28. True Feelings

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Levi's Pov

In vita mia non avrei mai pensato di provare dei sentimenti veri per qualcuno: sono sempre stato così accecato dalla brama di sangue e morte da dimenticarmi persino che esistessero le emozioni. Ho vissuto in un perenne stato di pazzia, dentro al quale non vi era posto per cose come l'amore e la pietà: dopotutto sono un demone, è normale per me allontanare tutti i sentimenti dal mio cuore per lasciar posto all'odio e alla voglia di uccidere.

Eppure con (Y/N) era stato tutto diverso: quando la conobbi avrei soltanto voluto ucciderla per bearmi del suo terrore, eppure nei suoi occhi c'era un qualcosa di strano che mi impedì di farlo. Lei era già morta dentro, il suo cuore era più freddo del ghiaccio e assomigliava in tutto e per tutto a un demone, tanto che vidi persino me stesso dentro ai suoi profondi occhi (E/C).

E poi mi ero affezionato.
Il tempo trascorso con lei, seppur poco, mi era bastato per farmi provare nuovamente qualcosa e risvegliare una parte del mio cuore ormai indurito da tempo; avrei soltanto voluto che la nostra storia durasse in eterno, eppure sapevo già che presto sarebbe tutto finito.

(Y/N) non era del tutto come avevo immaginato, ma bensì un essere decisamente più complesso: dietro quel sorrisetto furbo si nascondeva un ghigno sadico, dietro quegli occhi tanto ammalianti vi era lo sguardo di un vero assassino. (Y/N) era semplicemente così: pazza, deviata, marcia sin dentro al midollo, con una concezione di giustizia alterata e folle che soltanto un altro pazzo avrebbe trovato giusta.

Lei era Metal Claws, il serial killer che per mesi e mesi aveva terrorizzato gli abitanti del luogo: avevo già notato il fatto che parlasse da sola in luoghi appartati e si autolesionasse in alcuni punti del collo come se qualcuno l'avesse strozzata, ma mai avrei pensato che la ragione dietro questi gesti fosse così malata.

Lei era l'artefice del suo stesso mostro, la sua mente divisa inequivocabilmente in due parti separate, l'una che non riusciva mai a prevalere completamente sull'altra, creando uno stato di sospensione dal quale nessuno avrebbe potuto tirarla fuori.

Ma allora qual era la vera (Y/N)? La ragazza dolce ed ironica che avevo imparato ad amare oppure la folle e spietata assassina che non si sarebbe fatta scrupoli a distruggere una vita umana?

Ancora non sapevo niente di tutto ciò, l'unica cosa che sapevo era che il mio cuore era appena stato spezzato e probabilmente nessuno sarebbe stato in grado di guarirlo.

"Levi, devi andare da lei. Devi parlare." Dissi a me stesso, con gli occhi che mi prudevano a causa delle lacrime che stavo così disperatamente tentando di trattenere. Allora strinsi il pugno e, dopo aver spiegato le mie ali, mi lanciai all'inseguimento, sperando che non fosse troppo tardi.

Un inconfondibile aroma arrivò alle mie narici, guidandomi verso una pista che conduceva esattamente nel cuore della foresta, a circa cinquecento metri dalla mia posizione attuale. Sperai tanto che (Y/N) non avesse commesso sciocchezze in quel breve periodo di tempo nel quale l'avevo lasciata andare, ma l'odore di sangue era sempre più presente nell'aria e la cosa mi preoccupava.

Finalmente arrivai alla fonte di quell'odore, ma fortunatamente il sangue non apparteneva a (Y/N).
La ragazza era rannicchiata a terra in evidente stato di shock con la schiena contro un albero e gli artigli metallici completamente ricoperti di sangue.

Accanto a lui giaceva il suo compagno di scuola Jean, con la gola completamente squarciata e altri graffi in tutto il corpo: era morto con gli occhi aperti ed un'espressione di terrore sul viso, quasi come se non si aspettasse di morire in quella maniera così brutale e spietata.

"Cosa è successo?" Domandai con una punta di panico nella voce, abbracciando la ragazza dalla chioma infuocata per tentare di tranquillizzarla un po'.

"Io... Non volevo..." Fu l'unica cosa che riuscì a dire, sconvolta com'era. Aveva gli occhi pieni di lacrime e il labbro che le tremava, era evidente che non l'aveva ucciso di sua spontanea volontà. "Lui era dietro gli alberi, aveva sentito tutto. A-aveva scoperto di Metal Claws, n-non potevo lasciare che lo dicesse a nessuno."

"Stai tranquilla, tutto si risolverà." Sussurrai mentre la accarezzavo, in un tono forzatamente paterno. Niente si sarebbe risolto, da quel momento le cose sarebbero solo peggiorate in maniera drastica: quel ragazzo che era appena stato ucciso era il fidanzato di Marco, il più potente di tutti i demoni.

Quando Marco avrebbe scoperto della morte del suo amato, per (Y/N) non ci sarebbero state più possibilità di vivere: il demone non si sarebbe dato pace finché non avrebbe catturato il colpevole dell'omicidio e, una volta trovato, era sicuro come l'oro che non gliel'avrebbe fatta passare liscia.

"Dobbiamo fuggire, (Y/N), sei in pericolo: se Marco ci trova ci ucciderà." Presi in braccio la ragazza ancora in stato di shock, cercando di pensare ad un posto dove fuggire per sempre: non m'importava di trascorrere per il resto della mia vita un'esistenza da fuggitivo, l'unica cosa che adesso desideravo era mettere al sicuro la ragazza che amavo.

Ragionare lucidamente in quel momento mi pareva quasi impossibile: pensieri su pensieri si accavallavano nella mia testa, tanto che tutte le possibili soluzioni mi sfuggivano dalle mani come polvere al vento. Cosa avrei dovuto fare? Dove sarei dovuto fuggire? E, soprattutto, sarei riuscito a proteggerla?

"Jean..." Mormorò una voce familiare in tono incredulo, quasi come se la persona in questione non volesse ancora accettare la realtà che i suoi occhi stavano vedendo: il Re dei Demoni aveva davvero un ottimo fiuto, era stata davvero una pessima idea pensare che ci avrebbe messo più di un minuto per riconoscere l'odore del sangue del suo amato.

Adesso ero davvero nei guai, come avrei fatto a salvare sia me che (Y/N) dall'atroce destino che il fato aveva in serbo per noi?

Angolo Autrice

Finalmente questa storia sta giungendo al termine, finirà tra massimo un paio di capitoli e sono davvero eccitata per il finale.

Intanto, perché non andate a leggere la nuova storia che sto scrivendo? Si chiama "Il Servo Del Principe" ed è una storia gay che parla del rapporto complicato tra un nobile e la sua guardia del corpo, che presto capiranno di amarsi profondamente.

Grazie di tutto e ci si vede alla prossima!

Metal Claws - (Lemon) Levi Ackerman X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora