Capitolo 5

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Diego mi fissa le labbra e si avvicina lentamente a me, ma io lo spingo via.

Non sono pronta. Per me l'amore porta solo distruzione.

E io non voglio che l'uragano Dafne si imbatta in Diego Ercolini. Sono una bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all'altro e l'ultima cosa che voglio è far del male al mio leone.

«Che ne dici se ti presento i miei amici?» mi domanda lui, cercando di rompere il silenzio.

«Non mi sembra il caso Diego» rispondo prontamente.

«Dai.. Qualcuno già lo conosci, altri si sono trasferiti qui da poco. Non ti faranno domande, sono tipi simpatici e ti faranno divertire» mi dice lui.

«Non hai un appuntamento con Clara?»

«Lo sai benissimo anche tu che non è importante. Sei gelosa per caso?»

«Ma di chi? Di quella?»

E ride, non so se per la mia espressione schifata al ricordo di quella o per altro.

«Dai monta su, tigre» mi dice lui e io non posso far a meno di sorridere.

«Ai suoi ordini, leone» gli dico stando sull'attenti.

«Ti adoro, lo sai?»

Anch'io ti adoro, ma lasciamo stare.

Montiamo in sella e ci avviamo verso il Bar cigno. Entriamo e devo ammettere che non è per niente male: le pareti sono chiare e fanno risaltare i divanetti rossi che sembrano molto accoglienti. Un bancone nero dalle rifiniture rosse riempie tutta la parte sinistra del locale, che è abbastanza affollato.

Fin troppo per i miei gusti.

«Vieni, andiamo dietro.. ci aspettano lì» dice e mi prende la mano, un gesto involontario che mi piace, ma non lo do a vedere.

Attraverso una porta nera entriamo in un'altra stanza, in cui ci sono tavoli da biliardo su cui giocano tre ragazzi e dei divanetti in cui sono sedute due ragazze.

Riconosco subito Marco Petrucci, il biondino a cui ho ceduto il posto vicino a Diego, il quale si avvicina a me tendendomi la mano.
È veramente un bel ragazzo, alto e ben piazzato con degli occhi azzurro cielo fantastici. Indossa un maglione a collo alto grigio e dei pantaloni blu; dal suo aspetto curato e impeccabile posso scommettere che provenga da una famiglia facoltosa. Nonostante cerchi di crearsi un'aria misteriosa e tenebrosa, invece di sembrare sexy e provocante, sembra ancora più buffo di come me lo ero immaginato.

Diego mi presenta a tutti come una vecchia amica e tutti mi sorridono felici mentre io sono nell'imbarazzo totale.

La prima a parlare è una certa Nicole Meloni, una brunetta alta e con un fisico invidiabile, i cui occhi verdi mi fissano con insistenza. Mi scruta e studia i miei movimenti e la vedo sorridere quando nota le mie mani intrecciate con quelle di Diego. Mi viene spontaneo rompere quel legame e Diego non sembra accorgersi del mio piccolo cambio d'umore: sono agitata e le mie mani stanno iniziando a sudare.

Interrompo i miei pensieri quando mi si avvicina Anastasia Belli, un vero uragano di energia: è bionda con gli occhi azzurri e mi è veramente simpatica. Credo sia una ragazza senza peli sulla lingua, che deve avere sempre l'ultima parola e con una risata che ti scalda il cuore.

Noi tre siamo l'una l'opposta dell'altra, ma credo che potremmo essere un trio speciale. quando immagino delle uscite tra donne, dei pigiama-party e delle lunghe passeggiate all'insegna dello shopping, mi accoro di star viaggiando troppo con la fantasia, ma vorrei davvero avere delle amiche con le quali fare delle comunissime cose da diciottenni.

Si passa poi ai due fratelli Rossi: Stefano e Andrea.
I due si somigliano tantissimo: Stefano ha la nostra età e sta in classe con noi, così come tutti gli altri del gruppo ad eccezione di Andrea, che fa il quarto. Anche loro sono due tipetti niente male, con un carattere allegro e con dei capelli scurissimi, per non parlare degli occhi color pece che ho quasi timore a guardare troppo a lungo per paura di cadere in dei pozzi profondi.

«Tu sei l'angelo custode che mi ha lasciato il posto in ultima fila vicino alla bomba sexy Diego Ercolini!» mi abbraccia Marco contento.

Io rido alla sua affermazione.

«Eh si.. sono veramente irresistibile!»lo prende in giro Diego, passandosi le mani tra i capelli.

«La modestia di quest'uomo è incredibile!» s'intromette nel discorso Nicole.

«Insomma cosa vogliamo fare belli ragazzi? Facciamo fare un giro della Città alla nuova arrivata?» domanda Andrea.

«Ti farò vedere i migliori locali della città e i migliori negozi per fare shopping mia cara» mi dice Anastasia «A proposito.. sabato sera vieni alla festa a casa dei Rossi!»

Mi fa paura il carisma della biondina e mi fa paura ancora di più il fatto che mi abbia quasi obbligato ad andare alla festa senza neanche domandarmi se ci volessi andare.

«Oh no, ti ringrazio.. Non sono tipa da feste»declino l'invito con un sorriso.

«E dai Dafne, vieni.. tu ami ballare» mi dice Diego.

«Amavo, Diego. Adesso non ho più fantasia» rispondo io, abbassando lo sguardo per non incontrare i suoi occhi.

«Scusate ma noi dobbiamo andare» dice agli altri Diego, afferrando la mia mano.

Con un attimo siamo già fuori dal bar.

«Come ti permetti di tirarmi così?» urlo io furiosa.

«Come ti permetti di non vivere?» urla lui di rimando.

«Ma cosa ne sai te? Cosa vuoi?» gli domando io, alzando di nuovo la voce.

«Dafne rispondi a queste semplici domande. Perché non ti lasci il passato alle spalle? Perché non riprovi a riprendere in mano la tua vita,eh?»

«Io non posso essere felice se loro sono morti!»

«È colpa tua se sono morti?» e dopo questa domanda mi si gela il sangue.

«Sì!» gli dico con le lacrime agli occhi prima di correre dentro a un taxi.

Un quasi bacio, nuovi amici e sensi di colpa: ecco il mondo di Dafne!

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