Capitolo 21

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Cara mamma,
è da tanto che non parliamo io e te. Ti sto scrivendo con le cuffie alle orecchie e la musica nel cuore. Nella canzone c'è una frase che mi riporta a te: "ovunque tu sia", dice il cantante.

Ovunque tu sia in questo momento ti chiedo se c'è il sole e se ti ricordi di me.
Ti ricordi di quella bambina sbadata che amava rincorrerti? Ti ricordi di quella bambina che ti voleva bene più della sua stessa vita?
Forse ti ricordi di più il momento in cui hai scoperto tutto, il momento in cui hai capito che tuo marito ti tradiva, il momento in cui hai capito che la persona che stava compromettendo il tuo matrimonio era proprio tua figlia.

Sono seduta sotto un albero nel giardino di questa nuova casa a pensarti.
Penso a quanto ti voglia qui con me in questo istante per rendere perfetti questi attimi.

Ovunque tu sia mamma, mi senti?
Oggi è una bella giornata e no, non è perché c'è il sole. O meglio, non è questa palla infuocata a darmi calore oggi, no. Sono due braccia, forti e robuste, che mi stanno facendo scaldare il cuore. Sono due braccia che già conosci mamma, sai?

Sono qui con Diego e mi ricordo benissimo di quando tu e Cinzia fantasticavate negli anni passati. Sognavate che i vostri due figli si amassero e trovassero una loro serenità e io credo di averla trovata.

Ho ancora paura ad amare, ma nonna dice che nella vita bisogna provare.
Sto facendo una specie di esperimento, quindi? Io spero che la riuscita sia buona e che non si torni al punto di partenza perché credo di non poter reggere ancora per molto.

Ho diciotto anni e voglio amare. Voglio poter dare quel poco che è rimasto di me a un'altra persona. Voglio sentirmi sua. Voglio essere felice.

Sai, mamma, in questo momento sto ridendo. Dicono che sia una cosa abbastanza semplice da fare, una specie di reazione nervosa, ma erano anni che non ridevo con il cuore.
Quel cretino di Diego mi sta facendo il solletico. Ops, scusa, credo che in una lettera indirizzata ad una madre non ci dovrebbero essere parolacce.

Purtroppo però questa lettera non può essere spedita.

Questa lettera è stata scritta con l'inchiostro della mente e direi che quest'ultima, in questi ultimi tempi, è parecchio confusa.

Chissà cosa fai tu mamma, chissà se sei felice per me, chissà se mi pensi.

Perché tu sei sempre al centro dei miei pensieri. Ovunque tu sia.

Torno da Diego, sono assorta nei miei pensieri già da troppo tempo.

Sempre tua,
Dafne.

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