Avevano parlato più del dovuto. Ore ed ore. Sdraiati su quelle leggere lenzuola. Nessuno dei due aveva sentito il tempo che avevano utilizzato. E senza volerlo... senza nessuna intenzione... aveva Bianca abbracciando la sua vita. Il suo respiro tiepido sul suo collo, facendogli rizzare la pelle da un po' di tempo, con gli occhi chiusi, e ancora avvolta in un sonno profondo. Era più carina quando dormiva. Gli provocava scoparla in quello stesso istante. La voglia di farglielo non se n'era andata. Al contrario era aumentata, è che con lei... con Bianca non si sapeva più. Moriva per toglierle i vestiti, e farglielo soavemente, svegliandola con un delizioso orgasmo che avrebbe ascoltato con piacere. Si rileccò le labbra. Ora guardandola dormire. Bella e fottutamente sensuale... pensò ora.All'improvviso un leggero sospiro uscì dalle labbra di Bianca. Aprì gli occhi lentamente, incontrandosi con gli occhi di Juan.
- Maledizione... - si affrettò a dire lei. Leggermente inorridita. Ritirò rapidamente le braccia dalla vita di Juan. Aveva dormito molto. E poteva giurare che non ricordava niente di ciò che era successo. - Perché...? - sussurrò senza sapere perché si era svegliata tra le braccia di lui. - Cos'è successo?
- Pensavo che lo ricordassi. - le disse lui. Con un sorriso sulle sue labbra che non fece altro che preoccupare Bianca. - Ci siamo divertiti molto, bella...
- Basta, dimmelo. Per favore... - lo pregò, cercando di ricordare almeno un frammento.
- Vado a farmi la doccia...
- Juan per favore. - tornò a dirgli lei.
- Ti ho scopata. - le disse ridendo. Aprì gli occhi. - Tu me lo hai chiesto quindi...
- Cosa?
- Mi hai sentito. - si mise in piedi, con lei ancora sulle lenzuola stese sul pavimento. In uno stato di schok.
- Sei un completo imbecille! - gli gridò.
- Sì, sì, sì... - Juan aprì le porte consumate del piccolo bagno. Si tolse la maglietta.- Un idiota.
- Calmati.
- Come faccio a calmarmi? - lei si mise in piedi, raggiungendolo fino al bagno. - Sei un maledetto porco... - gli tornò a gridare, per questo Juan l'aveva presa dalle braccia. Fermandola. La schiacciò contro la parete, lei non poteva nemmeno muoversi. Non sarebbe mai riuscita a uguagliare la sua forza.
- Se sono un porco perché hai lasciato che ti facessi quello della scorsa notte? - le ricordò. Un leggero surriscaldamento passò tra i due. Ricordando quando lei si fosse lasciata prendere da lui, in tutti i modi. A Bianca la fecero arrossire.
- Non insultarmi più se non vuoi che ripeta quello che abbiamo fatto ore fa...- Ti odio...
- Anche io...
- Mi fai schifo...
- Sì, bella quello che dici tu. - roteò gli occhi. Leggermente dispiaciuto dalle sue parole. - Un'altra cosa, non ti ho scopata, né lo farò. Non sei il mio tipo e non starò mai con una bambina come te... di quelle, che si credono chissà cosa e alla fine...
- E alla fine ti finiscono facendoti diventare tanto che finisci masturbandoti solo nel bagno.
- Che belle parole.
- Dimmi che è una bugia, Juan.
- No, non lo è... ho finito per masturbarmi la scorsa notte, perché non finirò mai di venire con qualcuna come te.
- Sì Juan, come no. - cercò di separarsi da lui. Per non piangere di fronte al suo viso. Le sue parole la ferirono nel profondo, moltissimo, però lui sembrava non notarlo. - Lasciami!
- Ancora non abbiamo finito di parlare.

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Sequestrata #1.
Chick-LitQuando Juan Luis Londoño Arias, uno dei criminali più ricercati a Medellín e in tutto il mondo, è convocato per il sequestro di cinque ragazze milionarie a Las Vegas, non dubita neanche un secondo per accettare l'offerta. Ciò che non ha calcolato...