Parte 45

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STO gurdando il suo volto pensieroso è quasi indeciso se parlare meno.

Io: "Dai Ghali non tenermi sulle spine." dico un po tesa,a volte sa mettermi in ansia molto facilmente.

Ghali: "Tra soli 4 giorni esce il mio primo disco." dice subito dopo.

Io: "Davvero! Sono felice per te,ovviamente me lo farai ascoltare prima che esca,no? " dico ridendo per poi abbracciarlo. So che ha messo tutto se stesso in questo progetto.

Ghali: "Si ma non è tutto.Vorrei che tu venissi via con me, non vedrò Milano per un bel po,mesi.Ma io ti voglio." dice accarezzando la mia schiena.

Io: "Come? Ancora via? E io come faccio a mollare tutto? " dico allontanandomi dalla sua presa.
Lui mi guarda in silenzio,in attesa ed io penso.
Penso a come mi sentirei dinuovo così lontana da lui,penso a cio che voglio.
Sono appena uscita dall'ospedale e mi sembra di essere disorientata nella mia stessa vita, ma lui è l'unica certezza che ho.
Annuisco e mormoro un si.

Ghali: "Si, cosa? " dice insicuro.

Io: "Non so dove andremo, ma si cazzo che vengo con te." dico entusiasta.

Ghali: "Faremo un giro per tutta Italia, prima gli instore e poi i concerti." dice mentre mi lascia una scia di baci sul collo, facendomi il solletico.

Io: "Va bene, ma ora rimettiamoci qui sotto." dico con la mia pigrizia, indicando le lenzuola.

Ghali: "Ancora grazie per ieri,ogni persona sembrava veramente contenta. Anche io lo ero, grazie." dice serio.

Io: "Ma smettila di ringraziarmi." dico alzando gli occhi al cielo.

Ghali: "Invece si che lo faccio. Per delle ore mi hai fatto dimenticare che sono nato nello stesso giorno in cui è nato lui,mio padre. E che nonostante questo non abbiamo mai passato un compleanno felice assieme.
Dall'infanzia odio il mio compleanno.
Perché mi riaffiorano ricordi,ricordi brutti e forse uno bello che ho di lui.
Non ho mai avuto una festa grande e bella come quella di ieri,ma quello che mi è piaciuto di più è l'essere stato spensierato dopo tanto. Leggero."dice pensieroso.
Da come parla sembra quasi a disagio, non voglio che si incupisca e cambio argomento.

Io: "Ah ma non hai ancora aperto il regalo che ti ho fatto? " dico fingendosi offesa.
Lui si precipita a prenderlo sotto gli altri regali e salta con la scatola sul letto.

Ghali: "Mhm vediamo un po. " dice curioso come un bambino.
Apre la piccola scatola, per poi scoprire che si tratta di un anello d'oro.

Ghali: "Grazie Simo, non dovevi ma è bellissimo." dice infilandoselo.

Io: "Guardalo meglio." dico invitandolo a toglierselo.

Scruta l'anello da ogni angolazione e sorride poi.

Ghali: "C'è incisa la data del giorno in cui ho visto e conosciuto la tua testa riccia. E affianco un bellissimo ti amo, wow. " dice col rossore sulle guance.

Io: "Beh io ho voglia di una doccia calda prima di uscire." dico baciandolo a stampo e poi alzandomi.

Dopo aver abbandonato la villa,io e Ghali abbiamo pranzato alle cinque di pomeriggio con dei panini al volo che smaltiamo camminando per Milano.
Adoro maggio e la primavera che porta con se,niente più aria gelida e finalmente qualche fiore colorato spunta qua e là.

Nella mente di Ghali:

Le rivolgo il mio sguardo,ammirandola senza fretta mentre finisco la sigaretta.

Io: "Senti stasera ho una cena,verresti con me? " dico rilasciando il fumo dalla bocca.

Simona: "Ah si? Che tipo di cena? " dice corrugando la fronte.

Come andare in paradiso ma senza morire.  GHALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora