"Sono fregata" pensai in preda al terrore, con le gambe che già iniziavano a tremarmi come foglie mosse dal vento. Ero stata davvero una stupida a pensare che quel maledettissimo demone possedesse un lato gentile, dopotutto si trattava pur sempre di un essere che non aveva mai conosciuto la pietà o l'amore in vita sua.
"Perché quello sguardo, (Y/N)?" Sussurrò malizioso Levi, avvicinandosi con passi lenti a me. "Pensavo ti piacessero queste cose."
"Certo che sei proprio inarrestabile, eh?" Deglutii con un certo nervosismo, quando il demone mi circondò con le sue braccia in un abbraccio delicato ma allo stesso tempo molto possessivo. Posò la testa nell'incavo del mio collo, rimanendo fermo in quella posizione come se volesse soltanto essere consolato.
"Mi hai mentito, (Y/N). Prima ti ho chiesto cosa non andasse perché avevo percepito che qualcosa ti aveva turbata, ma mi hai risposto con una bugia." Disse il demone con voce sorprendentemente calma, rimanendo fermo in quella posizione. "Puoi anche mentirmi a parole, ma sappi che il battito del tuo cuore non mi ingannerà mai."
"Lasciami andare, Levi. Voglio tornarmene a casa." Sussurrai con una punta di durezza nella voce, irrigidendomi di colpo per il nervosismo. "Sto bene, okay? Non ho niente di che."
"Cosa c'è che non va, eh? A me puoi dirlo." Una mano del ragazzo mi scivolò sul fianco, accarezzando lentamente la mia figura, quasi come se mi stesse facendo il solletico.
"Te l'ho già detto: non ho proprio niente." Mi morsi il labbro che ormai mi tremava, cercando di contenere le mie emozioni: non potevo fidarmi mica di uno come lui, un demone senza cuore che probabilmente stava fingendo di provare pena per me solo per potersi divertire con i miei sentimenti. Parlare con lui di Metal Claws era fuori questione perché lui non mi avrebbe mai teso la mano per aiutarmi: ero completamente sola, in balia di un demone e di un serial killer pazzo che potevano decidere le mie sorti in ogni momento.
"Ed io ti ho già detto che non puoi mentirmi." Ribadì Levi con tono severo ma comprensivo, guardandomi dritto negli occhi per scrutare ogni mia debolezza ed incertezza. "Suvvia, non devi avere paura di me. Lo sai che non ti farei mai del male, a meno che tu non voglia."
"Ma io non ho paura di te." Mormorai con tono deciso, rimanendo ferma ed impettita nella mia posizione, sembrando quasi una statua di marmo.
"Perché continui a mentirmi?" Domandò in maniera abbastanza sadica il demone, ridacchiando divertito ed avvicinandosi a me per respirare il mio odore. "Sento su di te l'inconfondibile profumo della paura, e la cosa mi eccita."
"Sei e sarai sempre un maniaco, Levi Ackerman." Mi allontanai da lui di un passo, con un'espressione disgustata stampata sul volto. Il demone però, non contento della mia reazione, mi afferrò senza alcuna delicatezza per la vita, sollevandomi da terra e trasportandomi con estrema facilità in una camera da letto con i mobili vecchi e antiquati. Nella stanza si respirava un'aria davvero pesante, anche perché non c'erano finestre o fonti d'illuminazione sufficienti a rendere il posto un po' meno lugubre.
Il demone si sedette sul letto al centro della stanza, facendomi accomodare accanto a lui. "Cosa è successo prima del nostro incontro e prché non ne hai voluto parlare? Dimmelo, (Y/N), lo sai che io non ti giudicherei mai."
Mi strinse con estrema delicatezza, iniziando ad accarezzarmi i capelli come per tranquillizzarmi, parlandomi con lo stesso tono di chi sta cercando di far mantenere la calma ad un cucciolo ferito, ma tutto ciò non bastò a far rallentare il mio cuore che batteva come impazzito.
"Levi, ti prego. Non domandare cose di cui so che non t'interessa minimamente la risposta, odio l'ipocrisia nelle persone."
"Ma a me interessa eccome la risposta, dolcezza." Ghignò il demone beffardo, afferrando una ciocca dei miei capelli per poi iniziare a giocarci. "Sei il mio giocattolino, dopotutto."
"Già, sono soltanto un giocattolino, non è vero? Allora evita di pormi domande sul mio stato, dato che per te non sono niente. Non chiedermi più niente che mi riguardi personalmente perché non ho assolutamente intenzione di darti una risposta." Mormorai stizzita, meravigliandomi persino delle mie stesse parole: stavo parlando esattamente come una stupida ragazzina dal cuore infranto, cosa cavolo mi era preso? Levi non si era mai interessato a me, voleva soltanto divertirsi... Eppure perché ci ero rimasta così male quando aveva pronunciato la parola 'giocattolino'?
"Che c'è, ti sei offesa?" Continuò Levi a stuzzicarmi mentre gli brillavano gli occhi di uno strano verde fosforescente, divertito dalla mia reazione. "Volevi che tra di noi ci fosse qualcosa in più? È così, (Y/N)?"
"Assolutamente no." Replicai con fermezza, scostandomelo di dosso senza alcuna delicatezza. "Sei solo un vile e disgustoso demone senza alcun sentimento! Non voglio assolutamente che ci sia niente tra noi due, anzi."
Non appena pronunciai quelle parole, il ghigno divertito di Levi si trasformò in una linea dura e severa, quasi come se le mie parole lo avessero infastidito in qualche modo. "Allora perché poco fa sembrava che fosti rimasta offesa dalle mie parole? Perché sembravi odiare così tanto il modo in cui ti avevo chiamata?"
"Perché io non sono il giocattolino di nessuno, demone. Ho accettato di fare quelle cose con te solamente perché mi sentivo sola, perché mi mancava il contatto fisico. Ma, adesso che è chiaro quali siano le tue vere intenzioni, me ne andrò via." Senza proferire parola, mi alzai in piedi ed iniziai a camminare verso l'uscita, con passi lenti ma decisi.
"No, aspetta!" Urlò il demone, con una punta di panico nella voce, afferrandomi alla svelta un braccio per poi tirarmi verso di sé. Gocce di sudore gli imperlavano la fronte, era visibilmente nervoso... Ma per cosa, poi? "Aspetta, non andare. Io... Io ti-"
Angolo Autrice
Eh.
Capitolo arrivato un po' in ritardo ma... ECCOLO QUI!
Volevo innanzitutto ringraziare sofiahiphop09 per il disegno che ha fatto :')
Grazie infinite per aver avuto la pazienza di fare un disegno per questa storia, sei stata davvero dolcissima :')
E niente, ci vediamo al prossimo capitolo!
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Metal Claws - (Lemon) Levi Ackerman X Reader
Fanfiction(Y/N) è una ragazza triste, grigia, completamente vuota. Non è apparentemente spinta o animata da nessuna passione, il che rende ancor più deprimente la sua esistenza. Questo fino a quando non incontra Levi, un antico demone dall'aspetto di un sensu...