"Cosa stai dicendo, Levi? Ti sembra forse uno scherzo da fare?" Domandai con fare perplesso, quasi irritata da tanta irriverenza.
"Non sto scherzando, (Y/N)." Sibilò con tono triste il demone, senza mai perdermi di vista nemmeno per un secondo. "A uccidere quell'uomo sei stata tu!"
***
Levi's pov
Qualcosa cambiò negli occhi di (Y/N) nel momento nel quale l'accusai di aver tolto la vita a quell'uomo. Il suo sguardo divenne più freddo e duro, le sue mani iniziarono a tremare.
Mi spinse via, scendendo dalle mie braccia e allontanandosi di un paio di passi, continuando tuttavia a rivolgermi la stessa occhiata piena di rancore e odio. Poi, improvvisamente, uno strano sorriso comparve sul suo volto; (Y/N) estrasse dal giubbotto di pelle un piccolo cofanetto in legno, aprendolo e indossando il suo contenuto, ovvero un piccolo oggetto metallico con cinque artigli affilati.
"Ebbene sì, mio caro Levi, io ho ucciso quel bastardo." Disse la ragazza con uno strano tono di voce che non sembrava neanche più il suo, ammettendo il suo crimine con un'alzata di spalle. "Piacere, il mio nome è Metal Claws."
Spalancai gli occhi, non sapendo come reagire alla sua rivelazione. Metal Claws? E chi era Metal Claws?
Certo, in città avevo sentito spesso vociare di sparizioni misteriose e cose simili, ma non avrei mai potuto pensare che ci fosse (Y/N) dietro tutto questo. L'unico sentimento che provavo in quel momento era un qualcosa che mai mi sarei sognato di provare, un misto tra tristezza, delusione e incredulità. "Perché l'hai fatto? Perché hai commesso un crimine così aberrante?""Mia madre è morta a causa di quell'uomo, lui doveva pagare." Fu la semplice risposta della ragazza dai capelli color fuoco, che adesso sembrava così distante e ostile nei miei confronti. "Io non voglio che la gente malvagia faccia del male agli innocenti, è una cosa che non riesco proprio a sopportare."
"Perché hai tenuto il corpo di tuo padre in casa? Hai persino finto che fosse ancora vivo quando sono entrato nella tua stanza."
"Perché è mio padre." La voce di (Y/N) s'incrinò, quasi come se stesse facendo fatica a parlare. "Lui è mio padre e gli ho voluto bene. Non sono ancora riuscita ad accettare la sua morte, non ne ho avuto la forza. Durante i suoi ultimi momenti continuava a dimenarsi, ad insultarmi e a scalciare come un animale in trappola, e io non ho potuto dargli una morte degna. Nonostante in vita fosse stato un vero pezzo di merda, io volevo concedergli almeno quest'ultima cosa; non ci sono riuscita, e il pensiero mi perseguiterà per sempre."
"Sei pazza." Sibilai a denti stretti, con il cuore che mi duoleva dentro il petto, quasi come se una parte di me non volesse accettare il fatto che (Y/N) fosse una persona del tutto diversa da come pensavo.
"No, non è vero!" Urlò con la rabbia che le ardeva dentro gli occhi, puntandomi contro i suoi artigli argentei che chissà quanto sangue avevano assaggiato. "Anche tu uccidi le persone ma, mentre tu lo fai per puro e semplice divertimento, io lo faccio perché vorrei provare a cambiare qualcosa. Questo mondo è corrotto, pieno di gente senza morale che non si farebbe scrupoli a far del male agli innocenti, io sto soltanto provare a migliorarlo!"
"Ma io sono un demone, è nella mia natura uccidere e sono stato creato per questo. Tu, invece, sei solo un'essere umano. Che diritto hai per fare il lavoro di Dio, eh? Chi ti da il permesso di fare una cosa simile?"
"Sei soltanto un incoerente." Disse con tono basso la ragazza, avvicinandosi a me per poi scoprire il collo. "Forse hai ragione, sono soltanto una peccatrice. Allora puniscimi, Levi. Uccidimi e poni fine a tutto questo."
Nei suoi occhi c'erano tanti sentimenti contrastanti tra di loro: rabbia, dolore, il desiderio di continuare a vivere...
La paura fu l'unico sentimento che non riuscii ad intravedere, forse perché (Y/N) non ne aveva mai provata realmente. Dopotutto lei era fatta così: impavida e determinata a non arrendersi erano le sue due più grandi qualità, quelle che mi avevano colpito sin dall'inizio.Deglutii in maniera nervosa, rimanendo immobile. "Non posso ucciderti." Sussurrai con quel poco di voce che mi restava, mentre dentro di me si combatteva una guerra interiore di sentimenti e pensieri contrastanti. (Y/N) aveva ucciso così tante persone, eppure non sarei mai riuscito a porre fine alla sua esistenza; questo perché, forse, lei era l'unica ad essere riuscita a far breccia nel mio piccolo e freddo cuore che ormai non provava niente da molto tempo.
"Non ti posso uccidere, io ti amo."
Quello che vidi successivamente mi stupì come mai niente aveva fatto.
"Sei patetico." Sussurrò la ragazza con tono acido, ma i suoi occhi tradivano i suoi veri sentimenti: (Y/N) stava piangendo, e quelle erano lacrime di commozione. "Sei davvero patetico, Levi."La ragazza dalla chioma di fuoco si voltò rapida, iniziando a correre via da me. Allungai inconsciamente la mano, come per fermarla: cosa avevo appena fatto? Avevo egoisticamente svelato i miei sentimenti come una ragazzina innamorata, mandando a quel paese anni e anni di strafottenza, sarcamo e menefreghismo, le stesse caratteristiche che componevano la maschera che ero costretto ad indossare.
Un demone non può permettersi sentimenti positivi. Un demone è stato creato soltanto per portare morte e dolore. Un demone non può amare nessuno, figurarsi un essere umano.
Strinsi i denti, decidendo saggiamente di non seguirla: avevamo entrambi bisogno di stare da soli e riflettere sul da farsi, soprattutto io.
Accidenti, perché mi ero innamorato proprio di lei?
Angolo Autrice
Bene bene bene, spero vi sia piaciuto questo capitolo.
Purtroppo non so ogni quanto potrò aggiornare, dato che sono in vacanza in Inghilterra e non so quando avrò un momento libero per scrivere.
Grazie a tutti quelli che continuano a seguire questa storia e ci su vede presto!
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Metal Claws - (Lemon) Levi Ackerman X Reader
Fanfiction(Y/N) è una ragazza triste, grigia, completamente vuota. Non è apparentemente spinta o animata da nessuna passione, il che rende ancor più deprimente la sua esistenza. Questo fino a quando non incontra Levi, un antico demone dall'aspetto di un sensu...