ragazzo, aprendo la porta con una chiave ed invitandomi ad entrare dentro. "Volevo solo farti vedere il luogo dove ho deciso di abitare: l'ho costruito in meno di tre ore con il legno di questo bosco. Carino, no?"
"Sì, davvero molto bello. È un bel posto dove restare, un luogo solitario dove nessuno potrà disturbarti." Guardai all'interno dell'abitazione con un po' di diffidenza, quando Levi mi trascinò dentro senza neanche dandomi il tempo di poter battere le ciglia.
"Già, nessuno potrà disturbarci." Sussurrò Levi con tono estremamente inquietante, chiudendo a chiave la porta alle sue spalle e rivolgendomi uno strano sorriso. "Nessuno."
Angolo Autrice
SÌ, LO SO.
FACCIO SCHIFO.
NON AGGIORNO DA PIÙ DI UN MESE E NON HO NEANCHE UNA SCUSA DECENTE PER GIUSTIFICARMI.
Potrei dire "ehhh, i compiti, la scuola..." ma invece sono solo io che sono una pigrona assurda e ho perso l'ispirazione.
Tranquille, però. Me la faccio ritornare a suon di calcioni nel fondoschiena e rinizio a pubblicare in maniera frequente.
Grazie mille di aver letto questo capitolo eeeee...
Ci vediamo presto.
Forse.
Spero.
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Metal Claws - (Lemon) Levi Ackerman X Reader
Fanfiction(Y/N) è una ragazza triste, grigia, completamente vuota. Non è apparentemente spinta o animata da nessuna passione, il che rende ancor più deprimente la sua esistenza. Questo fino a quando non incontra Levi, un antico demone dall'aspetto di un sensu...