Capitolo 8

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DIEGO

Come si può dormire quando si ha il cuore che sembra stia per esplodere?

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Come si può dormire quando si ha il cuore che sembra stia per esplodere?

Come si può aver vissuto per diciotto anni senza aver provato un'emozione del genere?

Le sue labbra sono la cosa più bella che io abbia mai visto. Così carnose, così piene che non ne vuoi sapere di staccarti.

È stato il nostro primo bacio se escludiamo quello che le ho dato di nascosto a stampo quando dormiva all'età di undici anni.

Era un angelo già da allora.

Ero cotto di lei, non riuscivo a non pensarla per più di un minuto.

Il mio mondo girava intorno ad una sola persona: Dafne Rainaldi.

Siamo cresciuti insieme ed era l'unica in grado di capirmi in tutto e per tutto anche se la nostra amicizia ha avuto sempre degli alti e bassi.

Non riuscivo a comprendere alcuni lati del suo carattere, il suo essere sempre così scorbutica e odiavo con tutte le mie forze la sua lingua tagliente.

Nell'estate del 2010 chiesi a mia madre se mi potesse aiutare a capire i comportamenti della mia amica, ma lei non mi fu molto d'aiuto.

Anzi, mi disse «sta crescendo e, se non ti sbrighi, se la prenderanno gli altri la tua Dafne».

Io sbuffai, ma decisi di non dichiararmi per lei.

 Insomma, mi faceva sempre irritare e mi conosceva così bene che mi poteva tenere testa in tutte le situazioni.

Decisi che era meglio rimanere amici.

Ma, come al solito, mia madre aveva ragione: i ragazzi le iniziarono a girare intorno e lei fu così contenta di raccontarmi il suo primo bacio con un certo Matteo Bolle.

Peccato che, qualche settimana prima, il suo primo bacio fui io a darglielo.

Me lo ricordo come se fosse ieri: stavamo dormendo a casa mia e lei era così bella in quel pigiamino con i coniglietti che non riuscii a resisterle. Dormiva come un angioletto, mi avvicinai a lei e le diedi un piccolo bacino sulla bocca e le sussurrai un "Buonanotte, tigre".

Esercitava un certo fascino già a quel tempo.

Il 2012 fu un anno terribile per la nostra amicizia.

Lei sembrava sempre agitata, sempre più strana e distante. Non voleva neanche che la toccassi e odiava farsi vedere in giro con me.

Gli chiesi più volte se c'era qualcosa che non andasse, ma lei non  rispondeva mai alle mie domande e così, stufo di quella situazione, cambiai banco e mi misi vicino a Marco Petrucci.

E Dafne si allontanò ancora di più da me: bella mossa, coglione!

Odio i suoi modi di fare, odio le sue lentiggini, odio le fossette che gli si formano quando sorride, odio quello sguardo da perfettina che la contraddistingue ma, Dio, quanto la amo!
 
È l'unica capace di farmi mandare in panne il cervello ed è l'unica in grado di farmi emozionare così tanto.

Sono qui da un'ora a pensare a lei, come un cretino.

Io, Diego Ercolini, colui che non ha bisogno di nulla per far cadere le donne ai suoi piedi mi sono fatto intrappolare dalla ragazza più complicata della terra!

Perché Dafne è così: è tutto e niente, il bianco e il nero, il sole e la luna, il giorno e la notte.
 
Non si riuscirà mai a comprenderla: anzi, quando pensi di aver capito qualche sua mossa in quel momento lei ti spiazzerà facendo tutto l'opposto di quello che avevi pensato.

Ha quegli occhi color cioccolato fondente che mi viene voglia di fissarli continuamente, sono occhi grandi che rivelano la troppa tristezza che si porta dentro.
Ha troppa rabbia, ha troppo rancore.

Vorrei riuscirla a salvare, ma come può una persona che vive nel passato amare nel presente?

SPAZIO AUTRICE

Vi è piaciuto questo capitolo dal punto di vista di Diego?

Il bello e impossibile si è preso una bella sbandata per la nostra Dafne a quanto pare.

Ma cosa farà? Si dichiarerà o continuerà a fare l'eterno indeciso?

E Dafne riuscirà a sconfiggere i mostri del passato?

Commentate e votate, mi raccomando!

P.S. Mi scuso per eventuali errori ma scrivendo dal telefono mi potrebbe essere sfuggito qualcosa!

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