Parte 17

475 19 0
                                    

STO fissando il vuoto assorto nei miei pensieri,cosa ho dovuto fare io, Dio solo lo sa per mantenere la mia faccia pulita.Cresciuto nell' oblio di questa grande città e penso a come invece è cambiata la vita.Ora sono usciti i sogni dal cassetto,perchè l'ho tenuto aperto e guardo a come si sta adesso,noi volevamo si questo.Nessun "non ce la farai" vale quanto un "non mollare",e io non mollo neanche morto a quello che mi da voglia di vivere,la musica.Ed ora penso a lei,che i miei veri sorrisi li ho fatti guardando i suoi bellissimi occhi.Ho sempre fatto attenzione a dimostrare affetto,per timore che dall'altra parte non ce ne fosse affatto,ma lei mi fa sentire come se fossi l'unica cosa di cui ha veramente bisogno.

Amed:"Ghali"dice facendomi distogliere lo sguardo da Simona,che dorme ancora.

Io:"Che c'è?"dico controllando le notifiche sul cellulare.

Amed:"Dai scendiamo per prenderci qualcosa all'autogrill"dice e annuisco.Ci fermiamo e io,Amed e Samuel lasciamo in macchina Charlie e Simona che dormono.Prendiamo dei tramezzini con delle bibite e dopo aver finito,li portiamo anche a loro.

Io:"Charlie, frate svegliati"dico e lui alza la testa guardandomi assonnato,gli do quello che ho comprato e inizia a mangiare.

Charlie:"Grazie,ma che ore sono"dice bevendo.

Io:"Quasi le sue del pomeriggio."dico e chiamo Simona,ma non mi sente per le auricolari e cosi le prendo e avvicinando all'orecchio sento che scorre una canzone di Ed Sheeran,anche romantica la tigrotta.

Io:"Buuu!"dico urlando vicino a lei,facendola finalmente svegliare.

Simona:"Cretino"dice imbronciata, alzando la sua testa  dal vetro.

 Io"Dai mangia"dico dandole la busta.

Simona:"No,non mi va ho il cranio che mi scoppia"dice massaggiandosi le tempie.

Io:"Aspetta forse ho qualcosa per il mal di testa"dico e cerco il medicinale nel mio zaino,lo trovo e lei lo prende,bevendo un po dalla mia bottiglia d'acqua.

Simona:"Grazie dottor Ghali"dice ridendo per poi uscire dalla macchina.

Amed:"Dottor Ghali,bella questa"dice ridendo con gli altri e poi la raggiungo.

Io:"Va meglio la testa?"dico avvicinandomi a lei, che fuma seduta su un muretto e annuisce,ma la vedo strana.

Io:"Mi dici che ti preoccupa?"dico cercando una risposta al perchè stia cosi.

Simona:"Niente"dice in modo freddo,cerco di capire cosa le prende e se le ho fatto qualcosa io,ma niente.

Simona:"Dai rientriamo in macchina"dice buttando il mozzicone,per poi prendermi per mano.Ci sediamo e ripartiamo subito,mentre parliamo con gli altri lei sorride e sembra spensierata,cosi mi rilasso anch'io vedendo che non c'è nulla che non va.

Nella mente di Simona:

STO in macchina e chiacchierando ripenso al sogno strano che ho fatto prima,c'ero io in una stanza bianca e  completamente vuota,potevo vedere tutto attorno a me e sentire quello che succedeva solo da una finestra che non riuscivo ad aprire.Ma nessuno sentiva e vedeva me,poi ad  un tratto ho visto Ghali con il viso stanco e triste che si avvicinava al vetro mettendoci una mano sopra,allora io ho appoggiato la mia alla sua ed appena l'ho fatto si è tutto spento.E' diventato tutto buio e fortunatamente Ghali mi ha svegliato,perchè chissà cosa altro avrei sognato.Arriviamo a Parigi e finalmente anche in albergo,che sono piu o meno le 6 del pomeriggio.Abbiamo le stanze tutte sullo stesso piano e ognuno ci entra,mentre io e Ghali andiamo nella nostra,  noto che dal balconcino si vede gran parte della Torre Eiffel ed è davvero una vista bellissima.Sto li a guardarla per un po ,ma poi decido di andarmi a fare un doccia e appena entro fa lo stesso anche Ghali. Finiamo di lavarci ed usciamo mettendoci gli accappatoi,per poi buttarci sul quel letto enorme.Lui prende una sigaretta dal comodino e la inizia a fumare guardando il soffitto pensieroso,poi mentre mi asciugo i capelli si volta e mi guarda in un modo strano.

Come andare in paradiso ma senza morire.  GHALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora