Sequestrata «19»

818 19 0
                                        


Canzone per il capitolo:
Amor - Ricky Martin

Juan aprì la porta, qualcuno lo fece retrocedere di alcuni passi all'essere spinto.

- Oh accidenti... che bello è? - Mario gli sorrise. Prima guardando lui, e poi passando i suoi occhi per tutta l'anatomia di Bianca. - Ti stai divertendo?

- Che cazzo ci fai qui? - Juan camminò fino a lui, collocandosi istintivamente davanti a Bianca.

- Vengo solo a dirti che io ho già compiuto la mia fottuta parte dell'accordo. - lo guardò negli occhi. Era teso e affannato forse cercava risposte.
- Ma vedo che tu non muoverai nemmeno un solo dito, infatti, te la stavi per scopare.

- Vattene.

- Non ti è bastato che l'altra volta ti hanno lasciato lasciato a pezzi? Va... Juan non fare il grande con me, che non ti va bene.

- Ma vattene!

- Per lei. - gli domandò Mario, furbo, allora Juan non sapeva cosa rispondere. La indicò con un dito e cercò di andarsene a passi lenti fino a Bianca che si nascondeva dietro Juan.
- Che bel didietro ha la tua amica...

- Se non te ne vai, non la smetterai di piangere quando ti romperò i testicoli, imbecille.

- Bello eh? Perché non glielo dici Juan, dille che alla fine finirai per atterrarla nel posto più marcio di tutta la Francia.

A Bianca le venne un brivido. In un modo o nell'altro iniziava a confidare molto in Juan, tanto... come per affermare che non l'avrebbe toccata, che non si sarebbe permesso di ucciderla.

- È a te che non esiterò a romperti la faccia. - Juan lo spinse, il corpo di Mario si dondolò nel suo posto, retrocedendo di un paio di passi.
- Non intrometterti nei miei problemi figlio di puttana... - lo spinse di nuovo, questa volta più forte. I suoi muscoli erano tesi. Non sopportava che nessuno gli dicesse quello che doveva fare. Che qualcuno gli desse ordini. E il peggio... che lo lasciassero male di fronte ad una ragazza, in questo caso... di Bianca. Mario andò a sbattere nella parete con la seguente spinta, Bianca optò di retrocedere.
- Mi hai sentito? - gli domandò Juan, parlando a Mario.

- Non mi fai paura, figlio di puttana.

- Scusa? - lo attaccò forte alla parete, dandogli un duro colpo nello stomaco. Mario restò senza respiro, per poi tornare ad agire. - Sarà meglio che te ne vada se non vuoi finire peggio... capito? - gli domandò. Mario non lo rispose, preferiva restare in silenzio, che umiliarsi ancora di più. Juan gli si avvicinò all'orecchio, lo prese dai bordi della sua maglietta, alzandolo lievemente.
- Non metterti con lei, è chiaro? Ti spiegai molto bene il primo giorno chi stava a carico di chi... - gli si avvicinò all'orecchio. - e lei è mia.

- Ti sta avvelenando... l'unica cosa che otterrà è che ti mettano in carcere, non essere così imbecille.

- Io saprò cosa fare. 

- Sarà tardi... - Juan lo abbassò. Il corpo di Mario tornò al suolo, leggermente asfissiato. - Quando vorrai cambiare opinione... - Mario guardò indietro, dove Bianca continuava ancora a guardare i due, senza ascoltare niente. - lei ti avrà cambiato per sempre.

Now I look into her eyes
and I can see it
I know the reason to stay
although they say:
“Deja, deja cuidado que te quema.”
They'll say it over again:
“Amor te quema.”
Pero, deja lo hago por ella
I'd do it over again
Sólo por ella.

Sequestrata #1.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora