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S:" Emma tranquilla ti porto io a casa"
E:" Prendo un taxi nessun problema"
S:" Emma non ti lascio andare da sola!"
E:" Non ho cinque anni eh..."
Mi guardò dritto negli occhi poi mi prese per un braccio e mi fece salire in macchina.
"Hai deciso tu quindi?" Dissi sorridendo.
Era molto tardi e durante il viaggio non parlammo molto. L'ultima cosa che riuscivo a ricordare era il suo sguardo protettivo che ogni tanto si voltava e mi vegliava poi non ricordavo altro....
"Non vedo nulla, dove sono?" Pensai.
Riuscivo a percepire un profumo familiare ma ancora non capivo. Dopo poco mi accorsi di essere a casa nel mio letto ma ancora mi chiedevo come ci fossi arrivata. Accesi velocemente la luce e cercai il telefono nella mia borsa che era appoggiata sul comodino. Guardai l'ora ed erano le tre e mezza. Decisi di rimettermi a dormire ma nel momento in cui stavo per spegnere la luce un piccolo bigliettino catturò la mia attenzione.
'Sono fuori davanti al portone, se ti va aprimi, buonanotte'
Capì velocemente che si trattava di Stefano e decisi di andare a vedere se c'era davvero. Aprì la porta e lo vidi lì, seduto su uno scalino a giocare con il telefono.
"S-stefano" sussurrai piano con la mia voce tremante.
Luì si voltò, sorrise e rispose con un "tesoro" .
Non capivo perché mi stesse chiamando così però era molto dolce...
E:" Ma cosa ci fai qui? Che é successo, non capisco!"
Vedevo che lui continuava a tremare per il freddo così lo invitai ad entrare. Andammo in salotto e lo feci sedere sul divano, nel frattempo io preparai un té caldo per entrambi.
E:" Su raccontami!" Dissi sedendomi vicino a lui.
S:" Ieri sera mentre eravamo in macchina ti sei addormentata, ma dormivi troppo bene Emma, non me la sentivo di svegliarti. Per fortuna sapevo dove abitavi e ho deciso di portarti a casa. Ho cercato le chiavi nella tua borsa, ho aperto, ti ho tolto le scarpe e ti ho messa a letto. Poi ti ho scritto un biglietto, sono uscito e sono rimasto fuori... sinceramente aspettavo il tuo arrivo."
Non riuscivo a credere a quello che avevo sentito... era stato molto dolce e protettivo nei miei confronti.
Lo abbracciai e gli sussurrai un "grazie" nell'orecchio. Quelle braccia...quanto mi erano mancate!
S:" Per te questo e altro" rispose lui.
Restammo abbracciati per un po' finché io non gli dissi "puoi restare qui questa notte, non ti lascio fuori come un cane". Lui mi sorrise.
E:"Io vado a darmi una lavata veloce e mi cambio i vestiti...metto qualcosa di comodo, appena finisco se vuoi puoi andare tu"
S:" Va bene grazie, intanto posso accendere un po' la tv?"
E:" Certo" risposi.
Andai in bagno ed entrai in doccia, poco dopo ero già fuori, presi un'asciugamano e lo avvolsi attorno al mio corpo bagnato. Poi mi diressi in salotto da lui. E:" Se vuoi puoi andare"
Si girò di scatto verso di me e mi fissò il corpo per qualche secondo, sinceramente lo feci apposta ad andare così da lui e lui fu molto stupito da questo mio gesto.
E:" Dai vai, ho lasciato l'acqua aperta!!" Dissi ridendo.
S:" Vado vado"
E:" Gli asciugamani puliti li trovi nel mobiletto bianco"
S:" Va bene grazie mille"
Io restai ad aspettarlo sul divano. Qualche minuto dopo sentì i suoi passi avvicinarsi...
Anche lui arrivó bagnato con un asciugamano legato in vita.
E:" Che fai non ti vesti?" Dissi sorridendo.
S:" E tu non ti vesti?"
E:" Io sono a casa mia, tu sei l'ospite"
Ci guardammo negli occhi.
S:" Allora vado a vestirmi" disse andando verso il bagno.
E:" No fermo!" Si voltó. "Puoi stare anche così.. fa caldo qua dentro"

L'esigenza di te (Emma e Stefano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora