Prologo

181 44 11
                                    

Il buio completo.

Il vuoto che sento mi uccide da dentro.

Lacrime salate ricadono sul pavimento rosso.

Rosso di sangue. Il mio sangue.

Merito di soffrire, merito questa pugnalata al costato, merito di morire.

La colpa è solo mia. L'unica carnefice qui sono io.

Vittima del suo stesso sbaglio; ridicolo forse?

Urlo ancora, disperata e affranta.

Mamma non si muove, Anna è sparita ed io sono sola.

Lo sono sempre stata, d'altronde.

Voglio accendere la luce, voglio vedermi in faccia, voglio conoscere il mostro più grande di tutti: Dafne Rainaldi.

Ho tredici anni e ho capito che i supereroi non esistono.

I buoni non esistono e il bene non esiste.

«Dio, se mi senti, prendimi con te» urlo, riunendo tutta la voce rimastami.

Le fitte al costato si fanno più forti, la mia bocca ha un sapore agro, forte e..e sa di sangue.

Questo supplizio sta per finire.

Deve finire.

Il suono di una sirena.

Tanti passi che si avvicinano a me.

Tremo.

Poi, chiudo gli occhi.

Forse è veramente la fine.

SPAZIO AUTRICE

Se siete qui è perché probabilmente avete sentito parlare della mia storia o perché la sfortuna ha voluto così🤣

Vi chiedo di continuare a leggere se almeno un po' il prologo vi è piaciuto perché "Non è sbagliato" vi regalerà tante sorprese!

Detto questo, vi consiglio di scorrere in basso e continuare a leggere la mia storia!

Vi chiedo ancora un ultimo aiuto: commentate e lasciate un commento alla mia storia, non costa nulla, giuro!

Non è sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora