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I suoi baci sul mio collo mi svegliarono.
Io mi voltai e lui mi sussurrò:"Buongiorno".
Mi misi le mani davanti agli occhi e sorrisi, un po' mi vergognavo.
S:" Non ti coprire che sei bellissima"
Io gli lasciai un bacio sulla guancia e lui mi abbracciò forte.
S:" È stato bellissimo ieri sera"
Io annuì con la testa.
S:" Tu sei bellissima e con te tutto é bellissimo".
E:" Anche tu sei bellissimo" dichiarai per poi baciare le sue labbra.
S:" Ieri sera mentre cantavi ti guardavo e continuavo a volerti solo mia, le persone non ti dovevano nemmeno guardare perché tu dovevi essere mia. Però non avrei mai immaginato che il mio desiderio si esaudisse così velocemente..."
E:" Mai dire mai nella vita"
S:" Giá"
E:" Comunque ti ho visto mentre cantavo..."
S:" Lo so" disse sorridendo.
E:" E la canzone era per te"
S:" Questo lo speravo"
Mi iniziò ad accarezzare il viso ma io continuavo a vergognarmi.
E:" Chissà che brutta che sono, ieri sera non mi sono nemmeno struccata"
S:" Avevamo altro da fare, cose più importanti"
E:" Cretino!" Dissi ridendo.
Lui sorrise e poi sussurrò:" Comunque sei bella anche con il trucco sbavato"
E:" Ruffiano"
S:" No è la verità"
Io continuai a non crederci e lui iniziò a baciarmi il viso e il collo, poi si spostò sul petto per scendere fino al seno.
S:" Sei troppo bella voglio baciarti tutta"
E:" No che mi sciupi"
S:" Ecco quando fai la stronza poi... song pazz 'e te "Disse prendendomi i seni tra le mani.
E:" De Martí" provai ad imitare il suo napoletano.
Restammo a letto a coccolarci ancora un po' e poi ci alzammo. Andai in bagno e feci una doccia, lavai anche i capelli con uno shampoo di Stefano perché non c'era altro. Uscì dalla doccia, il mio trucco della sera precedente era diventato orribile e mi stava macchiando tutto il viso di nero ma per fortuna nella borsa tenevo sempre delle salviette struccanti.
Uscì in accappatoio per andare a prendere la borsa che la sera prima avevo lasciato all'entrata con tanta fretta.
S:"Dove vai?"
E:" Prendo la mia borsa"
S:" Vado io tranquilla"
E:" Va bene grazie" dissi rientrando in bagno.
Dopo poco lui tornò con la borsa, io presi le salviette struccanti e iniziai a passarne una sul mio viso che piano piano divenne fresco e pulito. Presi il phone e iniziai ad asciugarmi i capelli, dal vetro però vidi Stefano iniziare a spogliarsi.
S:" Mi faccio una doccia"
E:" Ci metto poco, cinque minuti e ho finito" dissi io cercando di sbrigarmi.
S:" Ma smettila"
Si tolse i boxer e io mi voltai velocemente di schiena. Lui iniziò a ridere ed entrò in doccia.
E:" Cosa c'è da ridere?" Chiesi continuando ad asciugarmi i capelli rivolgendogli le spalle.
S:" Come se non mi avessi mai visto nudo..." disse lui ancora ridendo.
E:" Erano altri tempi, era un rapporto diverso..."
S:" E smettila dai"
Io finì di asciugarmi, spensi in phone e andai in camera a vestirmi. Per fortuna nella borsa trovai una camicetta bianca pulita, per il resto indossai stessi pantaloni e stesse scarpe della sera precedente. Stefano entrò in camera in mutande e iniziò a vestirsi.
E:" Ma che cosa facciamo?"
S:" Ti porto a fare colazione"
E:"Ste non ho voglia di farmi vedere in giro con te" sbuffai.
S:" Non ci facciamo vedere"
E:" Impossibile"
S:" Se ci vedono ci inventiamo qualcosa dai..."
Lui continuò a vestirsi e io mi diedi una truccata veloce, poi mentre lo aspettavo mi feci una foto in giardino e la postai su instagram.

"Lui continuò a vestirsi e io mi diedi una truccata veloce, poi mentre lo aspettavo mi feci una foto in giardino e la postai su instagram

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Dopo poco anche Stefano uscì da casa e ci avviammo a piedi verso la pasticceria del quartiere.
S:" Fanno delle paste fantastiche!"
Ci tenevamo per mano, proprio come ai vecchi tempi, ed ero felice, tanto felice. L'uomo che amavo era di nuovo mio, la calma dopo la tempesta. Una tempesta durata però tanti anni, un continuo piangere, cercare di evitarlo e provare a dimenticarlo. Mi ero promessa che non mi sarei più fidata di lui, ma questa volta era diverso, lui era cresciuto e soprattutto maturato e si notava molto.
Continuammo a camminare per la strada mano nella mano, il sole splendeva e faceva anche abbastanza caldo.
S:" Siamo quasi arrivati"
E:" Meno male"
Lui voltò il suo viso verso di me e mi baciò di scatto.
Io all'inizio ricambiai poi però cercai di staccarmi.
E:" Ste per favore qui no"
Lui abbassò lo sguardo come se ci fosse rimasto male. Allora io mi guardai bene intorno, scrutai la situazione e notando solo poche persone abbastanza tranquille lo baciai. Lui sorpreso continuò con foga stringendomi i fianchi.
Successivamente continuammo a camminare e dopo poco arrivammo a destinazione. Un buonissimo profumo di paste fresche ci accompagnò dentro al locale dove prendemmo subito posto in un tavolino davanti ad una piccola finestra. Arrivò un cameriere e ci chiese di ordinare.
S:" Allora io prendo un cappuccino con una bomba alla crema"
E:" Anche per me un cappuccino però con un cornetto al cioccolato"
X:" Perfetto arrivano subito!" Disse il cameriere. Noi ringraziammo e dopo poco la nostra colazione era giá in tavola.
Le paste erano veramente buonissime infatti appena finite di mangiare Stefano ne ordinò un'altra che dividemmo.
E:" Non conoscevo questo posto ma è fantastico"
S:" Si io ci vengo spesso con Santi" si fermò un secondo e poi continuò:" A proposito, Santiago oggi é con me e andremo al parco dei cavalli, non so se sai dov'è però è molto bello sia per i piccoli che per gli adulti, ti va di venire?"
E:" Basta che non mi fate andare a cavallo" dissi ridendo.
S:" Vedremo"
E:" No dai non sono buona"
S:" Andrà Santi, una volta lo ho già portato e ci siamo divertiti un casino"
Io annuì e sorrisi.
Uscimmo dal locale e tornammo a casa, dove dopo poco arrivò Belen e lasciò Santiago a Stefano. Io mi chiusi in bagno per non farmi vedere. Fu l'unico momento in cui mi accorsi della cifra esuberante di chiamate perse di Francesca che avevo sul mio telefono visto che ero completamente sparita dalla sera precedente. Le feci subito un audio su whatsapp dove le spiegai tutto ciò che era successo e le dissi che sarei tornata in serata.
S:" Puoi uscire!" Urlò improvvisamente Stefano.
Io aprì la porta e Santiago corse ad abbracciarmi.
S:" Ciao Emma papà ha detto che vieni con noi dai cavalli"
E:" Certo piccolo"
Era dolcissimo e soprattutto assomigliava molto a suo padre, era il figlio che desideravano io e Stefano prima che lui mi lasciò, poi lui decise di realizzare i nostri sogni con un'altra.
S:" Allora siamo pronti?" Chiese interrompendo i miei pensieri.
E:" Si!"
S:" Allora si parte!" Disse lui prendendo Santiago sulle spalle.
Uscimmo di casa e salimmo in macchina.

L'esigenza di te (Emma e Stefano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora