È stato uno dei risvegli più belli di sempre. Le mani di Diego mi cingevano la vita e lui, nonostante stesse ancora dormendo, non voleva mollare la presa. Era adorabile con quei capelli scompigliati e la bocca incurvata in un sorriso. Indossava una maglietta a maniche corte che faceva intravedere i suoi muscoli e dovetti trattenermi dal non toccarlo.
Decisi di non chiedergli nulla sul perché avesse deciso di dormire con me e lui fece la stessa cosa, decise di non chiedermi spiegazioni riguardo la mattina appena passata.
Una volta alzato, mi diede un bacio in guancia e mi salutò dicendo che era ora di tornare a casa.Sono divisa a metà: una parte di me è felice di aver fatto un piccolo passo in avanti verso il futuro, l'altra è sull'orlo di un precipizio, in balia delle forti emozioni.
Devo trovare un equilibrio, un posto da protagonista nella mia stessa vita.
Devo trovare la mia via, la strada per un futuro un po' meno buio di quello che mi si prospetta.È già sabato e le ragazze mi hanno convinta ad andare alla festa dei fratelli Rossi. Ho paura che il troppo alcool mi spinga a dire e fare cose inopportune o che qualcuno si avvicini troppo a me, ma ho deciso di rischiare.
Abbiamo deciso di prepararci a casa mia e rimango stupita dal fatto che Nicole e Anastasia non siano sconvolte dalle dimensioni della mia villa: proveranno da una famiglia facoltosa anche loro probabilmente.
So così poco di loro, ma non mi permetto di fare domande così come loro non azzardano a chiedermi del mio passato.
Mettiamo un po' di musica e iniziamo a ballare mentre sistemiamo i vestiti che abbiamo scelto prima in un negozio al centro di Roma.
Sembriamo delle pazze: Nicole ha scambiato il mio profumo come microfono, Anastasia salta sul letto e io rido mentre ondeggio i fianchi a ritmo di musica.
Le conosco da poco eppure sono riuscita ad aprirmi un po' con loro, cosa che non ero stata in grado di fare a Londra.
A Londra, nonostante facessi credere ai miei nonni di avere molti amici, ero sola. La colpa era la mia poiché non cercavo di creare alcun tipo di legame con le persone. Ero troppo insicura di me, troppo scossa per cercare amici.Nicole ha deciso che mi truccherà lei visto che la definiscono "la maga del make-up" mentre Anastasia penserà ai capelli.
Dopo quello che mi sembra un'eternità siamo tutte pronte e attendiamo l'arrivo di Gregorio che ci porterà alla festa.Credo che faranno fatica a riconoscermi: i miei capelli sono mossi e voluminosi e un rossetto rosso evidenzia le mie labbra carnose. Un ombretto scuro rende ancora più magnetici e profondi i miei occhi e i vestiti scelti dalle ragazze mi donano molto. Indosso un top nero di pizzo con maniche a tre quarti e una gonna nera abbastanza stretta; gli unici tocchi di colore sono la cintura rossa e la borsetta del medesimo colore.
Il viaggio in macchina dura poco poiché la villa dei fratelli Rossi non è molto distante. Saluto Greg, dicendogli che non ho bisogno di lui per il rientro e gli ricordo del nostro appuntamento per domani pomeriggio.
A quanto so i genitori di Andrea e Stefano hanno acconsentito a fare la festa nonostante siano fuori città. Il patto era che ci dovessero essere un massimo di trenta persone, ma a giudicare dalla massa di ragazzi che si accalcano sulla porta, credo proprio che la voce si sia sparsa più del previsto.
Anastasia e Nicole consigliano di passare sulla porta sul retro per entrare prima e per non litigare ancor prima che la festa inizi.
Appena entrate noto un Marco alticcio che cerca di reggersi in piedi nonostante abbia bevuto abbastanza. Marco ci nota e ci viene a salutare, quasi uccidendo due persone che stavano intralciando la sua strada.
«Amori mieiii» urla il biondino per sovrastare il volume altissimo della musica.
Io e le ragazze ci mettiamo a ridere e Marco sembra quasi offendersi, ma non credo si ricorderà di questa scena domani mattina.
«Vado a prendere un drink» dico all'orecchio a Nicole, mentre Ana cerca di sorreggere il biondo che non ne vuole sapere di stare in piedi.
«Ti accompagno» mi dice Nicole, che si avvia verso la cucina.
Lì incontriamo Stefano, intento nel riempire bicchieri e Andrea, preoccupato per i vasi cinesi della madre.
«Se mamma vede una sola crepa sui suoi vasi ci uccide» dice Andrea con le mani tra i capelli.
«Andiamo a prenderli e posiamoli in un mobiletto in cucina» gli consiglio, vedendolo in difficoltà.
«Sei un geniaccio!» mi bacia sulla guancia Andrea.
E proprio in quel momento scorgo Diego, scortato da Clara e da due biondine. Non è difficile descrivere l'abbigliamento di quelle tre oche: portano dei vestiti così succinti che non lasciano nulla all'immaginazione, mentre ai piedi indossano dei tacchi vertiginosi e non riesco proprio a comprendere come facciano a restare in piedi con quei trampoli. Faccio una smorfia di disgusto nel vedere come le tre ragazze si strusciano addosso a lui e credo di star per vomitare.
Mi allontano da quella scena e dopo aver aiutato il piccolo Rossi decido di scolarmi due shottini.
Nicole mi prende per mano e insieme iniziamo a ballare e ad ondeggiare i fianchi a ritmo di musica. Sono felice e l'alcool che ho in corpo non mi fa pensare ai mille occhi puntati su di me e sulle mie curve. Alzo le mani e ballo a ritmo di musica fin quando due mani non mi cingono la vita.
Mi volto e rimango un attimo pietrificata nel constatare chi ho davanti.
«Matteo?» domando.
1/2
Eccomi qua con un nuovo capitolo!
Che cosa succederà nel prossimo capitolo secondo voi?
Se non vi ricordate di Matteo andate a vedere il capitolo 8 (io non vi ho detto niente!)
A presto!
VOTATE, VOTATE E COMMENTATE! Aiutatemi a far crescere questa storia sempre di più!
Grazie ancora!
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Non è sbagliato
ChickLitDafne Rainaldi è tornata ed è più forte che mai. Ma riuscirà la sua corazza a resistere ai mostri del suo passato e ad un vecchio amore? Diego, sicuro e donnaiolo, la aspetta con ansia e vuole sapere. Indagherà sul passato di Dafne e proverà ad entr...